1. Canti di tradizione non liturgica — Manoscritti

Patrizia Stoppacci
I MANOSCRITTI

PREMESSA METODOLOGICA

Le edizioni e gli studi presentati in questo volume si basano su un numero complessivo di 81 manoscritti integri o frammentari (cui va aggiunto un testimone deperdito, ma parzialmente ricostruibile sulla scorta di una precedente edizione); per facilitare la consultazione delle fonti e offrire in aggiunta alcune notizie sulla trasmissione e diffusione dei testi esaminati è parso utile fornire una descrizione sommaria di tutti i codici censiti.

Il modello di scheda qui proposto si prefigge di fornire indicazioni minime su tre distinti livelli (codicologico, testuale e storico) e presenta una duplice strutturazione, dipendente in sostanza dalla composizione del codice. Le schede dei codici unitari descrivono in successione i seguenti elementi: i dati codicologici e paleografici essenziali (sede di conservazione, fondo, segnatura seguita da sigla di abbreviazione, datazione, materia scrittoria, numero complessivo delle carte, formato1, scrittura e disposizione del testo)2, il contenuto del manoscritto (in forma dettagliata anche in presenza di corpose miscellanee)3 e infine i dati relativi alla storia, non ché all’origine o provenienza del codice (sia quelli oggettivamente documentati sulla compagine, sia quelli ipotizzati dagli studiosi su base storica o paleografica)4 con indicazioni aggiunte relative alla destinazione e al tipo di fruizione riservati ai testi tràditi. Le schede dei codici compositi risultano, invece, suddivise in due sezioni: la prima è dedicata alla descrizione e alla storia della compagine nel suo assetto complessivo; la seconda descrive più specificatamente la composizione codicologica e testuale della sezione in cui il rhythmus è trascritto (la descrizione delle restanti unità codicologiche è stata completamente omessa, perché scarsamente significativa per la valutazione dei testi poetici qui esaminati).

Nella bibliografia posta al termine di ogni scheda (data in forma più ampia possibile, anche se in taluni casi non esaustiva come per il noto canzoniere di Cambridge) sono elencati in ordine alfabetico tutti i contributi in cui il codice risulta menzionato, sia che si tratti di studi interamente incentrati sulla storia o il contenuto del testimone esaminato, sia che si tratti di articoli contenenti informazioni di carattere accessorio o marginale (ma comunque utili per una conoscenza globale delle problematiche storiche, paleografiche e letterarie del codice).

I codici qui descritti non sono stati visti direttamente: i dati offerti sono stati desunti dai cataloghi a stampa (antichi o moderni che siano) o eventualmente da singoli contributi (soprattutto edizioni critiche, come quelle a cura di D. Norberg e C. Weber), nei quali la descrizione del codice risulti in sostanza più ricca ed esauriente di quella offerta dai rispettivi cataloghi. Altre informazioni sono state occasionalmente ricavate dall’esame diretto dei microfilms o – eccezionalmente – da alcuni cataloghi di manoscritti reperibili on line5. A questo proposito segnalo che la descrizione dei mss. Köln Erzbischöfliche Diözesan- und Dombibliothek, 35 e 106 e Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 2 è stata condotta direttamente sulle riproduzioni digitali, che da qualche mese sono reperibili on line nei seguenti siti: www.ceec.uni-koeln.de e www.cesg.unifr.ch e che pertanto le schede qui proposte differiscono (talora anche in modo sostanziale) rispetto a quelle visionabili nei relativi cataloghi. Una sommaria decrizione del ms. Salzburg, Museum Carolino Augusteum, 2161 è invece disponibile all’indice del sito Monastic Hill: www.hmml.org.

Gli eventuali aggiornamenti bibliografici a quanto già presente si possono trovare su Mirabile, di cui riportiamo il permalink in fondo a ciascuna descrizione.

TESTIMONI MANOSCRITTI

ANGERS, Bibliothèque Municipale, 477 (461)
AUTUN, Bibliothèque Municipale, S. 31 (29)
AUTUN, Bibliothèque Municipale, S. 37 (33)
BAMBERG, Staatsbibliothek, Varia 1 (H.J.IV.20)
BASEL, Universitätsbibliothek, A.IV.11
BERN, Burgerbibliothek, 100
BERN, Burgerbibliothek, 394
BERN, Burgerbibliothek, 455
BERN, Burgerbibliothek, AA.90 nr. 1
BRUXELLES, Bibliothèque Royale de Belgique, 8860-67
BRUXELLES, Bibliothèque Royale de Belgique, 15111-28
BUDAPEST, Országos Széchényj Könyvtár, lat. 7
CAMBRIDGE, University Library, Gg.5.35
CITTÀ DEL VATICANO, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ott. lat. 757
CITTÀ DEL VATICANO, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 493
CITTÀ DEL VATICANO, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 334
CITTÀ DEL VATICANO, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 1616
CITTÀ DEL VATICANO, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ross. 205 (VIII.144)
CITTÀ DEL VATICANO, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urb. lat. 602
CLERMONT-FERRAND, Bibliothèque Municipale, 240 (189)
EL ESCORIAL, Real Biblioteca de San Lorenzo de El Escorial, B.III.2
FIRENZE, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pl. 29. 32
FULDA, Hessische Landesbibliothek, Aa 62
FULDA, Hessische Landesbibliothek, Aa 83
FULDA, Hessische Landesbibliothek, Aa 153a
Fuldendis deperditus
GRENOBLE, Bibliothèque Municipale, 265
INTRA, Biblioteca Capitolare di San Vittore, 5 (14)
KARLSRUHE, Badische Landesbibliothek, Aug. Perg. CXXXV
KARLSRUHE, Badische Landesbibliothek, Aug. Perg. CXCV
KASSEL, Gesamthochschulbibliothek Stadt- und Landesbibliothek, 4° Theol. 4
KLOSTERNEUBURG, Stiftsbibliothek, 967
KLOSTERNEUBURG, Stiftsbibliothek, 1000
KÖLN, Erzbischöfliche Diözesan- und Dombibliothek, 35
KÖLN, Erzbischöfliche Diözesan- und Dombibliothek, 106
KÓRNICK, Biblioteka Kórnicka Polskiej Akademii Nauk, 124
KRAKÓW, Biblioteka Jagiellońska, Lat. Quart. 676A
LEIDEN, Bibliotheek der Rijksuniversiteit, Voss. lat. Q. 69
LONDON, British Library, Add. 19768
LONDON, British Library, Harl. 3072
LYON, Bibliothèque Municipale, 559 (477B)
MODENA, Archivio Capitolare, O.I.4
MONTPELLIER, Bibliothèque Interuniversitaire de Médicine, H. 219
MONZA, Biblioteca Capitolare, e-14/127
MÜNCHEN, Bayerische Staatsbibliothek, lat. 14447
MÜNCHEN, Bayerische Staatsbibliothek, lat. 27305
MÜNCHEN, Universitätsbibliothek, Cim. 6 (2° Cod. ms. 34)
NAPOLI, Biblioteca Nazionale «Vittorio Emanuele III», IV.G.68
PARIS, Bibliothèque de l’Arsenal, 227
PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 544
PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1084
PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1118
PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1121
PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1154
PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1928
PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 2373
PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 4629
PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 8318
PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 10612
PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 12140
PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 13388
PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 16668
ROMA, Biblioteca Angelica, 123 (B.III.18)
SALZBURG, Benediktiner-Erzabtei Sankt Peter Stiftsbibliothek, a.XI.2
SALZBURG, Museum Carolino Augusteum, 2161
SANKT FLORIAN, Bibliothek des Augustiner-Chorherrenstifts, XI.384
SANKT FLORIAN, Bibliothek des Augustiner-Chorherrenstifts, XI.401
SANKT GALLEN, Stiftsarchiv, Pfäfers X
SANKT GALLEN, Stiftsbibliothek, 2
SANKT GALLEN, Stiftsbibliothek, 503k
SANKT GALLEN, Stiftsbibliothek, 1395
TRIER, Bistumsarchiv, 133c
UPPSALA, Universitetsbiblioteket, C 434
UPPSALA, Universitetsbiblioteket, C 436
UPPSALA, Universitetsbiblioteket, C 477
VERONA, Biblioteca Capitolare, XXI (19)
VERONA, Biblioteca Capitolare, LXXXVIII (83)
VERONA, Biblioteca Capitolare, XC (85)
VORAU, Stiftsbibliothek, 378
WIEN, Österreichische Nationalbibliothek, 1888
WIEN, Österreichische Nationalbibliothek, 11857
ZÜRICH, Zentralbibliothek, Rh. 41

ELENCO DEI MANOSCRITTI PER SIGLA

An ANGERS, Bibliothèque Municipale, 477 (461)
Au AUTUN, Bibliothèque Municipale, S. 31 (29)
Au1 AUTUN, Bibliothèque Municipale, S. 37 (33)
Bam BAMBERG, Staatsbibliothek, Varia 1 (H.J.IV.20)
Bas BASEL, Universitätsbibliothek, A.IV.11
Be BERN, Burgerbibliothek, AA.90 nr. 1
Be1 BERN, Burgerbibliothek, 100
Be2 BERN, Burgerbibliothek, 394
Be3 BERN, Burgerbibliothek, 455
Berl KRAKÓW, Biblioteka Jagiellońska, Lat. Quart. 676A
Br BRUXELLES, Bibliothèque Royale de Belgique, 8860-67
Br1 BRUXELLES, Bibliothèque Royale de Belgique, 15111-28
Bu BUDAPEST, Országos Széchényj Könyvtár, lat. 7
Ca CAMBRIDGE, University Library, Gg.5.35
Cl CLERMONT-FERRAND, Bibliothèque Municipale, 240 (189)
Es EL ESCORIAL, Real Biblioteca de San Lorenzo de El Escorial, B.III.2
Fi FIRENZE, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pl. 29. 32
Fu FULDA, Hessische Landesbibliothek, Aa 62
Fu1 FULDA, Hessische Landesbibliothek, Aa 83
Fu2 FULDA, Hessische Landesbibliothek, Aa 153a
Fu3 Fuldendis deperditus
Gre GRENOBLE, Bibliothèque Municipale, 265
In INTRA, Biblioteca Capitolare di San Vittore, 5 (14)
Kar KARLSRUHE, Badische Landesbibliothek, Aug. Perg. CXXXV
Kar1 KARLSRUHE, Badische Landesbibliothek, Aug. Perg. CXCV
Kas KASSEL, Gesamthochschulbibliothek Stadt- und Landesbibliothek, 4° Theol. 4
Kl KLOSTERNEUBURG, Stiftsbibliothek, 967
Kl1 KLOSTERNEUBURG, Stiftsbibliothek, 1000
Ko KÓRNICK, Biblioteka Kórnicka Polskiej Akademii Nauk, 124
KÖLN, Erzbischöfliche Diözesan- und Dombibliothek, 35
Kö1 KÖLN, Erzbischöfliche Diözesan- und Dombibliothek, 106
Lei LEIDEN, Bibliotheek der Rijksuniversiteit, Voss. lat. Q. 69
Lo LONDON, British Library, Add. 19768
Lo1 LONDON, British Library, Harl. 3072
Ly LYON, Bibliothèque Municipale, 559 (477B)
Mo MONZA, Biblioteca Capitolare, e-14/127
Mod MODENA, Archivio Capitolare, O.I.4
Mon MONTPELLIER, Bibliothèque Interuniversitaire de Médicine, H. 219
MÜNCHEN, Bayerische Staatsbibliothek, lat. 14447
Mü1 MÜNCHEN, Bayerische Staatsbibliothek, lat. 27305
Mü2 MÜNCHEN, Universitätsbibliothek, Cim. 6 (2° Cod. ms. 34)
Na NAPOLI, Biblioteca Nazionale «Vittorio Emanuele III», IV.G.68
Pa PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1154
Pa1 PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 544
Pa2 PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1121
Pa3 PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1928
Pa4 PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 2373
Pa5 PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 8318
Pa6 PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 10612
Pa7 PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 12140
Pa8 PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 13388
Pa9 PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 16668
Pa10 PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 4629
Pa11 PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1084
Pa12 PARIS, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1118
Par PARIS, Bibliothèque de l’Arsenal, 227
Ro ROMA, Biblioteca Angelica, 123 (B.III.18)
Sal SALZBURG, Museum Carolino Augusteum, 2161
Sal1 SALZBURG, Benediktiner-Erzabtei Sankt Peter Stiftsbibliothek, a.XI.2
Sf SANKT FLORIAN, Bibliothek des Augustiner Chorherrenstifts, XI.384
Sf1 SANKT FLORIAN, Bibliothek des Augustiner Chorherrenstifts, XI.401
Sg SANKT GALLEN, Stiftsarchiv, Pfäfers X
Sg2 SANKT GALLEN, Stiftsbibliothek, 2
Sg3 SANKT GALLEN, Stiftsbibliothek, 503k
Sg4 SANKT GALLEN, Stiftsbibliothek, 1395
Tr TRIER, Bistumsarchiv, 133c
Up UPPSALA, Universitetsbiblioteket, C 434
Up1 UPPSALA, Universitetsbiblioteket, C 436
Up2 UPPSALA, Universitetsbiblioteket, C 477
Va CITTà DEL VATICANO, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ott. lat. 757
Va1 CITTà DEL VATICANO, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 493
Va2 CITTà DEL VATICANO, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 334
Va3 CITTà DEL VATICANO, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 1616
Va4 CITTà DEL VATICANO, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ross. 205 (VIII.144)
Va5 CITTà DEL VATICANO, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urb. lat. 602
Ve VERONA, Biblioteca Capitolare, XC (85)
Ve1 VERONA, Biblioteca Capitolare, XXI (19)
Ve2 VERONA, Biblioteca Capitolare, LXXXVIII (83)
Vo VORAU, Stiftsbibliothek, 378
Wi WIEN, Österreichische Nationalbibliothek, 1888
Wi1 WIEN, Österreichische Nationalbibliothek, 11857
ZÜRICH, Zentralbibliothek, Rh. 41

SCHEDE DESCRITTIVE

 

Angers, Bibliothèque Municipale, 477 (olim 461) (= An)

Composito; membr.; ff. 99. Il codice è composito di due sezioni pressoché coeve e proviene dall’abbazia di Saint-Aubin (Angers). Bernhard Bischoff ha ricondotto l’origine dei ff. 1-8 iniziali (con Glossarium Graeco-Latinum) alla Francia occidentale (sec. IX ex.) e l’origine della sezione successiva (ff. 9-99) alla Bretagna (cfr. Bischoff, Katalog, p. 22 nr. 68-9).

          Sez. II (ff. 9-99)

Sec. IX ex. (897 ca.); mm 330 x 242 (ca.); minuscola carolina; testo a piena pagina. L’origine della sezione (corredata di glosse in antico bretone) è stata ricondotta a Saint- Paul de Léon in Bretagna (cfr. Weber, Gottschalk von Orbais, p. 84).

Tabula astronomica (f. 9r-v)
Beda, De rerum natura (ff. 10r-44v)
Beda, De temporum ratione (ff. 45r-86v)
Miscellanea omiletica e penitenziale (ff. 86v-99v), tra cui:
Godeschalcus Saxonicus, Ut quid iubes (ff. 96v e 99r)

Una mano diversa, ma pressoché coeva a quella principale, ha inserito il ritmo Ut quid iubes in uno spazio rimasto in bianco nella metà inferiore del f. 96v e poi a f. 99r (parzialmente occupato da un esteso disegno a penna); il testo, vergato in una minuscola carolina poco accurata dalla stessa mano che ha copiato anche il testo antecedente, procede a tutta pagina, senza rispetto per lo specchio di rigatura sottostante. Il ritmo, inserito entro una raccolta di contenuto prevalentemente computistico finalizzata ad uso scolastico, era forse destinato a lettura privata (si noti la sua posizione marginale e l’assenza di notazione neumatica).

Bibliografia: Angers. Catalogue général, p. 349; Bischoff, Katalog, p. 22 nr. 68-9; Bischoff, Mittelalterliche Studien, II, pp. 29, 69, 251 n. 24; Brett, Breton Latin Literature, pp. 9-10; Campanile, Vocabularium cornicum, p. 299; Deuffic, Production manuscrite, p. 293; Dionisotti, Glossary stories, p. 312; Fleuriot, Dictionnaire des gloses, pp. 8-11; Holtz, Liber in partibus Donati, pp. 177 n. 20, 196-200; Laistner, Hand-List of Bede mss., pp. 139, 148; Lambert, Commentaires celtiques, I, pp. 119-43; II, pp. 185- 206; Lambert, Écrits scientifiques de Bède, pp. 309-19 tavv. 5; Lambert, Gloses en vieux-breton, pp. 89- 92; Lambert, Thirty, pp. 29-43; Lambert, Tribunus, pp. 120-1; Le Duc, À propos, pp. 143-4; Le Duc, Glose, pp. 261-2; Le Duc, Signes de construction, pp. 351-61 (passim); Lemoine, Signes de construction, p. 107; Ã Cróinín, Early Irish Annals, pp. 74-86; Omont, Glossarium Andegavense, pp. 665-88; Smolak, Bacchusgemeinschaft, pp. 267-87; Weber, Gottschalk von Orbais, pp. 83-5, 127 (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/angers-bibliothèque-municipale-477-(461)-manoscript/69


Autun, Bibliothèque Municipale, S. 31 (29) (= Au)

Sec. IX terzo quarto; membr.; ff. 148; mm 280 x 185; minuscola carolina di più mani diverse; testo a piena pagina.

Beda, Expositio in Marci evangelium (ff. 1r-141r), incompleto
Paulinus Aquileiensis, Fuit Domini (ff. 141v-144v e 146r)
Paulinus Aquileiensis, Tertio in flore (ff. 146r-v e 148r-v)

Bernhard Bischoff riconduce l’origine del codice alla Francia sud-orientale e lo data all’ultimo terzo del sec. IX (cfr. Bischoff, Katalog, p. 38 nr. 162). Il manoscritto proviene dal Capitolo di Autun. I ritmi Fuit Domini (vergato ai ff. 141v-144v e 146r) e Tertio in flore (vergato ai ff. 146r-v e 148r-v) sono stati copiati nella sezione finale del codice in una posata minuscola carolina su campo di scrittura a piena pagina. La presenza di diffuse tracce d’umidità consente di seguire il testo solo a tratti (in particolar modo a f. 148v, dove la parte finale del ritmo Tertio in flore risulta quasi del tutto illeggibile). Il codice era presumibilmente destinato a lettura scolastica.

Bibliografia: Alexander-Maître, Reliures médiévales, p. 46 tav. 50-2; Autun, Catalogue, pp. 114- 6; Autun. Catalogue général, p. 19; Bischoff, Katalog, p. 38 nr. 162; Gorman, Source Marks, p. 284; Guscin, Versus de Iacob, p. 56 n. 1; Laistner, Hand-List of Bede mss., p. 50; Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 335; MGH Poetae VI, 1, p. 208; MGH Poetae IV, 3, p. 1132; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 83 (passim); Stella, Raccolte di ritmi , pp. 828-9 (passim); Strecker, Lazarusrhythmus, pp. 143-58; Wilmart, Hymne de Paulin sur Lazare, pp. 33-4.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/autun-bibliothèque-municipale-s-31-(29)-manoscript/11764


Autun, Bibliothèque Municipale, S. 37 (33) (= Au1)

Composito; membr.; ff. 86. Il manoscritto consta di cinque sezioni (rispettivamente ff. 1-7, 8-23, 24-47, 48-70 e 71-86) pressoché coeve, di origine francese e di prevalente contenuto agiografico. L’assemblaggio della compagine è presumibilmente avvenuto ab antiquo. Il manoscritto proviene dal Capitolo di Autun.

Sez. I (ff. 1-7)

Sec. IX ex.; mm 245 x 215; minuscola carolina; testo a due colonne (f. 1) e a piena pagina (ff. 2-7). Gli spazi rimasti in bianco all’inizio e alla fine della sezione sono stati occasionalmente riutilizzati per aggiunte posteriori (databili ai sec. IX ex.-X in., XI e XV).

Eugenius Toletanus, Versus de brevitate vitae (f. 1ra), add. 
Godeschalcus Saxonicus, O Deus miseri (f. 1ra-rb), add. 
Godeschalcus Saxonicus, Ut quid iubes (f. 1rb-va), add. 
Medicamenta (f. 1va-vb), add. 
Vita sancti Viventii confessoris (ff. 2r-7v)

I ritmi O deus misere (f. 1ra-rb) e Ut quid iubes (f. 1rb-va) sono stati aggiunti sulla carta iniziale della sezione codicologica da una mano diversa e leggermente più tarda (sec. IX ex.-X in.) rispetto a quella che ha vergato ai ff. 2-7 il testo agiografico principale (sec. IX ex.); precede la rubrica Versus Gotiscalci in lettere capitali. Bernhard Bischoff, che considera il f. 1 di origine autonoma e di aggiunta posteriore, lo data alla fine del sec. IX (cfr. Bischoff, Katalog, p. 38 nr. 164). Per la sezione (di prevalente contenuto agiografico) è possibile ipotizzare una fruizione di tipo liturgico.

Bibliografia: Alberto: Eugenius Toletanus.Opera omnia, pp. 134-5; Alexander-Maître, Reliures médiévales, p. 47; Autun, Catalogue, pp. 122-8; Autun, Catalogue général, p. 20; Bischoff, Katalog, p. 38 nr. 164; Bischoff, Mittelalterliche Studien, II, pp. 28-9; Borius, Constance de Lyon; Fágrega Grau, Pasionario hispánico; Krusch-Levison, Passiones vitaeque; MGH Poetae III, p. 721; MGH Poetae IV, 2, p. 607; Ripberger, Der Pseudo-Hieronymus Brief IX; von Moos, Gottschalks Gedicht, II, p. 334; Weber, Gottschalk von Orbais, pp. 83, 85-7, 147 (passim); Wieckersheimer, Manuscrits latins, p. 16 nr. 6.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/autun-bibliothèque-municipale-s-37-(33)-manoscript/120563

 

Bamberg, Staatsbibliothek, Varia 1 (olim H.J.IV.20) (= Bam)

Sec. X; membr.; ff. 66; mm 250 x 190; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Scholica Enchiriadis (ff. 2r-38r)
Commemoratio brevis (ff. 38v-40r)
Musica Enchiriadis (ff. 40v-41v)
Boethius, De institutione musica (ff. 41v-42v)
Commemoratio brevis (ff. 42v-46v)
Musica Enchiriadis (ff. 47r-61v)
Isidorus Hispalensis, Etymologiae (ff. 61v-63r), excerpta 
Dialogus de organo (f. 63r-v), tra cui:
Gratuletur (f. 63r)
Versus (ff. 64v-65r)
Tractatus de cantu (ff. 65r-66r)

Il codice proviene dal Capitolo di Bamberg; la sua origine è dibattuta e attribuita sia a Reims (Stäblein, Monumenta monodica I, p. 569) sia a zona bavarese (cfr. RISM III, p. 16). La mano principale del codice (che tramanda una miscellanea di contenuto prettamente musicale) ha vergato i versi iniziali del ritmo Gratuletur su un sistema di sette righe tracciate ad inchiostro rosso, inserito entro il breve Dialogus de organo trascritto al f. 63r-v, presumibilmente con lo scopo di esemplificarne il contenuto. Data la particolare collocazione del testo e la resa grafica, presumiamo un uso scolastico (confermato dal contenuto didattico-musicale dell’intera silloge).

Bibliografia: Aere Perennius, p. 29 nr. 42; Barrett, Ritmi ad cantandum, pp. 401, 409; Bower, Boethius’ De institutione musica, p. 244; Commemoratio brevis, pp. 1-2; Hebborn, Dasia, pp. 113, 201, 273, 308; Huglo, Tonaires, p. 63; Leitschuh, Katalog, pp. 497-8; Mütherich, Library of Otto III, p. 20; Phillips, Dasia, p. 164; Phillips, Musica et Scolica Enchiriadis, pp. 44-119; Phillips-Huglo, Rex caeli, pp. 36-43; RISM III, pp. 15-7 (con ricca bibliografia); RISM VI, pp. 258-9; Ruf, Mittelalterliche Bibliothekskataloge, pp. 343, 345; Schmid, Musica enchiriadis, pp. VII. IX; Smits, Muziekgeschiedenis, p. 732; Stäblein, Monumenta monodica, I, p. 569; Torkewitz, Das älteste Dokument, pp. 34-6; Waeltner, Die Bamberger Dialog, pp. 175-83; Waeltner, Die Lehre, pp. 39-51; Waeltner, Organum.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/bamberg-staatsbibliothek-varia-1-(hj-iv-20)-manoscript/4173


Basel, Universitätsbibliothek, A.IV.11 (= Bas)

Composito; membr.; ff. 82. Il manoscritto (composito di due sezioni coeve, corrispondenti rispettivamente ai ff. 1-74 e ai ff. 75-82) è originario della Germania (cfr. Munk Olsen, Auteurs classiques, II, p. 315) e proviene dal Convento dei Domenicani di Basel.

Sez. II (ff. 75-82)

Sec. XI; mm 290 x 210 (ca.); minuscola carolina; testo a due colonne.

Godeschalcus Saxonicus, O mi custos (f. 77ra), interrotto, add. 
De septem miraculis mundi
Priscianus, De metris fabularum Terentii

Una mano diversa ma coeva a quella principale ha vergato a f. 77ra (rimasto in bianco e interamente occupato dal disegno a penna di un labirinto di forma circolare) le parole iniziali del ritmo O mi custos . La posizione e l’estrema brevità del testo riportato fanno pensare ad una probatio calami vergata in modo occasionale e con finalità strettamente private.

Bibliografia: Escher, Miniaturen, p. 37 nr. 23 fig. 8; MGH Poetae IV, 3, p. 1118; Munk Olsen, Auteurs classiques, II, pp. 284, 315-6.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/basel-bâle-universitätsbibliothek-(olim-öffentlich-manoscript/90854

 

Bern, Burgerbibliothek, 100 (= Be1)

Sec. XII; membr.; ff. 94; formato in-folio; minuscola di transizione; testo a due colonne.

Hilarius Pictaviensis, Opera (ff. 1r-93r), tra cui:
De trinitate (ff. 1r-71v)
Ad Constantium imperatorem et haereticum liber I (ff. 71v-76v)
Epistola synodi Sardicensis (ff. 76v-77v)
Ad Constantium imperatorem et haereticum liber II (ff. 77v-79r)
Liber adversus Arianos (ff. 79r-82v)
De synodis (ff. 82v-93r)
Venantius Fortunatus, Prologus in vitam sancti Hilarii (f. 93v)
Homilia in festivitate sancti Hilarii (ff. 93v-94r)
Paulinus Aquileiensis, Ad caeli clara (f. 94rb-vb), add.

Il codice è di origine francese (cfr. Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 337), ma la provenienza resta ignota. Una mano diversa, ma coeva a quella principale, ha vergato a f. 94rbvb (collocato alla fine della compagine e rimasto in bianco) il ritmo Ad caeli clara ; la rubrica premessa al ritmo attribuisce il ritmo a Ilario di Poitiers (ragione per cui fu pubblicato per la prima volta tra le sue opere). Si presume che il codice (una miscellanea omogenea con opere di Ilario di Poitiers e brevi testi agiografici e omiletici strettamenti correlati alla sua figura) fosse destinato ad uso scolastico e che tale fosse anche la destinazione del componimento finale, aggiunto unicamente perché ritenuto opera di Ilario (l’ipotesi sembra confortata dall’assenza di notazione neumatica).

Bibliografia: Barrett, Two New Sources, p. 26; CPPM, II/B, p. 770 nr. 3403; Feder, Hilarii Pictaviensis opera, p. LXVI; Hagen, Catalogus codicum Bernensium, pp. 152-3; Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 337; MGH Poetae I, p. 125; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 84 (passim); Stella, Raccolte di ritmi , pp. 811 n. 19, 812 n. 21 (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/bern-universitätsbibliothek-burgerbibliothek-(bibl-manoscript/100782


Bern, Burgerbibliothek, 394 (= Be2)

Sec. IX-X; membr.; ff. I, 232; mm 238 x 163; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Paulinus Aquileiensis, Mecum Timaui (f. Iv), add. 
Prudentius, Carmina (ff. 1r-225v)
Alcuinus, Homiliae et carmina (ff. 225v-227v)
Carmen ad Constantinum monachum (ff. 227v-230r)
Carmen de fratre Bovone (ff. 230r-231r)
Sanctis adesto praeconiis Domine (f. 231v)

L’origine del codice è ampiamente dibattuta (con attribuzione a Fleury, Auxerre e Saint-Briel de Senlis) e non ancora accertata; il carmen vergato ai ff. 227v-230r e dedicato a Costantino (monaco a Saint-Benoît-sur-Loire a Fleury e successivamente abate di Saint- Mesmin a Micy) lascia presumere una provenienza da uno di tali enti (per la disamina di tali problematiche cfr. Mostert, Library of Fleury, p. 76 nr. 180, che data il codice al sec. X ex.); Bernhard Bischoff riconduce il codice alla Francia occidentale (ad area di influsso britannico) e lo data ai sec. IX-X (cfr. Bischoff, Katalog, p. 126 nr. 590); nel sec. XVI il codice era di proprietà degli umanisti Pierre Daniel e Daniel Bongars. Il ritmo Mecum Timaui è stato vergato a piena pagina sul verso del f. I (di evidente aggiunta posteriore) da mano diversa e più tarda (sec. X1) rispetto a quella principale in una minuscola carolina dal ductus irregolare e poco accurato; precede il titolo in litterae elongatae (Versus de Herico); notazione neumatica sulla prima strofa del componimento. Precede uno schema di penna su argomenti di natura filosofica. L’aggiunta occasionale del ritmo è forse strettamente correlata al contenuto del codice, una silloge poetica con i Carmina di Prudenzio e varie aggiunte finali (per lo più di natura poetica). La presenza sul ritmo di notazione neumatica certifica un uso liturgico.

Bibliografia: Barrett, Neumatic notations, p. 150 n. 5; Barrett, Ritmi ad cantandum, pp. 404, 406- 7, 417; Bischoff, Katalog, p. 126 nr. 590; Casadei Turoni Monti, Paolino di Aquileia, p. 66; Clavis. Auctores Galliae, II, pp. 34, 94, 160; Cunningham: Prudentius, Carmina, p. XVI nr. 39; De Meyier, Petau, p. 113; Dümmler, Handschriftliche Überlieferung, p. 122; Duval, Paulin d’Aquilée, p. 116 n. 6; Gozzi, Composizioni musicali, p. 199; Hagen, Catalogus codicum Bernensium, pp. 362-3; Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 337-8; MGH Poetae I, pp. 125, 168; Mostert, Library of Fleury, p. 76 nr. 180; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 84 (passim); Paolino d’Aquileia 1, p. 237; Stella, Raccolte di ritmi , pp. 812 n. 21, 828 (passim); Traube, Vorlesungen, III, p. 113.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/bern-universitätsbibliothek-burgerbibliothek-(bibl-manoscript/3378


Bern, Burgerbibliothek, 455 (= Be3)

Sec. IX secondo terzo; membr.; ff. II, 44, II’; mm 220 x 160 (ca.); minuscola carolina; testo a piena pagina.

Hymni (ff. 1r-25v), tra cui:
Auis haec magna (ff. 13v-14v)
Paulinus Aquileiensis, Tertio in flore (ff. 16bisr-18v)
Paulinus Aquileiensis, Mecum Timaui (ff. 18v-20r)
Qui signati (f. 25r-v), add. 
Boethius, Carmina (ff. 26r-31v)
Prudentius, Psychomachia (ff. 31v-40v), excerpta 
Paulinus Aquileiensis, Ad caeli clara (ff. 41r-42v)
Carmina et antiphonae (ff. 42v-44v), add.

L’origine del codice (datato da Hagen al sec. X) è stata ampiamente dibattuta: già ricondotto dubitativamente a Fleury (cfr. Mostert, Library of Fleury, p. 78 nr. 195) e più recentemente attribuito da Bischoff a zona di influenza parigina con datazione al secondo terzo del sec. IX (cfr. Bischoff, Katalog, p. 128 nr. 599), il codice potrebbe aver avuto un iter storico più complesso: secondo Contreni infatti sarebbe stato esemplato a Tours nel sec. IX avanzato e successivamente emigrato a Laon (sec. X in.), dove sarebbe stato corredato di notazione musicale dal maestro Adelelmo di Laon, insegnante di canto nella scuola locale (cfr. Contreni, School of Laon, pp. 159-61). Nel sec. XVI era di proprietà dell’umanista Pierre Daniel. La mano principale del codice ha vergato in minuscola carolina su campo di scrittura a piena pagina i seguenti ritmi: Auis haec magna (ff. 13v-14v), Tertio in flore (ff. 16bisr-18v), Mecum Timaui (ff. 18v-20r) e Ad caeli clara (ff. 41r-42v), corredati di notazione neumatica sulle prime strofe (eccetto MecumTimaui e Tertio in flore ) e preceduti da titoli in lettere capitali (per una descrizione più completa della notazione si rimanda al contributo di P. Bourgain, Recueils, pp. 122-3). Ad altra mano pressoché coeva si deve la copia del ritmo Qui signati (f. 25r-v), privo di titolo e con notazione neumatica sulle prime due righe di testo. La silloge comprende una prima sezione testuale con Hymnarium (ff. 1r-25v) e una sezione successiva (ff. 26r-44v) con miscellanea poetica e ricca scelta di versi da Boezio e Prudenzio; la presenza (ancorché saltuaria) di notazione musicale e le Antiphonae finali sembrerebbero certificare un uso strettamente liturgico.

Bibliografia: Alberto: Eugenius Toletanus.Opera omnia, pp. 85, 127-8; Barrett, Music and Writing, p. 55 (passim); Barrett, Notated Verse, pp. 149-51 (passim); Barrett, Ritmi ad cantandum, pp. 400, 405, 409, 413, 416; Barrett, Two New Sources, pp. 28, 30; Bieler, Boethii Philosophiae consolatio, p. XXXVII; Bischoff, Katalog, p. 128 nr. 599; Björkvall-Haug, Rhytmischer Vers, pp. 122, 125-6, 134; Björkvall- Haug, Verslehre, pp. 312-4, 319; Blume, Die Hymnen, pp. XVIII, XXXIII-XXXIV (passim); Bourgain, Recueils, pp. 119 n. 13, 122-3; Casadei Turoni Monti, Paolino di Aquileia, p. 66; Contreni, School of Laon, pp. 44, 64, 67, 159-61; Paolino d’Aquileia 1, p. 237 (e tav.); CPPM, II/B, p. 757 nr. 3318; Dümmler, Handschriftliche Überlieferung, p. 103; Gneuss, Hymnar, pp. 49, 117; Gozzi, Composizioni musicali, p. 198; Guscin, Versus de Iacob, p. 56 n. 1; Hagen, Catalogus codicum Bernensium, pp. 396- 400; Huemer, De Sedulii Vita, p. 44; Jammers, Rhythmischen Neumenschriften, pp. 97-100 tav. 22; Jammers, Zur Entwicklung, p. 89; Jullien, Tradition, pp. 102-23; Jullien, Tradition des Hymnes, pp. 157-8; Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 338-9; Lendinara, Vestiunt silve, p. 258; Lendinara, Ritmo, pp. 67-8; Mearns, Early Latin Hymnaries, p. XIV (passim); MGH Poetae I, pp. 124-5; MGH Poetae IV, 2, p. 450; Mostert, Library of Fleury, p. 78 nr. 195; Munk Olsen, Auteurs classiques, I, p. 66; II, p. 707; III.1, p. 132; Norberg, Ortus occasus, pp. 405-6; Norberg, Paulin d’Aquilée, pp. 83-4 (passim); Phillips-Huglo, Rex caeli, pp. 36-43; Riou, Carmina, pp. 41-2; Springer, Manuscripts of Sedulius, pp. 121-2; Stella, Problemi ecdotici , p. 243; Stella, Raccolte di ritmi , p. 810 (passim); Stotz, Sonderformen, pp. 112, 270, 357; Strecker, Zu den karolingischen Rhythmen, pp. 648-9; Troncarelli, Boethiana Aetas, pp. 249-55 nr. 117; Vecchi, Versus de Herico, pp. 34-40; Wilmart, Codices Reginenses, II, p. 516.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/bern-universitätsbibliothek-burgerbibliothek-(bibl-manoscript/6995


Bern, Burgerbibliothek, AA.90 nr. 1 (= Be)

Composito; membr. Il codice consta di una raccolta di 29 frammenti di diversa provenienza e datazione eterogenea, conservati entro singole buste (numerate I-XXIX). Alcuni frammenti provengono dall’abbazia di Fleury.

Sez. I (ff. 1-3)

Sec. IX-X; mm 310 x 235 (ca.); minuscola carolina; testo a piena pagina.

Godeschalcus Saxonicus, O mi custos (ff. 1r-3v), acefalo e mutilo

Il frammento è originario dell’abbazia di Saint-Benoît-sur-Loire a Fleury, da cui presumibilmente proviene (cfr. Survie des classiques Latins, p. 48); nel sec. XVI era proprietà dell’umanista Pierre Daniel. Il frammento è complementare ai ff. 17-20 del ms. BAV, Reg. lat. 1616, di identica datazione e provenienza (cfr. infra); l’esatta successione dei fogli del codice (in base alla ricostruzione fatta da Mostert, Library of Fleury, p. 52 nr. 42) risulta essere la seguente: BAV, Reg. lat. 1616 (ff. 17-18) + lacuna + Bern AA.90 nr. 1 (ff. 1-3) + lacuna + BAV, Reg. lat. 1616 (ff. 19-20). Il ritmo O mi custos (acefalo e mutilo, in quanto tràdito da un frammento di tre carte: ff. 1r-3v, ma parzialmente sanabile grazie ai lacerti conservati in BAV, Reg. lat. 1616) è stato vergato da un’unica mano che scrive in minuscola carolina su campo di scrittura a piena pagina; la successione esatta del testo è la seguente: BAV, Reg. lat. 1616 (f. 18v) + lacuna + Bern AA.90 nr. 1(ff. 1r-3v) + lacuna + BAV, Reg. lat. 1616 (f. 19r). Data la natura frammentaria del documento, è difficile valutare la destinazione del testo, ma poiché alla fine del ritmo a f. 19r del ms. BAV, Reg. lat. 1616 sono presenti un salmo (Inclina Domine) e il Kyrie (entrambi nella duplice lingua greca e latina) possiamo ipotizzare una fruizione di tipo liturgico.

Bibliografia: Bibolet, Bibliotheca Pithoeana, p. 503; Bischoff, Katalog, pp. 107-8 nr. 505-12; Bischoff, Mittelalterliche Studien, I, p. 98; II, p. 62 n. 31; Blume, Die Hymnen, p. XIX (passim); Clavis, Auctores Galliae, II, p. 138; Cuissard, étude du grec, p. 674; Die datierten Handschriften, p. 192 nr. 523; De Vogüé, Règle des Quatre Pères, pp. 132-4; Dreves, Pia dictamina, pp. 225-30; Fickermann, Dichtungen, pp. 314-21; Gibson, Priscian, p. 107; Hagen, Catalogus codicum Bernensium, pp. 111-8; Hervieux, Fabulistes latins, I, pp. 84-100; II, pp. 77, 84-8; Jeudy, Fragments, p. 133; Laistner, Hand-List of Bede mss., p. 136; Manuscrits classiques Latins, II.1, p. 320; MGH Poetae VI, 1, p. 87; Mostert, Library of Fleury, pp. 52-3 nr. 41-7, 285 nr. 1516-7; Munk Olsen, Auteurs classiques, I, pp. 65-6; II, pp. 228, 387; III.1, p. 108; Munk Olsen, Chronique I, p. 231; Passalacqua, Codici di Prisciano, pp. 19-20 nr. 39; Pellegrin, Essais d’identification, p. 13; Pellegrin, Manuscrits classiques, p. 319 (passim); Pellegrin, Membra disiecta II, pp. 276- 7; Rand, Liberal Culture, pp. 262-5; Reynolds, Tradition of Seneca, p. 98; Sanford, Classical Latin Authors, p. 215; Springer, Manuscripts of Sedulius, p. 121; Survie des classiques Latins, p. 48; Thorndike, Little Known, p. 54; Vidier, Historiographie, pp. 41 n. 110, 42 n. 112, 67 n. 277;Weber, Gottschalk von Orbais, pp. 83, 110-5, 127 (passim); Wilmart, Règlement ecclésiastique de Berne, pp. 37-52.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/bern-universitätsbibliothek-burgerbibliothek-(bibl-manoscript/137772


Bruxelles, Bibliothèque Royale de Belgique, 8860-67 (Cat. 1351) (= Br)

Sec. IX terzo quarto; membr.; ff. 76, II’; mm 150 x 115 (ca.); minuscola carolina; testo a piena pagina.

Rhythmi et hymni (ff. 1r-76v), tra cui:
Paulinus Aquileiensis, Tertio in flore (ff. 1v-6v)
Hirez runeta – Hirsch und Hinde (f. 15v), add. sec. X
Fulgentibus palmis (f. 15v), add. sec. X
Solue lingua (ff. 15v-16r), add. sec. X
Auarus maximam cupiditatem (ff. 16v-20r), add. sec. X
Audax es uir (ff. 20v-21v)
Alma, uera ac praeclara (ff. 27v-28v)
Qui de morte (ff. 31r-32r)
A solis ortu (ff. 39r-40r)
Paulinus Aquileiensis, Congregauit nos (ff. 40r-41r)
Gratuletur (ff. 41r-42r)
Paulinus Aquileiensis, Refulget omnis (ff. 47r-48v)
Paulinus Aquileiensis, Gloriam Deo (ff. 48v-52r)
Paulinus Aquileiensis, Fuit Domini (ff. 66r-67v)
Christus rex (ff. 67v-69v)
Antiphonae pro sancto Otmaro (ff. 74v-76v), add. sec. X
Homo quidam (ff. 75r-76r)
Paulinus Aquileiensis, Insigne sanctum (f. 76r-v)

L’origine del codice, già ricondotta (se pur dubitativamente) a Sankt Gallen per la presenza di aggiunte dovute a mani graficamente educate in tale scriptorium , è stata attribuita alla Francia settentrionale, più esattamente all’abbazia di Saint-Bertin a Saint-Omer presso Arras (cfr. Bourgain, Recueils, pp. 119, 125-6 e Bischoff, Katalog, p. 156 nr. 726, che lo data all’ultimo terzo del sec. IX). Ute Schwab ha successivamente avanzato l’ipotesi che il codice sia emigrato precocemente da Saint-Bertin e sia giunto sul finire del sec. X a Sankt Gallen (le due comunità monastiche erano infatti affratellate); nello scriptorium sangallense sarebbero state vergate le cinque aggiunte poetiche e liturgiche marginali documentate nel codice, tra le quali si segnalano il ritmo Auarus maximam cupiditatem (cfr. infra), un breve testo in antico alto tedesco (cfr. i versi Hirez runeta – Hirsch und Hinde in margine al f. 15v) e le Antiphonae ai ff. 74v- 76v dedicate al fondatore di Sankt Gallen sant’Otmaro (cfr. Schwab, Hirsch und Hinde, pp. 3- 49). Il codice è stato vergato in una minuscola carolina posata e calligrafica; i ritmi Tertio in flore (ff. 1v-6v), Audax es uir (ff. 20v-21v), Alma, uera ac praeclara (ff. 27v-28v), Qui de morte (ff. 31r-32r), A solis ortu (ff. 39r-40r), Gratuletur (ff. 41r-42r), Gloriam Deo (ff. 48v-52r), Fuit Domini (ff. 66r-67v), Christus rex (ff. 67v-69v) e Homo quidam (ff. 75r-76r) sono stati copiati su campo di scrittura a piena pagina (con notazione neumatica pressoché regolare), regolarmente preceduti da titoli in lettere capitali. Il testo del ritmo Auarus maximam cupiditatem è stato interamente vergato lungo i margini dei ff. 16v-20r da altra mano (sec. X) ed è parzialmente corredato di notazione neumatica. Il codice, che contiene unicamente testi poetici, denota un forte interesse per gli aspetti più prettamente letterari dei componimenti piuttosto che per quelli liturgici (cfr. Bourgain, Recueils, p. 126).

Bibliografia: Alberto: Eugenius Toletanus.Opera omnia, pp. 84-6, 182; Barrett, Music and Writing, pp. 55-96; Barrett, Neumatic notations, p. 160; Barrett, Notated Verse, pp. 74-101; Barrett, Ritmi ad cantandum, pp. 400, 409; Barrett, Two New Sources, p. 32; Becht-Jördens, Die lateinischen Texte, pp. 51- 63; Bischoff, Katalog, p. 156 nr. 726; Bischoff, Mittelalterliche Studien, II, p. 26 n. 4; III, p. 96; Björkvall- Haug, Rhytmischer Vers, p. 134; Bottiglieri, Codici veronesi, pp. 282, 284, 286; Bourgain, Recueils, pp. 119, 125-6; Bradley, Blessed Virgin, pp. 81-95; Catalogus codicum hagiographicorum, pp. 255-6; Dümmler, Handschriftliche Überlieferung, pp. 155-8; Franceschini, De caritate, p. 366; Gozzi, Composizioni musicaliVersus de Iacob, p. 56 n. 1; Laistner, Hand-List of Bede mss., p. 127; Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 339, 369; Lendinara, Ritmo, pp. 64, 67-8; Lendinara, Vestiunt silve, p. 257; MGH Poetae I, pp. 125-6, 434; MGH Poetae II, p. 159; MGH Poetae IV, 2, pp. 448-9; MGH Poetae VI, 1, p. 208; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 83 (passim); Norberg, Poésiez, p. 112; Riou, Carmina, pp. 27, 30, 43; Ropa, Ritmo Strecker XLV, p. 43; Schaller, Das alkäische Hendekasyllabus, p. 267; Schaller, De mundi transitu, p. 242; Schaller, Frühmittelalterliche, pp. 29-30, 44; Schaller, Paulus-Sequenz, p. 215; Schwab, Hirsch und Hinde, pp. 3-49; Schwab, Lied Hirsch und Hinde, pp. 74-122; Silvestre, Manuscrits de Bède, p. 13; Springer, Manuscripts of Sedulius, p. 123; Stella, Problemi ecdotici , pp. 243, 248-9, 251; Stella, Raccolte di ritmi , pp. 810-1 (passim); Stotz, Sonderformen, p. 353; Strecker, Cambridger Lieder, p. 1 (passim); Strecker, Zu den karolingischen, pp. 626-49; Van den Gheyn, Catalogue des manuscrits II, pp. 289-92; Vitali, Frammento Sangallense 1395, p. 313 n. 2; Walpole, Early Latin Hymns, p. XXVI; Whitbread, After Bede, pp. 262-3; Winterfeld, Geschichte, p. 381 (passim); Wolgarten, Reste, p. 49; Zanna, Inni e ritmi, p. 366.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/bruxelles-bibliothèque-royale-albert-ier-8860-67-(-manoscript/5704

 

Bruxelles, Bibliothèque Royale de Belgique, 15111-28 (Cat. 479) (= Br1)

Sec. IX; membr.; ff. 155 (per errore numerati 1-158); mm 205 x 135; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Epistola Chromatii et Heliodori et rescriptum Hieronymi (ff. 1r-2r)
Breviarium apostolorum (ff. 2r-3v)
Martyrologium Hieronymianum (ff. 3v-12r)
Inventio Sanctae Crucis (ff. 12r-16v)
Glossae super Regulam sancti Benedicti (ff. 17r-49r)
Ordo conversationis monasticae (ff. 49v-52r)
Cantica (ff. 52v-53r)
Hymni (ff. 54r-67v)
Basilius, Doctrina ad monachos (ff. 68r-78v)
Hymni et excerpta poetica (ff. 79r-82v), tra cui:
Qui de morte (f. 79r), acefalo
Alcuinus, De virtutibus et vitiis (ff. 83r-94r)
Ephraem Syrus, De compunctione cordis (ff. 94v-110r)
Liber sententiarum (ff. 110r-115r)
Iohannes Cassianus, De coenobiorum institutis (ff. 115v-122r), excerpta 
Prosper Aquitanus, Sententiae (ff. 122r-134v)
Gregorius I papa, Expositio in Cantica Canticorum (ff. 135r-146r)
Biblia Sacra. Vetus Testamentum. Cantica Canticorum (ff. 146r-158v)

Il codice proviene dall’abbazia di Saint-Léger (Paris), ma la sua composizione è complessa: nella compagine si individuano infatti quattro nuclei testuali principali, riuniti e circolanti insieme già ab antiquo con vari inserti e interventi grafici di aggiunta posteriore: il primo nucleo (ff. 1-12) – scritto a Corbie – è della prima metà del sec. IX, mentre i tre blocchi successivi (scritti nella Francia nord-orientale) sono grosso modo della seconda metà del sec. IX (cfr. Bischoff, Katalog, p. 161 nr. 743-4). Il ritmo Qui de morte (acefalo) è stato esemplato a f. 79r in minuscola carolina su campo di scrittura a piena pagina. La riunione di blocchi testuali di contenuto eterogeneo (liturgico, monastico, poetico, patristico e biblico-esegetico) lascia presumere che il codice sia stato assemblato e utilizzato in un centro monastico benedettino della Francia settentrionale (forse lo stesso Saint- Léger) con finalità variabili ma strettamente funzionali alla vita monastica: celebrazione liturgica, applicazione dei precetti della Regola, uso privato e devozionale.

Bibliografia: Bischoff, Katalog, p. 161 nr. 743-4; Blume, Die Hymnen, pp. XXX-XXXII (passim); Jullien, Tradition des Hymnes, pp. 70, 93, 98, 161; MGH Poetae IV, 2, p. 452; Stella, Raccolte di ritmi , p. 811 n. 19 (passim); van den Gheyn, Catalogue des manuscrits, pp. 301-3.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/bruxelles-bibliothèque-royale-albert-ier-15111-28--manoscript/93129


Budapest, Országos Széchényj Könyvtár, lat. 7 (= Bu)

Sec. X ex.-XI in.; membr.; ff. 202; mm 390 x 308; minuscola carolina di almeno tre mani diverse; testo a piena pagina.

Versus (ff. 2r-3v), tra cui:
Homo quidam (f. 2r)
Vergilius, Eclogae (ff. 4r-17r), con glosse di Servius
Vergilius, Bucolica (ff. 17r-51v), con glosse di Servius
Vergilius, Aeneis (ff. 54r-202r), con glosse di Servius

Il codice proviene da Werden in Germania. Una mano diversa rispetto a quella che ha vergato il testo precedente ha copiato il ritmo Homo quidam su uno spazio rimasto in bianco nella metà inferiore del f. 2r in minuscola carolina su campo di scrittura a piena pagina; notazione neumatica estesa a tutto il componimento. Per il codice è ipotizzabile una fruizione di tipo scolastico; la presenza su tutto il ritmo di notazione neumatica (in duplice forma per il verso iniziale) lascia invece presumere un uso liturgico.

Bibliografia: Bartoniek, Codices Latini, 1940, pp. 11-3; Brugnoli, La parola dipinta, p. 35; Das Jahrtausend, nr. 46; Kovacs, Die Kasel, pp. 643-4, 651 n. 14; Lehmann, Mitteilungen aus Handschriften, p. 53; MGH Poetae V, 3, pp. 629-30; Munk Olsen, Auteurs classiques, II, p. 711; III.1, p. 271; von Euw-Schreiner, Kaiserin Theophanu, I, p. 177.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/budapest-országos-széchényi-könyvtár-lat-7-manoscript/24939


Cambridge, University Library, Gg.5.35 (= Ca)

Sec. XI1; membr.; ff. X, 454, X'; mm 219 x 145 e mm 184 x 104; minuscola carolina; testo a due colonne.

Iuvencus, De evangelio Domini (ff. 1r-53r)
Sedulius, Carmen paschale (ff. 53r-85v)
Arator, Carmina (ff. 86v-127r)
Prosper Aquitanus, Epigrammata (ff. 127v-147r)
Prosper Aquitanus, Exhortatio ad uxorem (ff. 147r-149r)
Prudentius, Psychomachia (ff. 149r-165r)
Prudentius, Tituli de historiis Veteris et Novi Testamenti (ff. 165r-168r)
Lactantius, Phoenix (ff. 168r-170v)
Boethius, De philosophiae consolatione (ff. 171r-210v)
Hrabanus Maurus, De laude Sanctae Crucis (ff. 210v-263r)
Tractatus de musica (ff. 264r-277r)
Aldhelmus, De laude virginitatis (ff. 281r-319v)
Aldhelmus, De virtutum pugna (ff. 319v-327r)
Milo monachus, De laude pudicitiae vel sobrietatis (ff. 327r-362r)
Versus de XII lapidibus pretiosis (f. 362r)
Versus de omnibus sanctis (ff. 362v-366v)
Versus, aenigmata, epitaphia, hymni, poemata (ff. 367r-454v), tra cui:
Gratuletur (f. 432ra)
Audax es uir (f. 437ra-rb)

Il codice (scritto da più mani diverse) proviene dalla chiesa di Saint Augustin di Canterbury, dove è stato presumibilmente allestito nel periodo di tempo compreso tra il 1039 e il 1055 (nei componimenti vergati ai ff. 432r-443v viene infatti menzionato l’imperatore di Germania Enrico III). Il codice, uno dei più celebri canzonieri medievali (su cui esiste una bibliografia pressoché sterminata), ha una composizione fortemente eterogenea, con interessi che spaziano dalla musica alla metrica, dalla letteratura alla liturgia (cfr. Bourgain, Recueils, p. 126), e tramanda nella sezione finale i componimenti ritmici Gratuletur (f. 432ra) e Audax es uir (f. 437ra-rb).

Bibliografia: Alberto: Eugenius Toletanus.Opera omnia, p. 148; Atkinson, Missa greca, p. 120; Avalle, I Canzonieri, p. 373 e n. 17; Bischoff, Paleografia latina, p. 132; Björkvall-Haug, Form und Vortrag, p. 175; Bolton, Consolation of Philosophy, pp. 54-5; Bourgain, Recueils, p. 126; Bradley, Blessed Virgin, p. 92; Bradley, Carmina Cantabrigiensia 23, pp. 259-65; Bradley, Iam dulcis amica, pp. 104-15; Breul, Cambridge Songs; Bulst, Carmina Cantabrigiensia; Clavis. Auctores Galliae, I, p. 4; II, pp. 76, 357, 524-5; CPPM, II/B, pp. 735-6 nr. 3216b; Codices boethiani I, pp. 40-1 nr. 5; Costantinescu, Alcuin, p. 27; Crépin, Poétique latine, pp. 33-44; De Valous, Poésie amoureuse, p. 157; Dronke, Gedichte, pp. 54-95; Dümmler, Handschriftliche Überlieferung, p. 99; Gibson, Neumed Metra, pp. 141-52; Glauche, Schullektüre, pp. 67-8, 100; Gneuss, Dunstan, p. 143; Gneuss, Hymnar, pp. 97, 117; Gneuss, Preliminary List, p. 6 nr. 12; Haefele, Pythagoras-Sequenz, pp. 479-99; Herren, Hisperica Famina, p. 18 (passim); Hoffmann, Fundgruben, pp. 16, 340; Jaffé, Cambridger Lieder, pp. 449-95; Jeudy, Remigii Autissiodorensis Opera, p. 496; Ker, Manuscripts, pp. 21-2; Ker, Medieval Libraries, p. 40; Laistner, Hand-List of Bede mss., p. 127; Lapidge, Latin Text, pp. 481-2; Lapidge, Theodore, p. 242; Lendinara, Abbo Glossary, pp. 140-4; Lendinara, Ritmo, pp. 63 n. 3, 67, 68, 72; Lendinara, Vestiunt silve, pp. 251-63; Limbeck, Welches Geschlecht, pp. 253-74; Luiselli Fadda, Tradizioni manoscritte, p. 75; McKinlay, Arator, pp. 39-41; McKitterick, Carolingians, p. 230 n. 65; Messina, Pseudo-Eugenio di Toledo, p. 19; MGH Poetae I, p. 2; MGH Poetae II, pp. 721-2; MGH Poetae IV, 1, pp. 76, 261; MGH Poetae IV, 3, pp. 918, 924; Minnis, Chaucer’s Boèce, p. 94; Munk Olsen, Auteurs classiques, I, pp. 67-8, 444; II, pp. 532, 712, 847; III.1, p. 65; Munk Olsen, Chronique III, p. 85; Munk Olsen, Florilèges médiévaux I, pp. 48, 54; Munk Olsen, Florilèges médiévaux II, pp. 128- 9; Orchard, Poetic Art, p. 164; Pörnbacher, Vite dator omnifactor, pp. 1-15; Richter, Liederbücher, pp. 63-8; Rigg, Anthologies, p. 282; Rigg-Wieland, Canterbury Classbook, pp. 113-30; Riou, Carmina, pp. 23, 25, 32-3; Robinson, Dated Manuscripts, nr. 44; Sanford, Classical Latin Authors, p. 216; Sesini, Poesia e musica, p. 198 n. 34; Spanke, Dichtung, pp. 63-4; Spanke, Ein lateinisches Liederbuch, pp. 111-42; Springer, Manuscripts of Sedulius, pp. 1, 3-4, 7, 9, 28, 43-5; Stella, Problemi ecdotici , p. 247 n. 19; Stevenson, Rubisca, pp. 15-41; Stotz, Sonderformen, p. 431; Strecker, Cambridger Lieder, pp. VXXVI; Troncarelli, Boethiana Aetas, pp. 212-4 nr. 72; Weber, Gottschalk von Orbais, pp. 82, 89-91, 127 (passim); Wieland, Latin Glosses, pp. 1-15 (passim); Zanna, Inni e ritmi, p. 369; Ziolkowski, The Cambridge Songs, pp. XVII-LXIV.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/cambridge-university-library-gg-v-35-(1567)-manoscript/45


Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ott. lat. 757 (= Va)

Sec. XIV; cart.; ff. 170; mm 275 x 205; corsiva gotica di più mani diverse (con aggiunte databili fino al sec. XVI inoltrato); testo a piena pagina.

Pontificale (ff. 1r-170v), tra cui:
Paulinus Aquileiensis, Ad caeli clara (ff. 142v-143r)

Il codice proviene dalla collezione Altemps ed è stato datato sia al sec. XV (cfr. Poncelet, Catalogus codicum hagiographicorum, p. 430) sia al sec. XIV (cfr. Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 340). Il testo del ritmo Ad caeli clara è stato vergato ai ff. 142v-143r da una delle numerose mani che si susseguono nella copia della compagine. Il codice era destinato a fruizione liturgica.

Bibliografia: Feder, Hilarii Pictaviensis opera, pp. LXXXV, 217 (passim); Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 340; Poncelet, Catalogus codicum hagiographicorum, pp. 430-1; Russo, Sirleto, p. 268; Stella, Raccolte di ritmi , p. 828 (passim); Stotz, Sonderformen, p. 357.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/città-del-vaticano-biblioteca-apostolica-vaticana--manoscript/100783


Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 493 (= Va1)

Composito; membr.; ff. 106. Il codice, composito di tre sezioni corrispondenti ai ff. 1- 18 (sec. VIII1 di origine burgunda), ff. 19-99 (sec. VIII di origine francese) e ff. 100-6 (sezione qui esaminata), proviene probabilmente da Lorsch.

Sez. III (ff. 100-6)

Sec. VIII-IX; mm 250 x 175 (ca.); minuscola carolina; testo a piena pagina.

Nomina germanica (f. 100r)
Gelasius papa, Decretales (ff. 101v-106r), fragm.
Audite uersus (f. 106v), add.

L’origine della sezione è riconducibile ad area alamannica, forse a Lorsch (cfr. Bischoff, Lorsch im Spiegel, p. 124). Una mano diversa da quella che ha vergato il testo precedente ha copiato il ritmo Audite uersus su uno spazio rimasto in bianco della metà inferiore dell’ultima carta della compagine (f. 106v); il testo, disposto su piena pagina (senza alcun rispetto per la rigatura sottostante), presenta un ductus irregolare e scarsamente calligrafico. Il codice (che nelle altre sezioni tramanda in successione: Missa sancti Germani, Benedictiones, Traditio symboli, Missale Gallicanum Vetus, Missa in rogationibus) era palesemente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Andreu, Pellegrino alle sorgenti, pp. 7, 152, 495; Berschin, Mittellatein, p. 12; Bibliotheca Palatina, I, pp. 124-5; II, pp. 289, 326 n. 118 tav. 88-9; Bischoff, Lorsch im Spiegel, pp. 58, 87 n. 105, 124; Bischoff, Manuscripts and Libraries, pp. 18, 36; Bischoff, Mittelalterliche Studien, I, p. 24 n. 21; III, p. 20; Bischoff, Paleografia latina, p. 281 n. 64; Bischoff, Panorama, p. 20 (passim); Bourque, Sacramentaires romains, II.2, p. 397 nr. 519; Chavasse, Ordinaire de la messe, p. 38; CLA, I nr. 92-4; Delisle, Anciens sacramentaires, p. 73 (passim); Ebner, Iter Italicum, p. 246; Ehrensberger, Libri liturgici, p. 387; Falk, Beiträge, pp. 63-4; Fitzgerald, Ocelli nominum, p. 257; Gamber, CLLA, nr. 212-4; Gamber, Das kampanische Messbuch, p. 90; Gamber, Sakramentartypen, p. 25; Ganz, Traube on Schrifttypen, p. 298; Gugumus, Bibliotheca Palatina, p. 136; Lehmann, Johannes Sichardus, p. 139; Lemaître, Les obituaires, p. 40; Levesque, Postbaptismal Rites, p. 4; Lindsay, Notae Latinae, p. 480; McKitterick, Carolingians, p. 203; Mohlberg, Missale Gallicanum, pp. 1-57; Ramis Miquel, Los misterios de Pasíon, pp. 7-345, 349; Salmon, Manuscrits liturgiques, I, p. 209 nr. 462; II, p. 15 nr. 21; III, pp. 30 nr. 64, 72 nr. 200; Stella, Problemi ecdotici , p. 250; Valenziano, Ratio studiorum, p. 590; Verbraken, Notices liturgiques, p. 600; Zanon, Rituale, p. 653.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/città-del-vaticano-biblioteca-apostolica-vaticana--manoscript/1749


Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 334 (= Va2)

Composito; membr.; ff. 100. Il manoscritto è composito di sue sezioni (sez. II del sec. XI ex.), entrambe provenienti dal monastero di San Domenico a Sora (L’Aquila).

Sez. I (ff. 1-56)

Sec. XII primo quarto; mm 250 x 130; scrittura beneventana; testo a piena pagina.

Prudentius, Flores Psalmorum (ff. 1r-30v)
Litaniae (ff. 30v-32v)
Orationes et confessiones (ff. 32v-53r)
Paulinus Aquileiensis, Ad caeli clara (ff. 53r-55r)
Orationes votivae (ff. 55r-56r)
Benedictio palmarum (f. 56v), add.

Il codice (di area beneventana) è un libro di preghiere ad uso del monastero di San Domenico a Sora. Il ritmo Ad caeli clara è stato vergato su campo di scrittura a piena pagina (ff. 53r-55r) in scrittura beneventana da mano unica. Il manoscritto era palesemente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Björkvall-Haug, Verslehre, pp. 316-7; Cau, Frammenti cremonesi, p. 38; Costantinescu, Alcuin, p. 26; Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 341; Loew, Beneventan Script, pp. 76, 367; Moran, Gestaltung, p. 174; Planchart, Old Wine, p. 41 (passim); Salmon, Analecta liturgica, pp. 75, 93; Salmon, Livrets de prières, p. 233; Salmon, Manuscrits liturgiques, II, p. 183 nr. 513; IV, p. 195 nr. 612; V, p. 57 nr. 254, p. 91 nr. 410; Stäblein, Monumenta monodica I, pp. 493-4; Stella, Raccolte di ritmi, p. 828 (passim); Troporum Corpus I, (passim); Wilmart, Codices Reginenses, II, pp. 246-50.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/città-del-vaticano-biblioteca-apostolica-vaticana--manoscript/17010


Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 1616 (= Va3)

Composito; membr.; ff. I, 124. Il manoscritto consta di tre distinte unità codicologiche, databili ai sec. IX-XIV. La sez. I (ff. 1-16) del sec. XII in. e la sezione seguente II (ff. 17-18 + 19-20 qui oggetto di studio) provengono probabilmente dall’abbazia di Saint- Benoît-sur-Loire a Fleury. La sez. III (ff. 21-124) è del sec. XIV.

Sez. II (ff. 17-8 + 19-20)

Sec. IX-X; mm 194 x 124; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Phaedrus, Fabulae (ff. 17r-18r), excerpta 
Godeschalcus Saxonicus, O mi custos (ff. 18v-19r)

Le quattro carte (ff. 17-18 + 19-20), di natura frammentaria, provengono da uno stesso manoscritto originario di Fleury (ex-libris a f. 20v), databile al sec. IX-X (nel sec. XVI di proprietà degli umanisti Pierre Daniel e Paul Petau). Il frammento è complementare ai ff. 1-3 della sez. I del ms. Bern AA.90 nr. 1, di identica datazione e provenienza (cfr. supra); l’esatta successione del codice (in base alla ricostruzione fatta da Mostert, Library of Fleury, p. 52 nr. 42) risulta essere la seguente: BAV, Reg. lat. 1616 (ff. 17-8) + lacuna + Bern AA.90 nr. 1 (ff. 1-3) + lacuna + BAV, Reg. lat. 1616 (ff. 19-20). Il testo del ritmo O mi custos (ff. 18v-19r) è stato vergato a piena pagina, in minuscola carolina, da un’unica mano che scrive con ductus scarsamente accurato. Le righe 13-15 sono corredate da notazione neumatica (ma in modo irregolare), forse per intervento di una mano diversa e posteriore. Per ricostruire il testo del ritmo nella sua esatta successione è seguirlo come segue: BAV, Reg. lat. 1616 (f. 18v) + lacuna + Bern AA.90 nr. 1 (ff. 1r-3v) + lacuna + BAV, Reg. lat. 1616 (f. 19r). Data la natura frammentaria del documento, è difficile valutare la destinazione del testo; ma, poiché a f. 19r si susseguono un salmo (Inclina Domine) e il Kyrie (entrambi nella duplice lingua greca e latina) possiamo ipotizzare una fruizione di tipo liturgico.

Bibliografia: Abbo de Fleury: Quaestiones, pp. 154, 156, 178; Bannister, Monumenti Vaticani, I, p. 31 nr. 111; II, pp. 60-1 nr. 183 tav. 11b; Barrett, Ritmi ad cantandum, p. 410; Bignami Odier, Membra disiecta, p. 588; Bischoff, Katalog, p. 107; Bischoff, Mittelalterliche Studien, II, p. 266; Brockett, De modorum formulis, p. 1 (passim); Carey, Vatican fragment, pp. 96-106; Chatelain, Classiques latins, II, tav. CLXV, 2; Fickermann, Dichtungen, p. 320; Finch, Fragment of Reg. Lat. 1616, pp. 190-1; Guaglianone, Phaedri Augusti liberti, p. XII; Hervieux, Fabulistes latins, I, pp. 84-100; II, fig. 3; Huglo, Tonaires, p. 198; Lesne, Livres, Scriptoria, pp. 551, 556; Manuscrits classiques Latins, II.1, pp. 319-20; Marshall, Phaedrus, p. 301; MGH Poetae VI, 1, p. 87; Montfaucon, Manuscrits de la reine, p. 48 nr. 839; Mostert, Library of Fleury, p. 285 nr. 1515-7; Munk Olsen, Auteurs classiques, II, p. 228; Munk Olsen, Cronique des manuscrits classiques, p. 231; Pellegrin, Manuscrits classiques, pp. 319-20; Pellegrin, Membra disiecta II, p. 277 n. 128; Pellegrin, Textes classiques, p. 296; Perry, Babrius and Phaedrus, p. XCVII; Postgate, Phaedri Fabulae Aesopiae, p. IV; Rand, Liberal Culture, pp. 262-5, 273, 277; Rand, Vossianus Q 86, pp. 171-2; RISM II, p. 118; Sanford, Classical Latin Authors, p. 209 nr. 51; Survie des classiques Latins, p. 48 nr. 94; Sweeny, John Wylde, p. 56; Traube, Vorlesungen, III, p. 13; Vidier, Historiographie, pp. 42 n. 112, 66-7 e nn. 276-7; Weber, Gottschalk von Orbais, pp. 83, 110-5, 127 (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/città-del-vaticano-biblioteca-apostolica-vaticana--manoscript/17


Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ross. 205 (olim VIII.144) (= Va4)

Sec. X ex.; membr.; ff. 107; mm 230 x 140 (ca.); minuscola carolina; testo a piena pagina.

Hymnarium (ff. 1r-107v), tra cui:
Quique cupitis audire (ff. 76r-77r)

Il manoscritto proviene dall’abbazia di Saint-Pierre a Moissac. Il testo ritmo Quique cupitis audire (ff. 76r-77r) è stato vergato a piena pagina in minuscola carolina da due mani diverse: mano A (f. 76r) e mano B (ff. 76v-77r). Neumi su campo libero sulle prime due strofe del ritmo a f. 76r (da Quique fino a populo). Il codice era palesemente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Barrett, Ritmi ad cantandum, pp. 400, 410, 412; Björkvall-Haug, Rhytmischer Vers, pp. 120-1, 123, 125-7, 134, 139-44, 148; Blume, Die Hymnen, pp. XVIII, XXXV-XXXVI (passim); Boynton, Continental Hymnaries, pp. 222-8; Chailley, Ut queant laxis, p. 64; Clavis. Auctores Galliae, II, p. 148; Dreves, Hymnarius Moissiacensis, pp. 5-17; Dufour, Bibliothèque de Moissac, p. 211; Dufour, Manuscrits liturgiques, p. 123; Gamber, CLLA, nr. 1672; Gozzi, Composizioni musicali, pp. 200, 202, 214, 237; Jullien, Tradition des Hymnes, pp. 129-30, 163; Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 341-2; Martimort, Livres liturgiques, p. 79; Mearns, Early Latin Hymnaries, p. XIV (passim); Moberg, Die liturgischen Hymnen, pp. 19-20; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 87 (passim); Paolino d’Aquileia 1, p. 237 (e tav.); Richter, Liederbücher, p. 68; Russell, A Poetic Key, pp. 109-18; Salmon, Livrets de prières, p. 233; Salmon, Manuscrits liturgiques, I, p. 52 nr. 100; Schaller, Das alkäische Hendekasyllabus, p. 258; Spanke, Sequenzenstudien, p. 292; Springer, Manuscripts of Sedulius, pp. 195-6; Stäblein, Monumenta monodica I, pp. 51-67, 522-8, 556; Stäblein, Pange-lingua, pp. 72-5; Stella, Raccolte di ritmi , p. 828 (passim); Tietze, Die illuminierten Handschriften, p. 26 nr. 40.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/città-del-vaticano-biblioteca-apostolica-vaticana--manoscript/1617


Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urb. lat. 602 (= Va5)

Sec. XII-XIII; membr.; ff. 108; mm 160 x 90; scrittura beneventana; testo a piena pagina di due mani diverse.

Troparium Casinense (ff. 1r-108v), tra cui:
Graduale (ff. 1r-23v)
Kyrie (ff. 23v-33r)
Gloria (ff. 34r-60r)
Sanctus (ff. 61r-74r)
Agnus Dei (ff. 74r-79r)
Cantica (ff. 79v-89r), tra cui:
Gratuletur (f. 81r)
Fragmenta (ff. 96v-108v)

Il manoscritto è di origine beneventana e proviene dall’abbazia di Montecassino. Il ritmo Gratuletur è stato vergato su campo di scrittura a piena pagina (a f. 81r) da un’unica mano in scrittura beneventana ed è interamente corredato di notazione neumatica. Il codice era palesemente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Andrews Johansson, The Feasts, p. 25 (passim); Baroffio, Liturgia e musica, p. 395; Baroffio-Kim, Cantemus Domino gloriose, pp. 20 n. 11, 105; Boe, Aureas arces, pp. 6-42; Boe, Gloria, pp. 10-1; Brunner, Catalogo delle sequenze, p. 239; De Capitani, Introduzione, p. 75 (passim); Drumbl, Improperien, p. 73; Ehrensberger, Libri liturgici, p. 421; Epstein, Ludovicus, p. 288; Husmann, Tropeni und Sequenzenhandschriften, p. 198; Iversen, Tropes de l’Agnus Dei, p. 23 (passim); Levy, Lux de luce, p. 51; Loew, The Beneventan Script, p. 367; Odelman, Rubriques des tropes, pp. 17, 20; Pächt, Die Handschriften, p. 130; Planchart, Repertory of Tropes, I, p. 349; Salmon, Manuscrits liturgiques, II, p. 87; II, pp. 87-8 nr. 194; V, p. 91 nr. 411; Stäblein, Monumenta monodica I, p. 446; Stornajolo, Codices Urbinates, pp. 126-9; Troporum Corpus I, (passim); Troporum Corpus II.1, (passim); Troporum Corpus II.2, (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/città-del-vaticano-biblioteca-apostolica-vaticana--manoscript/4646

 

Clermont-Ferrand, Bibliothèque Municipale, 240 (olim 189) (= Cl)

Sec. X ex.; membr.; ff. 253; mm 560 x 360; minuscola carolina; testo disposto su tre colonne.

Glossarium Ansileubi (ff. 1r-253v), tra cui:
Audite uersus (f. 109rb-rc), add. 
Paulinus Aquileiensis, Ad caeli clara (f. 117ra-rc), add. 
Qui de morte (f. 149vb-vc), add. 
Vie de Saint Léger (ff. 159v-160v), add.

Il manoscritto è stato vergato nell’abbazia di Saint-Maxent in Piccardia (cfr. Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 343) e proviene dalla Cattedrale di Clermont-Ferrand. Il testo dei ritmi Audite uersus (f. 109rb-rc), Ad caeli clara (f. 117ra-rc) e Qui de morte (f. 149vb-vc) è stato trascritto in corrispondenza di alcuni spazi rimasti in bianco, al termine della sezione alfabetica relativa alle lettere "E", "F" ed "I" del Glossarium Ansileubi, da mano diversa e più tarda rispetto a quella che ha esemplato il resto del codice (sec. XI in.). Gli inni sono disposti su tre colonne e seguono grosso modo la mise en page precedentemente tracciata. Il codice era palesemente destinato ad uso scolastico e presenta saltuariamente inserti testuali poetici più tardi, forse destinati a lettura privata.

Bibliografia: Avalle, Passion di Clermont Ferrand; Barrett, Ritmi ad cantandum, p. 409; Becker, Planctus, pp. 190-7; Bischoff, Paleografia latina, p. 38; Boucherie, Mélanges latins, pp. 28-35; Bourgain, Recueils, p. 126 n. 28; Cantalausa, Aux racines de notre langue (con riproduzione del ms., edizione e traduzione); Chagny, Auvergne, p. 430 e n. 57; Clermont-Ferrand. Catalogue général, pp. 75-7; CPPM, II/B, p. 770 nr. 3403; De Poerck, Clermont-Ferrand 240, pp. 11-33; Diez, Zwei Gedichte, pp. 1-58; Dümmler, Handschriftliche Überlieferung, p. 579; Fournier-Sève, Clermont-Ferrand 240, pp. 218-22; Illingworth, Passion of Clermont Ferrand, pp. 274-84; Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 343-4; Linskill, Saint Léger; MGH Poetae I, p. 125; MGH Poetae IV, 2, p. 452; Spaggiari, Testi protoromanzi, pp. 46-8; Stella, Problemi ecdotici , pp. 243, 249-50; Stella, Raccolte di ritmi , pp. 811 n. 19, 828 (passim); Stotz, Sonderformen, pp. 354, 357.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/clermont-ferrand-bibliothèque-du-patrimoine-(olim--manoscript/24218


El Escorial, Real Biblioteca de San Lorenzo de El Escorial, B.III.2 (= Es)

Sec. XI-XII; membr.; ff. 217; mm 255 x 170; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Hieronymus, Epistolae (ff. 1r-207v), tra cui:
Gratuletur (f. 12r-v)
Iohannes Chrysostomus, Epistola (f. 210)
Gregorius VII papa, Epistola ad Herimannum (f. 212)

Il manoscritto è originario di Tarragona. L’inserimento del ritmo Gratuletur (vergato a f. 12r-v) all’interno della raccolta epistolare di Girolamo non presenta natura occasionale ma contestuale (pur mancando di titolo o rubrica che lo distinguano dagli altri testi epistolari), in quanto realizzato dalla stessa mano che ha tracciato i testi precedenti e successivi (sempre in minuscola carolina su campo di scrittura a piena pagina). Il codice era probabilmente destinato ad uso scolastico.

Bibliografia: MGH Poetae II, p. 159; Strecker, Cambridger Lieder, p. 1 (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/el-escorial-real-biblioteca-de-san-lorenzo-de-el-e-manoscript/118548


Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pl. 29. 32 (= Fi)

Sec. VIII ex.-IX in.; membr.; ff. II, 31, I’; mm 365 x 240; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Corpus Agrimensorum (ff. 1r-31r), tra cui:
Paulinus Aquileiensis, Fuit Domini (f. 25r), add.

Il codice è originario della Bassa Renania (la sua produzione è riconducibile ad un ambiente gravitante attorno alla corte di Aquisgrana) e proviene dalla biblioteca privata di Lorenzo di Cosimo de’ Medici (cfr. Toneatto, Codices artis mensoriae, t. I, p. 168). Bernhard Bischoff riconduce il manoscritto alla Germania occidentale e lo data al terzo quarto del sec. IX (cfr. Bischoff, Katalog, p. 259 nr. 1124). Una mano diversa e più tarda rispetto a quella principale (sec. IX) ha aggiunto a f. 25r (presumibilmente rimasto in bianco) il testo del ritmo Fuit Domini (utilizzato anche da Dümmler per la sua edizione), interamente vergato in minuscola carolina a piena pagina (senza specchio di rigatura). Il foglio presenta diffuse macchie di umidità lungo i margini e ha subito lungo il margine esterno una lieve rifilatura, che ha determinato talora la caduta di piccole porzioni di testo a fine verso. Il codice era quasi certamente destinato ad uso scolastico. L’aggiunta del ritmo ha carattere del tutto occasionale, forse finalizzata a lettura privata.

Bibliografia: Bandini, Catalogus codicum, II, pp. 47-50; Bischoff, Katalog, p. 259 nr. 1224; Bischoff, Manuscripts and Libraries, p. 139; Bischoff, Mönchtum, p. 170 e n. 21; Censorinus, De die natali; Courtney: Papinii Statii Silvae, pp. VII, XXV, 1-146; Frassinetti, Rec. a Courtney: Papinii Statii Silvae, p. 557; Gamber, CLLA, p. 529; Gautier Dalché, Commentaire de Jean Scot, p. 122; Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 344-5; McKitterick, Carolingians, p. 244; MGH Poetae I, p. 125; MGH Poetae VI, 1, p. 208; Munk Olsen, Auteurs classiques, I, p. 534; Munk Olsen, Chronique III, p. 74; Munk Olsen, Chronique IV, p. 175; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 85 (passim); Preveggenze umanistiche di Petrarca, p. 245 n. 13; Rapisarda, De die natali, p. 13; Reynolds, Texts and Transmission, p. XXV e n. 88; Speciale, Agrimensura, p. 255; Stella, Raccolte di ritmi , p. 828 (passim); Thulin, Corpus Agrii mensorum, p. 47; Thulin, Handschriften des Corpus Agrimensorum, pp. 73-7, tavv. 7.3 e 7.4; Toneatto, Codices artis mensoriae, t. I, pp. 14, 114 (passim), 168-83, tav. V; Toneatto, Codici latini d’agrimensura, pp. 189 n. 15, 194 (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/firenze-biblioteca-medicea-laurenziana-plut-29-32-manoscript/10787


Fulda, Hessische Landesbibliothek, Aa 62 (= Fu)

Sec. XIV1; membr.; ff. 163; mm 225 x 160; testuale gotica; testo a piena pagina; notazione neumatica su sistemi di dieci tetragrammi.

Graduale (ff. 1r-91r)
Processionale (ff. 91r-94v)
Sequentiarium (ff. 94v-128v), tra cui:
Homo quidam (f. 126r-v)
Alleluia, Tractus, Ordinarium missae (ff. 128v-158v)

Il manoscritto proviene dall’abbazia benedettina di Petersberg (Fulda). Il ritmo Homo quidam (f. 126r-v), vergato da un’unica mano su campo di scrittura a piena pagina, è interamente musicato. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Björkvall-Haug, Rhytmischer Vers, pp. 122 n. 8, 134; Hausmann, Die theologischen Handschriften, pp. 136-8; Stäblein, Monumenta monodica I, pp. 487-8, 490, 619, 638.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/fulda-hessische-landesbibliothek-aa-62-manoscript/119869


Fulda, Hessische Landesbibliothek, Aa 83 (= Fu1)

Sec. XIV1; membr.; ff. 106; mm 140 x 105 (ca.); testuale gotica; testo a piena pagina; notazione neumatica su sistemi di otto tetragrammi.

Kalendarium (ff. 1r-7r)
Processionale Fuldense (ff. 7v-106v), tra cui:
Homo quidam (f. 91r-v), lacunoso e mutilo

Il manoscritto proviene dall’abbazia benedettina di Petersberg (Fulda). Il testo del ritmo Homo quidam (f. 91r-v), vergato da un’unica mano a piena pagina in testuale gotica, presenta un ductus posato ed è interamente corredato di notazione neumatica. Il foglio è lacero in prossimità dei margini inferiore ed esterno, per cui il testo risulta fortemente lacunoso e in aggiunta mutilo per caduta del foglio successivo (mancano le strofe 9-13). Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Björkvall-Haug, Rhytmischer Vers, pp. 122 n. 8, 134; Haug, Troparia tardiva, p. 28 nr. 19; Hausmann, Die theologischen Handschriften, pp. 172-3; Hettenhausen, Choralhandschriften, pp. 57, 212-32; Hofmann, Tropen, II, p. 176; Hugues, Late Medieval Liturgical Offices, (passim); Kapp, Ardua spes, p. 99; RISM. Processional, pp. 185-6; Stäblein, Monumenta monodica I, pp. 619-22, 638.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/fulda-hessische-landesbibliothek-aa-83-manoscript/17615


Fulda, Hessische Landesbibliothek, Aa 153a (= Fu2)

Sec. XVII (datato 1612); cart.; ff. 181 + 94 (paginati in successione 1-363 + 1-189); mm 790 x 490; testo a piena pagina; notazione neumatica su sistemi di cinque pentagrammi.

Processionale Fuldense:
Proprium de tempore (pp. 1-363), tra cui:
Homo quidam (pp. 327-30)
Proprium de sanctis (pp. 1-159)
Commune sanctorum (pp. 160-89)

Il manoscritto (esemplato nel 1612 dal novizio Adam Betheuser) proviene dall’abbazia di Petersberg (Fulda). Il ritmo Homo quidam (pp. 327-30), vergato da un’unica mano su campo di scrittura a piena pagina, è corredato da notazione neumatica su sistemi di cinque pentagrammi. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Björkvall-Haug, Rhytmischer Vers, pp. 122 n. 8, 134; Hettenhausen, Choralhandschriften, pp. 62, 233-48; RISM. Processional, pp. 186-7; Stäblein, Monumenta monodica I, pp. 619-20, 638.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/fulda-hessische-landesbibliothek-aa-153a-manoscript/119870


Fuldendis deperditus (= Fu3)

Sec. X. Il codice (deperdito e dunque non meglio descrivibile) fu utilizzato da Christopher Brouwer per l’edizione delle opere di Venanzio Fortunato (uscita a Magonza nel 1617). In base alla testimonianza fornita dall’editore seicentesco si può parzialmente ricostruire il contenuto delle pp. 74-86 come segue:

Hrabanus Maurus, Carmina (pp. 74-86), tra cui:
Gratuletur (p. 74)
Paulinus Aquileiensis, Gloriam Deo (p. 76)
Theodofridus Ambianensis, Ante saecula (p. 83)
Angelus Domini (p. 83)
Deus orbis reparator (p. 83)
Surrexit Christus (p. 84)
Paulinus Aquileiensis, Tertio in flore (p. 84)
Sophia patris (p. 84)
A solis ortu (p. 85)
Alma, uera ac praeclara (p. 86)

Per la perduta silloge poetica è possibile ipotizzare un utilizzo scolastico.

Bibliografia: MGH Poetae II, pp. 157-8; MGH Poetae IV, 2, pp. 449-50; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 85 (passim); Stella, Problemi ecdotici , p. 243; Stella, Raccolte di ritmi , pp. 810-1 (passim).


Grenoble, Bibliothèque Municipale, 265 (= Gre)

Sec. XII; membr.; ff. 143; mm 303 x 225; testo a due colonne; minuscola di transizione.

Gregorius I papa, Dialogi (ff. 1-93)
Alcuinus, De virtutibus et vitiis (ff. 94-134)
Godeschalcus Saxonicus, O mi custos (ff. 134ra-135vb)
Hrabanus Maurus, Cena Cypriani (ff. 135-6)
Cena nuptialis (ff. 136-9)
Anastasius Bibliothecarius, Epistola ad Nicholaum papam (ff. 139-41)
Hugo de Sancto Victore, De sacramentis christianae fidei (ff. 142-3), mutilo

Il codice proviene dalla Grande Chartreuse. Il ritmo O mi custos (ff. 134ra-135vb) è stato esemplato su due colonne dalla mano principale in minuscola di transizione; le maiuscole all’incipit delle singole strofe sono quasi del tutto svanite. Precede il titolo in alfabeto misto capitale e onciale. Il codice è una miscellanea patristica, destinata ad uso scolastico.

Bibliografia: Fickermann, Dichtungen, pp. 319-20; Grenoble. Catalogue général, pp. 100-1; MGH Poetae IV, 2, p. 868 n. 1; MGH Poetae VI, 1, p. 88;Weber, Gottschalk von Orbais, pp. 83, 93-5, 127 (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/grenoble-bibliothèque-municipale-265-(135)-manoscript/88239


Intra, Biblioteca Capitolare di San Vittore, 5 (14) (= In)

Sec. XII1; membr.; ff. 101; formato in-folio; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Troparium-Sequentiarium-Kyriale-Processionale (ff. 1r-101v), tra cui:
Gratuletur (ff. 15r-16r)

Per il codice è stata ipotizzata un’origine locale. Il ritmo Gratuletur (vergato a ff. 15r- 16r da un’unica mano) è disposto a piena pagina ed è interamente musicato: la notazione neumatica è disposta su sistemi di trigrammi (in parte a secco e in parte ad inchiostro rosso e bruno). Precede la rubrica: De sancto Iohanne versi (sic). Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Baroffio, Gratuletur omnis caro, pp. 187-94; Baroffio-Kim, Cantemus Domino gloriose, pp. 20 e n. 13, 103 e n. 12.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/intra-(verbano-cusio-ossola)-archivio-e-biblioteca-manoscript/39646


Karlsruhe, Badische Landesbibliothek, Aug. Perg. CXXXV (= Kar)

Composito; membr.; ff. 160. Il manoscritto consta di due sezioni pressoché coeve, entrambe originarie e provenienti dall’abbazia di Reichenau.

Sez. II (ff. 106-59)

Sec. IX ex.; mm 298 x 212; minuscola precarolina; testo a piena pagina.

Walahfridus Strabo, Glossa in Epistolas catholicas (ff. 106r-134v)
Alcuinus, Enchiridion in Psalmos (ff. 134v-159r)
Ad Dominum clamaueram (f. 159r)
Sancte sator (f. 159r)

La sezione è originaria e proviene dall’abbazia di Reichenau. Il ritmo Ad Dominum clamaueram è stato esemplato sull’ultima carta della sez. II della compagine (f. 159r) su campo di scrittura a piena pagina e in minuscola precarolina ad opera della stessa mano che ha vergato il testo precedente e quello successivo. Il codice è una miscellanea esegetica, destinata ad uso scolastico.

Bibliografia: Bischoff, Katalog, p. 347 nr. 1659; Clavis, Auctores Galliae, I, pp. 169-70 nr. 34, 250; Guglielmetti, Alcuinus Eboracensis. Enchiridion, p. 24 (passim); Holder, Die Reichenauer Handschriften, pp. 329-34; Holtzmann, Die alten Glossare, pp. 113-7; Ker, Manuscripts, p. 478; Lapidge, School of Theodore, p. 165; Lapidge, Theodore, p. 242; Meritt, Old English Glosses, nr. 38-9, 43, 46, 49-50, 57-9; Schaller, Frühmittelalterliche, pp. 32, 44.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/karlsruhe-badische-landesbibliothek-aug-perg-cxxxv-manoscript/17722


Karlsruhe, Badische Landesbibliothek, Aug. Perg. CXCV (= Kar1)

Sec. IX metà; membr. (parzialmente palinsesto); ff. 47; mm 238 x 169 (variabili); minuscola insulare di più mani diverse (talora prive di spiccate caratteristiche insulari); testo a due colonne (e talora a piena pagina).

Augustinus, Soliloquia (ff. 2r-37r), con glosse
Commentarium biblicum (f. 37r-v)
Aspice marmoreas (f. 37v)
Paulinus Aquileiensis, Congregauit nos (ff. 37v-38r), add. 
Augustinus, De praesentia Dei (ff. 38v-42v)
Augustinus, excerpta (ff. 42v-43r)
Sacramentarium et Hymnarium (ff. 45r-47v), add. , tra cui:
Paulinus Aquileiensis, Ad caeli clara (f. 46r-v)

Il manoscritto è stato vergato in un centro scrittorio della Francia nord-orientale non meglio identificabile (zona di Laon e Soissons), ma proviene dall’abbazia di Reichenau, dove sarebbe precocemente emigrato (cfr. Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 345-346). Bernhard Bischoff lo data all’850 circa (cfr. Bischoff, Katalog, p. 354 nr. 1692). Il ritmo Ad caeli clara (f. 46r-v) risulta inserito entro al nucleo testuale finale con Sacramentario- Innario (ff. 45-47) di aggiunta leggermente più tarda; il componimento è stato vergato in minuscola insulare su campo di scrittura a piena pagina. Il codice tramanda una miscellanea di testi agostiniani, con aggiunta finale di ritmi diversi destinati ad uso scolastico.

Bibliografia: Autenrieth, Insulare Spuren, pp. 155-6; Autenrieth, Irische Handschriften überlieferung, pp. 903-15; Barrett, Two New Sources, p. 27; Bischoff, Katalog, p. 354 nr. 1692; Bischoff, Mittelalterliche Studien, I, pp. 203 n. 30, 231; II, p. 52. n. 5; III, pp. 48, 50, 54; Blume, Die Hymnen, p. XVII (passim); Bourque, Sacramentaires romains, II.2, p. 408 nr. 528 B; CLA, VIII nr. 1089-92; Clavis. Auctores Galliae, I, p. 315; Dold, Eine Parallele, pp. 135-6; Dold, Liturgie-Fragmente, pp. 273-7; Franceschini, De caritate, p. 366; Gamber, CLLA, nr. 153-4, 160, 162; Gneuss, Hymnar, pp. 42-3; Gneuss, Latin Hymns, p. 412; Heinzer, Karlsruher Beda, p. 239; Holder, Die Reichenauer Handschriften, pp. 438-44 e 686-7; Kenney, Early History, nr. 554; Kirchner, Scriptura, tav. 17; Jullien, Tradition des Hymnes, pp. 66-7, 93-4, 99-102, 104, 106, 157, 159, 161; Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 345-6; Lindsay, Early Irish, pp. 57-60; Mearns, Early Latin Hymnaries, p. XV (passim); MGH Poetae I, p. 125; Moberg, Die liturgischen Hymnen, p. 58; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 83 (passim); Schaller, Ein unbekanntes Streitgedicht, pp. 13-30; Schneider, Beda, p. 248; Siffrin, Eine irische Parallele, pp. 137-8; Stella, Problemi ecdotici , p. 243; Stella, Raccolte di ritmi , p. 828 (passim); Stotz, Sonderformen, p. 357; Zanna, Inni e ritmi, pp. 364-5, 369-70.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/karlsruhe-badische-landesbibliothek-aug-perg-cxcv-manoscript/19345


Kassel, Gesamthochschulbibliothek Stadt- und Landesbibliothek, 4° Theol. 4 (= Kas)

Sec. XV; membr.; ff. 112; formato in-folio; testuale gotica; testo a piena pagina; notazione neumatica su sistemi di nove trigrammi.

Graduale (ff. 1r-112v), tra cui:
Homo quidam (ff. 110r-111r)

Il ritmo Homo quidam (ff. 110r-111r), vergato da un’unica mano, è interamente corredato da notazione neumatica. Titolo ad inchiostro rosso. Il codice (di sicura origine fuldense) era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Björkvall-Haug, Rhytmischer Vers, pp. 122, 134, 146-7; Stäblein, Monumenta monodica I, pp. 486-9, 619, 638, 693.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/kassel-universitätsbibliothek-kassel-landesbibliot-manoscript/119871


Klosterneuburg, Stiftsbibliothek, 967 (= Kl)

Sec. XIV (datato 1369) ; membr.; ff. 453; mm 215 x 152; testuale gotica; campo di scrittura a piena pagina.

Breviarium Pataviense (ff. 1r-453v), tra cui:
Gratuletur (f. 126r)

Il testo del ritmo Gratuletur (f. 126r) è stato vergato in testuale gotica su campo di scrittura a piena pagina dalla mano principale del codice. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Karnowka, Breviarium Passaviense, p. XVII.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/klosterneuburg-bibliothek-des-augustiner-chorherre-manoscript/131081


Klosterneuburg, Stiftsbibliothek, 1000 (= Kl1)

Sec. XIV (datato 1336); membr.; ff. 126; mm 210 x 155; testuale gotica; testo a piena pagina; notazione neumatica su sistemi di otto trigrammi.

Antiphonarium (ff. 1r-126v), tra cui:
Gratuletur (ff. 39v-40v), lacunoso

Il codice proviene dall’abbazia St. Maria Magdalena a Klosterneuburg. Il ritmo Gratuletur (ff. 39v-40v) è stato vergato a piena pagina, in testuale gotica, da un’unica mano ed è interamente corredato da notazione neumatica. Il testo si presenta lacunoso per la caduta di un foglio tra i ff. 39v e 40r (mancano infatti le strofe 2,2-4,2). Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Baroffio-Kim, Cantemus Domino gloriose, p. 20 n. 11; Björkvall-Haug, Verslehre, p. 320; Engels, Liturgichen Handschriften, p. 33 (passim); Froger, Graduel de Klosterneuburg, pp. 20, 34; Jammers, Rhythmen und Hymnen, pp. 134-42; Springer, Manuscripts of Sedulius, p. 135; Schlager, Ars cantandi, p. 240; Stäblein, Monumenta monodica I, pp. 209-47, 504, 526, 532, 538-9, 560, 562, 565-78, 693.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/klosterneuburg-bibliothek-des-augustiner-chorherre-manoscript/32383


Köln, Erzbischöfliche Diözesan- und Dombibliothek, 35 (= Kö)

Sec. VIII-IX; membr.; ff. 265; mm 305 x 188; minuscola precarolina; campo di scrittura a piena pagina.

Hieronymus, Epistolae (ff. 1r-214v)
Ambrosius Autpertus, Sermo in purificatione beatae Mariae Virginis (ff. 215r-224r)
Gratuletur (f. 224v)
Caesarius Arelatensis, Sermo (ff. 225r-226v)
Eusebius Gallicanus, Homiliae (ff. 226v-234v)
Caesarius Arelatensis, Sermones (ff. 234v-246v)
Eusebius Gallicanus, Homiliae (ff. 246v-249v)
Caesarius Arelatensis, Sermo (ff. 249v-250v)
Hieronymus, Epistolae (ff. 251r-265v)

Il codice è originario della zona di Salzburg (forse nell’abbazia di Mondsee). Il ritmo Gratuletur (a f. 224v) è stato vergato da un’unica mano, che scrive in minuscola precarolina a piena pagina. Il codice è una silloge epistolare geronimiana, con aggiunta centrale di testi di carattere omiletico, destinata probabilmente ad uso pastorale.

Bibliografia: Bischoff, Katalog, p. 389 nr. 1881; Bischoff, Mittelalterliche Studien, I, p. 90; Bischoff, Die südostdeutschen Schreibschulen, II, p. 93; CLA, VIII nr. 1146; Daur: Augustinus. Epistulae, pp. XV, XXXVII (passim); Goldbacher: Augustinus. Epistulae, p. LIII; MGH Poetae II, p. 159.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/köln-erzbischöfliche-diözesan-und-dombibliothek-35-manoscript/100872


Köln, Erzbischöfliche Diözesan- und Dombibliothek, 106 (= Kö1)

Sec. IX in.; membr.; ff. 74; mm 315 x 227; sono presenti più mani diverse, che scrivono in minuscola carolina e in minuscola insulare; testo a piena pagina.

Libellus precum (f. 1r-v)
Alcuinus, Enchiridion in Psalmos (ff. 2r-59v), tra cui:
Audax es uir (f. 17r-v), add. 
Hymni (ff. 59v-62r), tra cui:
Ad Dominum clamaueram (f. 60r-v), add. 
Confessio peccatorum (ff. 62r-63r)
Orationes (ff. 63v-64v)
Beda, Psalterium (ff. 65r-71r)
Orationes (f. 71r-v)
Notitia provinciae Galliae (ff. 71v-72v)
Litaniae (ff. 73r-74v)

Bernhard Bischoff riconduce l’origine del codice alla Renania (forse a Werden) e lo data al primo terzo del sec. IX (cfr. Bischoff, Katalog, p. 398 nr. 1919). Il ritmo Audax es uir è stato vergato in minuscola carolina da mano diversa da quella che ha esemplato il testo precedente, in uno spazio intertestuale rimasto in bianco a f. 17r-v; precede il titolo in lettere capitali. Il ritmo Ad Dominum clamaueram (vergato a f. 60r-v in una elegante e regolare minuscola insulare) è stato, invece, eseguito da mano anglosassone. Il codice era molto probabilmente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Arndt-Tangl, Schrifttafeln, tav. 44-7; Bischoff, Katalog, p. 398 nr. 1919; Bischoff, Manuscripts and Libraries, p. 22; Bischoff, Mittelalterliche Studien, I, p. 17; II, p. 280; III, p. 7 n. 8; Bischoff, Paleografia latina, p. 134; Blume, Die Hymnen, p. XVII (passim); Clavis. Auctores Galliae, I, pp. 169-70 nr. 34; II, pp. 120, 170, 249, 344; Coens, Recueil, pp. 139-49; Costantinescu, Alcuin, pp. 19-21 (passim); Das Jahrtausend, nr. 84; Gamber, CLLA, nr. 1698d; Guglielmetti, Alcuinus Eboracensis. Enchiridion, p. 24 (passim); Hennig, Scottorum gloria, p. 177 (passim); Jones, Cologne ms. 106, pp. 27-61 e tav. 1, 3, 4; Jones, Script of Cologne, pp. 40-3 tav. 31-45; Lapidge, Theodore, p. 242; Mearns, Early Latin Hymnaries, p. XI (passim); Rand, Symbols, p. 57 tav. 1; Salmon, Analecta liturgica, pp. 124, 133 n. 17, 181 n. 238, 186; Salmon, Livrets de prières, p. 225; Schaller, Frühmittelalterliche, pp. 32-3; Stella, Problemi ecdotici , p. 247 n. 16; Stella, Raccolte di ritmi , p. 811 n. 19 (passim); Wilmart, Precum Libelli Quattuor, pp. 5-6; Zanna, Inni e ritmi, pp. 362, 365, 371, 373.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/köln-erzbischöfliche-diözesan-und-dombibliothek-10-manoscript/2792


Kórnick, Biblioteka Kórnicka Polskiej Akademii Nauk, 124 (= Ko)

Sec. IX ex.; membr.; ff. 162; formato in-quarto; minuscola carolina; testo a due colonne.

Angilbertus, Aurora cum primo mane (f. 1ra-rb)
Smaragdus, Expositio in Regulam sancti Benedicti (ff. 1va-162vb)

Bernhard Bischoff riconduce l’origine del codice alla Francia e lo data al sec. X (cfr. Bischoff, Katalog, p. 415). Il ritmo Aurora cum primo mane (f. 1ra-rb) è stato vergato in minuscola carolina su campo di scrittura a due colonne. Il testo era probabilmente destinato a lettura privata.

Bibliografia: Bischoff, Katalog, p. 415; Clavis. Auctores Galliae, I, p. 354; Fabre, Deux planctus rythmiques, pp. 180, 200 (passim); Finch, Codex Reg. lat. 1025, p. 256; Katalog rękopisów, pp. 319- 22; Kozłowska-Budkowa, Najstaszy rękopis, pp. 496-509; Mews, Two Unnoticed Manuscripts, p. 305; MGH Poetae I, pp. 606-7; MGH Poetae II, pp. 137-9.


Kraków, Biblioteka Jagiellońska, Lat. Quart. 676A (= Berl)

Composito; membr.; ff. 2 (= sez. A) + 2 (= sez. B) + 1 (= sez. C). La raccolta di frammenti (già Berlin, Staatsbibliothek Preussischer Kulturbesitz, Lat. Quart. 676A-B-C ed ex Cheltenham, Phillips 18908) risulta attualmente conservata a Kraków presso la Biblioteka Jagiellońska (con la precedente segnatura). I tre frammenti – assemblati ab antiquo in modo del tutto fattizio e comprendenti rispettivamente: un bifoglio integro (fragm. A ff. 1-2, qui oggetto di studio), due fogli di natura omogenea (fragm. B ff. 1rb- 2vb con Glossae estratte da Cassiano e Gregorio) e un ultimo foglio singolo (fragm. C f. 1ra-vb, con Glossarium Latino-Theutonicum) – presentano datazione eterogenea (rispettivamente: ante 846, sec. IX secondo quarto e sec. IX-X) e sono originari di Reichenau (cfr. Bischoff, Katalog, pp. 81-2 nr. 387-9).

Sez. A (ff. 1-2)

Ante 846; mm 235 x 182; minuscola carolina; testo a due colonne.

Reginbertus Augiensis monachus, Index et notae dedicationis (f. 1r)
Carmen de resurrectione (f. 1v)
Paulinus Aquileiensis, Tertio in flore (f. 2ra-va), acefalo
Paulinus Aquileiensis, Refulget omnis (f. 2va-vb), strofe 1-12, mutilo

Il frammento è originario dell’abbazia di Reichenau. A f. 1r indice e notazioni autografe di mano di Regimberto monaco di Reichenau († 846). Il bifoglio, proveniente dal ms. Oxford, Bodleian Library add. C.15 (contenente opere di Cipriano) e donato alla biblioteca di Berlino da Max Waechters nel 1912, è stato sottratto durante la ritirata delle truppe polacche e quindi fortuitamente rinvenuto presso l’attuale sede di conservazione. Il ritmo Tertio in flore, tràdito dalla seconda carta del frammento e quindi acefalo, comprende unicamente le strofe 47,3-71 ed è l’unico testimone a tramandare le strofe finali 55-71 (non attestate nella restante tradizione manoscritta).

Bibliografia: Berschin, Eremus und Insula, pp. 55, 120, 132; Bischoff, Katalog, pp. 81-2 nr. 387-9; Degering, Neue Erwerbungen, pp. 18-26; Degering, Schrift, tav. 43; Guscin, Versus de Iacob et Ioseph, p. 56 n. 1; Hofmann, Über Bruchstücke, pp. 11-5; Ker, Manuscripts, p. 475 (App. nr. 4); Lapidge, School of Theoidore, p. 164; Lehmann, Mittelalterliche Bibliothekskataloge, I, p. 231; Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 336; Libri, Library, p. 245 nr. 1112, tav. IV, XVIII, XIX; MGH Poetae IV, 2, p. 454; Mone, Lateinische Hymnen, pp. 186-8; Norberg, Paulin d’Aquilée, pp. 84-5 (passim); Preisendanz, Die Handschriften, p. 247; Priebsch, Deutsche Handschriften in England, I, p. 126; Schaller, Frühmittelalterliche, p. 44; Schenkl, Bibliotheca Britannica, I, p. 142; Schulte, Althochdeutsche Glossierung, pp. 369-75; Steinmeyer-Sievers, Die althochdeutschen Glossen, III, p. 634 nr. MCII; Stella, Raccolte di ritmi, pp. 817-8 (passim); Tischler, Regimbert-Handschriften, p. 175; Trommsdorf, Umschau, pp. 465-6.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/kraków-biblioteka-jagiellonska-berol-lat-4°-676-(a-manoscript/100781

 

Leiden, Bibliotheek der Rijksuniversiteit, Voss. lat. Q. 69 (= Lei)

Composito; membr.; ff. 54. Il manoscritto (composito di sei sezioni) proviene da Sankt Gallen, dove è stato esemplato attorno all’800.

Sez. II (ff. 7-47)

Sec. VIII ex.-IX in.; mm 200 x 130; minuscola carolina; campo di scrittura variabile (talora a due colonne, talora a piena pagina).

Hymni (ff. 7va-13vb), tra cui:
Theodofridus Ambianensis, Ante saecula (f. 9rb-va)
Gratuletur (ff. 10vb-11ra)
Alma, uera ac praeclara (ff. 11va-12rb)
Homo quidam (f. 13va-vb)
Prudentius, Hymni (ff. 13vb-17vb)
Epigrammata (ff. 18va-19va)
Eugenius Toletanus, Preces (f. 19va-vb)
Glossarium latinum (ff. 20ra-36ra)
Excerpta (ff. 36rb-39va)
Karolus Magnus, Epistola ad Alcuinum de Septuagesima (ff. 46v-47v)

Un’unica mano ha vergato i ritmi Ante saecula (f. 9rb-va), Gratuletur (ff. 10vb-11ra), Alma, uera ac praeclara (ff. 11va-12rb) e Homo quidam (f. 13va-vb) in minuscola carolina (con molti elementi grafici precarolini) su campo di scrittura a due colonne. Titolo in lettere capitali e onciali. Il codice era destinato sia ad uso liturgico (come si desume dalla presenza di Hymni e preces) sia ad uso scolastico (come si desume dalla presenza del Glossarium e di alcuni epigrammi).

Bibliografia: Alberto: Eugenius Toletanus.Opera omnia, pp. 116-7, 85; Anspach, Das Fortleben Isidors, p. 349; Barrett, Music and Writing, p. 55 (passim); Bischoff, Katalog II, p. 59 nr. 2222-3; Bischoff, Mittelalterliche Studien, II, p. 26; III, p. 289; Björkvall-Haug, Rhytmischer Vers, pp. 121, 134; Bourgain, Recueils, pp. 119, 121-2; CLA, X nr. 1585; Clausi, Scuola e geografia, pp. 737-8 (passim); Clavis. Auctores Galliae, II, p. 261; De Meyier, Codices Vossiani II, pp. 157-65; Dümmler, Handschriftliche Überlieferung, p. 150; Glogger, Das Leidener Glossar; Hessels, Glossary; Ker, Manuscripts, pp. 478-9 (App. nr. 18); Lapidge, Old English Glossographie, p. 177; Lapidge, School of Theodore, pp. 141-68; Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 339, 366; Martín, Isidorus Hispalensis. De rerum natura, p. 361 e n. 206; MGH Poetae I, p. 429; MGH Poetae IV, 2, pp. 449, 901; MGH Poetae IV, 3, pp. 1013, 1118; Munk Olsen, Auteurs classiques, II, pp. 248-9; III, p. 230; Schaller, Das alkäische Hendekasyllabus, pp. 267-8; Schaller, Frühmittelalterliche, pp. 29, 44; Stella, Problemi ecdotici , pp. 243, 245, 248; Stella, Raccolte di ritmi , pp. 810-1 (passim); Stotz, Sonderformen, p. 360; Strecker, Cambridger Lieder, p. 1 (passim); Strecker, Zu den karolingischen Rhythmen, pp. 601-52; Vitali, Frammento Sangallense 1395, pp. 313 n. 2, 316.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/leiden-bibliotheek-der-universiteit-voss-lat-4°-69-manoscript/2937


London, British Library, Add. 19768 (= Lo)

Sec. X (936-962); membr.; ff. 58; mm 165 x 125; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Troparium (ff. 1r-58v), tra cui:
Homo quidam (f. 40r-v)

Il codice è forse originario dell’abbazia di Sankt Alban a Mainz (Hofmann, Buchkunst, p. 242) e proviene da Tegernsee. Il ritmo Homo quidam (f. 40r-v), vergato in minuscola carolina su campo di scrittura a piena pagina, è interamente corredato da notazione neumatica su campo libero. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Andrews Johansson, The Feasts, p. 22 (passim); Atkinson, Amnos tu theu, nr. 38; Atkinson, Earliest Agnus Dei, pp. 1 n.2, 14 n. 38; Atkinson, Missa greca, p. 132 n. 36; Bjork, The Kyrie Trope, pp. 8, 13; Björkvall-Haug, Rhytmischer Vers, pp. 122, 134; Björkvall-Haug, Verslehre, p. 315; Crocker, Ninth-Century Sequences, p. 375; Crocker, The Troping Hypothesis, p. 187; Drumbl, Ursprung, p. 88 n. 2; Eder, Die Schule, p. 124; Guillou, Kyriale Vatican, (passim); Gy, Tropes, pp. 231- 7; Hofmann, Buchkunst, p. 242; Husmann, Tropen- und Sequenzenhandschriften, p. 152; Iversen, Cycle de Pâques, p. 36 (passim); Iversen, Early Tropes, p. 186; Iversen, Tropes de l’Agnus Dei, p. 20 (passim); Iversen, Tropes du Sanctus, p. 54 (passim); Jonsson, Cycle de Noël, p. 47 (passim); Marcusson, Tropes de l’alleluia, p. 12 (passim); Opfermann, Herrscherakklamationen, p. 126 (passim); RISM, pp. 152-4; RISM. Processional, p. 35; von den Steinen, Notker der Dichter, pp. 208-10.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/london-british-library-add-19768-manoscript/4612


London, British Library, Harl. 3072 (= Lo1)

Composito; membr.; ff. 103. Il codice (di origine francese) consta di tre distinte sezioni: un bifoglio iniziale con le Eclogae di Virgilio (sec. IX); la sezione qui esaminata (ff. 3- 94); la sezione finale (ff. 95-103) del sec. XI con opere di Prisciano e Servio (cfr. Weber, Gottschalk von Orbais, pp. 97-8).

Sez. II (ff. 3-94)

Sec. X; mm 225 x 145 (ca.); minuscola carolina; testo a piena pagina (e in parte a due colonne).

Sedulius, Carmen paschale, Hymni (ff. 3r-42r)
Arator, Historia apostolica (ff. 43r-87r)
Homiliae (ff. 87r-90v)
Prudentius, Cathemerinon (f. 91r-v)
Godeschalcus Saxonicus, O mi custos (ff. 92ra-93vb)
Servius, Verba geographica (f. 94r-v)

Il manoscritto è stato acquistato dal conte Robert Harley nel 1723. Il ritmo O mi custos (ff. 92ra-93vb) è stato esemplato in minuscola carolina su campo di scrittura a due colonne da un’unica mano. Il codice è una miscellanea di testi classici, poetici e didattici, palesemente assemblata per uso scolastico.

Bibliografia: Bischoff, Katalog II, p. 120 nr. 2475; Catalogue of Harleian Collection, nr. 3072; Crocker, The Troping Hypothesis, p. 187; Fickermann, Dichtungen, p. 320; Jeudy, Institutio, pp. 106- 7; Lapidge, Latin Text, pp. 483 n. 93, 484 n. 100, 490-1; McKinlay, Arator, pp. 44-5; McKinlay, Aratoris de actibus, p. XII; McKinlay, Latin Commentaries, p. 151; MGH Poetae VI, 1, pp. 87-8; Munk Olsen, Auteurs classiques, II, pp. 732, 810; Ogilvy, Books, pp. 161, 164, 226, 239-40, 259, 288; Passalacqua, Codici di Prisciano, pp. 144-5 nr. 327; Springer, Manuscripts of Sedulius, pp. 63-4; Weber, Gottschalk von Orbais, pp. 83, 97-8, 127 (passim); Williams-Pattie, Virgil, p. 135 nr. 64.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/london-british-library-harley-3072-manoscript/17742


Lyon, Bibliothèque Municipale, 559 (olim 477B) (= Ly)

Sec. XV; membr.; ff. 425; mm 153 x 111; testuale gotica; testo a due colonne. Breviarium secundum Ecclesiam cathedralem Matisconensem (ff. 1ra- 425vb), tra cui:

Paulinus Aquileiensis, Fuit Domini (f. 354ra-rb)

Il codice proviene dalla Cattedrale di Mâcon. Il ritmo Fuit Domini (vergato in testuale gotica a f. 354ra-rb dalla stessa mano che esemplato il resto della compagine) è disposto su due colonne. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 369 n. 137; Lyon. Catalogue général, p. 144; Stella, Raccolte di ritmi , p. 828 (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/lyon-bibliothèque-municipale-559-(477)-manoscript/125789


Modena, Archivio Capitolare, O.I.4 (= Mod)

Sec. IX terzo quarto; membr.; ff. 159; mm 275 x 180; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Liturgica (ff. 1r-2v), add. sec. XI
Gregorius I papa, Epistolae (ff. 3r-6r)
Capitula legis Romanae (f. 6v)
De accusatione episcopi ex decretis Felicis papae (ff. 7r-10r)
Leudainus episcopus, Epistola (ff. 10v-12v)
Sermo in purificatione beatae Mariae Virginis (f. 12v)
Isidorus Mercator, Collectio decretalium (ff. 13r-153v), lacunoso e mutilo
Privilegium (f. 154r)
Carmina Mutinensia (ff. 154v-155r), add. 
O tu qui seruas (f. 154v), add. 
Versus Romae (ff. 154v-155r), add. 
Versus de cavenda Venere et vino (f. 155r), add. 
Petrus Chrysologus, Sermo in psalmum VI (ff. 155v-156v), add. 
Versus de sancto Paulo (f. 156v), add. 
Epigramma, Versus de sancto Geminiano, Epistola Leudaini (f. 157r-v), add. 
Liturgica (ff. 158r-159v), add. sec. XI

Sull’origine del codice, già attribuito da alcuni studiosi allo scriptorium dell’abbazia di Nonantola, permangono molti dubbi (cfr. Morelli-Palma, Produzione libraria, p. 28); è probabile che il nucleo originario della compagine (sec. IX terzo quarto) sia emigrato precocemente a Modena all’epoca del vescovo Leodoino (869/871-898?), autore dell’Epistola vergata a f. 157v. Il ritmo O tu qui servas è stato aggiunto sul verso del f. 154 (facente parte del duerno 154-157 di chiara aggiunta posteriore) da una mano diversa (di zona modenese) e più tarda (sec. IX ultimo quarto) rispetto a quella che ha esemplato il testo delle Decretales pseudo-isidoriane (cfr. Bischoff, Katalog II, p. 191 nr. 2793). L’assemblaggio dell’intera compagine sarebbe dunque da ascrivere al periodo dell’episcopato leodoiniano e da collocare nel più ampio contesto dell’attività della cancelleria vescovile, alla quale dovrebbero dunque essere riportate le varie mani che agiscono sul duerno finale, pressoché coeve (fatta eccezione per quella che verga a f. 156v i Versus de sancto Paulo). Il copista del ritmo O tu qui servas (che scrive in una minuscola carolina affrettata e poco accurata, anche per l’assenza di specchio di rigatura) ha disposto il testo a piena pagina (in modo da separare con un breve intercolumnio i due emistichi di ogni verso), ha corredato di notazione neumatica le prime tre righe di testo ed è infine intervenuto per apportare talune correzioni. Una mano diversa (o forse più mani) è successivamente intervenuta sul testo e, utilizzando un inchiostro più scuro, ha aggiunto in posizione interlineare o sul margine interno della metà inferiore del foglio alcuni versi e ulteriori correzioni. Il foglio ha subito lungo il margine esterno una rifilatura che ha leggermente intaccato a sinistra l’attacco del testo. La miscellanea era forse adibita ad uso scolastico.

Bibliografia: Barrett, Ritmi ad cantandum, pp. 400, 410; Bertoni, Ritmo delle scolte modenesi, pp. 133-56; Bischoff, Katalog II, p. 191 nr. 2793; Dondi, Duomo di Modena, p. 272; Fava, Biblioteche di Modena, pp. 137-8; Fornasari, Collectio Canonum, p. 251; Fuhrmann, Brief des Erzbischofs Hatto, pp. 53-60; Fuhrmann, Einfluß und Verbreitung, I, pp. 56, 177-8, 217; Fuhrmann, Reflections, p. 3 (passim); Golinelli, Cultura e religiosità, pp. 121-2, 129; Golinelli, San Geminiano, pp. 19, 26; Granier, Versus Romae, pp. 131-54; Gullotta, Antichi cataloghi, p. 8 n. 1; Kery, Canonical Collections, p. 102; Mainoldi, Iohannes Scottus Eriugena. Carmina, p. 241 n. 134; Merkel, Varia, pp. 572-3; MGH Poetae III, pp. 554-6, 820 tav. II-III; Morelli-Palma, Produzione libraria, p. 28; Pagano, Archivio Capitolare, p. 244; Patetta, Codice Giustiniano, pp. 121-55; Patetta, Iscrizioni medievali, pp. 52-70; Petrucci, Dal manoscritto antico, pp. 3-13; Pistoni, San Geminiano, pp. 25, 279; Roncaglia, Scolte modenesi, pp. 5-46; Russo, Frammenti, pp. 159-65; Russo, Tradizione manoscritta, p. 26; Seckel, Die erste Zeile, pp. 16, 21; Spanke, Sequenzenstudien, p. 308; Vigarani, Archivio Capitolare di Modena, pp. 23, 44-6, 149; Wattenbach-Levison, Deutschlands Geschichtsquellen, pp. 416-7, 445; Williams, Codices Pseudo-Isidoriani, pp. 34-5, 111, 113-4, 123, 126, 128-9, 146.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/modena-biblioteca-e-archivio-capitolare-o-i-4-manoscript/22830


Montpellier, Bibliothèque Interuniversitaire de Médicine, H. 219 (= Mon)

Sec. X; membr.; ff. I, 72; mm 276 x 214; minuscola carolina; testo a due colonne.

Godeschalcus Saxonicus, Ut quid iubes (f. 1r), add. 
Gennadius, Liber de viris inlustribus (f. 1v), excerpta 
Prudentius, Opera (ff. 2r-71v)

Il codice (di origine francese) faceva originariamente parte dei Fonds de Bouhier. Il ritmo Ut quid iubes è stato aggiunto sul recto del primo foglio della compagine (f. 1r) da una mano che sembra eseguire la copia in modo apparentemente occasionale (ma graficamente accurato) su uno spazio rimasto in bianco nella metà inferiore del foglio (precede un breve testo di mano diversa ma pressoché coeva). Il codice era destinato ad uso scolastico.

Bibliografia: Barrett, Ritmi ad cantandum, p. 410; Bischoff, Mittelalterliche Studien, II, p. 29 (passim); Cunningham, Older Manuscripts, p. 5 (passim); Montpellier. Catalogue général, p. 372; Weber, Gottschalk von Orbais, pp. 83, 84 n. 2, 99-100, 127 (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/montpellier-bibliothèque-interuniversitaire-sectio-manoscript/137773


Monza, Biblioteca Capitolare, e-14/127 (= Mo)

Sec. IX terzo quarto (856 ca.); membr.; ff. 113; mm 270 x 170; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Exorcismi (f. 2r)
Paulinus Aquileiensis, Oratio pro aeris temperie (f. 2r), add. 
Tractatus de computo (ff. 2v-3r)
Ratio paschalis (ff. 3r-16v)
Tractatus de computo (ff. 16v-27v)
Tabulae de computo astronomico (ff. 28r-29v)
De baptismo (f. 29v)
De baptismi officio ac misticis sensibus (ff. 30v-36v)
Expositiones symboli (ff. 36v-44r)
ps. Isidorus Hispalensis, Expositio missae (ff. 44r-56r)
ps. Cromatius Aquileiensis, Expositio orationis dominicae (ff. 56r-57v)
Expositio symboli (ff. 57v-62v)
Isidorus Hispalensis, Sententiae (ff. 62v-69r), excerpta 
ps. Hieronymus, Expositio super evangelia (ff. 69r-70v)
Expositio symboli (ff. 70v-74r)
De sensibus corporis (f. 74r)
Ambrosius, De misteriis (ff. 74r-85v)
Ambrosius, De sacramentis (ff. 85v-111v)
Excerpta biblica (ff. 112r-113v), add. 
Gratuletur (f. 113v), add. 
Glossarium Graeco-Latinum (f. 113v), add.

Il manoscritto è originario dell’Italia settentrionale. Sul f. 113v (ultimo della compagine) è stato aggiunto il ritmo Gratuletur , in parte cancellato e coperto dal breve glossario greco-latino scritto sulla metà inferiore della stessa carta. Il testo, vergato a piena pagina e fortemente sbiadito, procede con andamento irregolare (con salti di righe e senza una regolare mise en page) e si configura sostanzialmente come un’aggiunta occasionale, effettuata su un foglio presumibilmente palinsesto o comunque riutilizzato successivamente per altri brevi testi o probationes calami (saltuariamente si notano linee di scrittura vergate a rovescio). Il foglio presenta diffuse tracce di umidità e margini laceri; la scrittura è sbiadita e non del tutto seguibile. Il codice riunisce una serie di testi di contenuto eterogeneo (computistico, esegetico e liturgico) ed è stato probabilmente assemblato per finalità scolastiche.

Bibliografia: Beck-Bischoff, Glossar, pp. 51-84; Belloni-Ferrari, Biblioteca Capitolare, pp. 88-92 (con ricca bibliografia); Bischoff, Glossar, pp. 248-9; Bischoff, Katalog II, p. 214 nr. 2890; Bischoff, Mittelalterliche Studien, II, p. 237 n. 42; Castellani, Antichi testi italiani, pp. 39-57; Contini, Glossario di Monza, pp. 337-46; Keefe, Archiepiscopal Province of Sens, pp. 91-3; Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 348; Norberg, Poésiez, II, p. 237 e n. 42; Parlangeli, Glossario monzese, pp. 241-9; Pozzi, Riflessioni, pp. 57-72; Sabatini, Glossario di Monza, pp. 51-84; Schaller, Rec. Norberg, Paulin d’Aquilée, pp. 132-3.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/monza-(monza-e-brianza)-biblioteca-capitolare-e-14-manoscript/13223

 

München, Bayerische Staatsbibliothek, lat. 14447 (= Mü)

Sec. IX; membr.; ff. 141; formato in-quarto; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Alcuinus, Enchiridion in Psalmos (ff. 1-53)
Alcuinus, Epistola ad pueros de confessione peccatorum (ff. 53-63)
Alcuinus, Expositio in psalmum CXVIII et CV (ff. 63-140)
Ad Dominum clamaueram (ff. 140r-141r)

Il codice proviene da Sankt Emmeram (Regensburg); secondo Bischoff l’origine del codice sarebbe riconducibile alla zona di Salzburg (cfr. Bischoff, Katalog II, p. 214 nr. 2890). Il ritmo Ad Dominum clamaueram è stato esemplato sulle carte finali della compagine (a ff. 140r-141r) su campo di scrittura a piena pagina, in minuscola carolina, dalla stessa mano che ha vergato il testo precedente. Il contenuto eminentemente esegetico (di esclusiva paternità alcuiniana) lascia ipotizzare per il codice un utilizzo di tipo scolastico.

Bibliografia: Bischoff, Katalog II, p. 257 nr. 3201; Bischoff, Die südostdeutschen Schreibschulen, II, pp. 140-1; Clavis. Auctores Galliae, I, pp. 169-70 nr. 34; Guglielmetti, Alcuinus Eboracensis. Enchiridion, pp. 23 n. 9, 24 (passim); Halm, Catalogus Bibliothecae Monacensis, p. 174; Lapidge, Theodore, p. 242; Schaller, Frühmittelalterliche, p. 32.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/münchen-bayerische-staatsbibliothek-clm-14447-manoscript/108957

 

München, Bayerische Staatsbibliothek, lat. 27305 (= Mü1)

Sec. X (957-962 ca.); membr.; ff. 131 (paginati 1-262); mm 225 x 185; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Beda, Martyrologium (pp. 1-28)
Tractatus de computo (pp. 29-33)
Ordines (pp. 34-97)
Preces (pp. 97-103)
Litaniae (pp. 104-13)
Collectarium (pp. 115-215)
Hymnarium (pp. 215-35), tra cui:
Paulinus Aquileiensis, Ad caeli clara (pp. 233-5)
Cantica (pp. 235-40)
Invocationes (pp. 241-5)
Officia pro defunctis (pp. 246-51)
Lectionarium (p. 251)
Orationes pro defunctis (pp. 257-61)
Consuetudo Bononiensis (p. 261)

Il codice proviene dal Duomo di Freising, per il quale è stato vergato al tempo del vescovo Abraham (ca. 957-962; cfr. Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 349). Il ritmo Ad caeli clara (pp. 233-5) è stato vergato in minuscola carolina su campo di scrittura a piena pagina da un’unica mano. Il codice era destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Blume, Die Hymnen, p. XVII (passim); Daniel, Handschriften, pp. 88-92; Haubrichs, Sankt Georg, p. 537; Hauke, Katalog, pp. 23-8; Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 349-50; MGH Poetae II, p. 690; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 85 (passim); Stella, Raccolte di ritmi , p. 828 (passim); Stotz, Sonderformen, p. 357; Turcan-Verkerk, Scriptorium de Saint-Vanne, p. 222 n. 66; von Rudhart, Auszüge, pp. 443-81.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/münchen-bayerische-staatsbibliothek-clm-27305-manoscript/17001

 

München, Universitätsbibliothek, Cim. 6 (2° Cod. ms. 34) (= Mü2)

Sec. IX2; membr.; ff. 100; mm 275 x 200; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Capitulatio (ff. 1v-2r)
Hrabanus Maurus, Collectarium in epistolam Pauli ad Hebraeos (ff. 2v- 100r)
Arbor nata in paradiso (f. 100v), add.

Il manoscritto è originario dei dintorni di Lyon. Il testo del ritmo Arbor nata in paradiso è stato aggiunto sul verso del f. 100 (ultimo della compagine) da una mano diversa dalla principale in una minuscola carolina dal ductus irregolare. Notazione neumatica estesa all’intero componimento. Il contenuto eminentemente esegetico lascia ipotizzare per il codice un utilizzo di tipo scolastico. La presenza del ritmo alla fine della compagine si configura come un’aggiunta del tutto occasionale, anche se la notazione neumatica (di cui il testo è corredato) lascia supporre un uso liturgico.

Bibliografia: Bischoff, Katalog II, p. 299 nr. 3521; Daniel, Handschriften München, p. 49; Vitali, Arbor natus in Paradiso, pp. 107-8, 112, 114.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/münchen-universitätsbibliothek-2°-34-(cim-6)-manoscript/83519

 

Napoli, Biblioteca Nazionale «Vittorio Emanuele III», IV.G.68 (= Na)

Sec. IX ultimo quarto; membr.; ff. II, 237, II’; mm 208 x 138; minuscola carolina di più mani diverse (con aggiunte dei sec. IX ex.-X in.); testo a piena pagina.

Qui cupit esse bonus (f. 1r)
Lupus Ferrariensis, De metris (ff. 2r-4r)
Vita I Boethii (f. 4r-v)
Boethius, De philosophiae consolatione (ff. 4v-92r)
Paulinus Aquileiensis, Gloriam Deo (f. 92v)
Boethius, Opuscola sacra I-III (ff. 93r-103r)
Walahfridus Strabo, De figuris metrorum (ff. 103v-106r)
Versus (f. 106v)
Boethius, De arithmetica (ff. 107r-178v)
Prudentius, Psychomachia (ff. 179r-204r)
Glossarium ex operibus Prudentii (ff. 204v-206v)
Hymni (f. 207r-v), tra cui:
Theodofridus Ambianensis, Ante saecula (f. 207r)
Gratuletur (f. 207r)
Alma, uera ac praeclara (f. 207r)
Adam in saeculo (f. 207v)
Martianus Capella, De nuptiis Philologiae et Mercurii (ff. 208r-231v), con glosse
Hymni (ff. 231v-234r), tra cui:
Paulinus Aquileiensis, Tertio in flore (f. 231v), add. 
Ad Dominum clamaueram (ff. 231v-232r), add. 
Notabilia et probationes calami (ff. 234v-236r)

Il codice proviene dall’abbazia di Sankt Gallen, dove è stato scritto entro l’ultimo quarto del sec. IX (si veda la nota di possesso a f. 1r: Liber Sancti Galli). Il codice tramanda una ricca silloge di testi poetici, tra cui spicca il ritmo Gloriam Deo (f. 92v). In un foglio facente parte della sezione finale della compagine sono stati vergati uno di seguito all’altro i versi iniziali dei seguenti ritmi: Ante saecula (f. 207r), Gratuletur (f. 207r), Alma, uera ac praeclara (f. 207r) e Adam in saeculo (ff. 207v), tutti forniti di notazione neumatica (forse di aggiunta successiva). A f. 231v (in uno spazio rimasto in bianco) una mano diversa ha aggiunto la strofa iniziale del ritmo: Tertio in flore , con notazione neumatica; un’altra mano ha vergato a f. 232r la parte iniziale del componimento Ad Dominum clamaueram , corredato di notazione neumatica sui primi quattro versi, e ne ha poi proseguito la copia sulla parte inferiore di f. 231v rimasta in bianco. Il codice (una miscellanea di testi poetici, grammaticali e matematici) era destinato ad uso scolastico.

Bibliografia: Arnese, Codici inediti, pp. 351-5; Baroffio-Kim, Cantemus Domino gloriose, p. 20; Barrett, Neumatic notations, pp. 159-60, 166-7; Barrett, Notated Verse, pp. 149-51 (passim); Barrett, Ritmi ad cantandum, pp. 400, 402, 409-10; Barrett, Two New Sources, pp. 31, 42; Beaumont, Latin Tradition, p. 283; Bieler, Boethii Philosophiae consolatio, p. XIV; Bischoff, Katalog II, p. 308 nr. 3574; Bischoff, Manuscripts and Libraries, p. 103 n. 54a; Bischoff, Mittelalterliche Studien, II, p. 46 n. 30; Björkvall-Haug, Rhytmischer Vers, pp. 122, 125, 134; Clavis. Auctores Galliae, I, p. 311; Codices boethiani III, pp. 254-6; Courcelle, Consolation de Boèce, pp. 275-8, 404; Courcelle, Étude critique, pp. 54, 120; Cunningham: Prudentius, Carmina, p. XVIII; Gibson, Boethius, p. 122; Gibson, Codices boethiani, p. 72 n. 4; Glauche, Schullektüre, pp. 45, 59; Gozzi, Composizioni musicali, p. 199; Grotans, Sih dir selbo lector, p. 294; Guillaumin, Boèce, p. LXXVI; Huglo, Consolatio philosophiae, p. 288 n. 1; Jammers, Rhythmen und Hymnen, pp. 134-42; Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 350, 364, 366; Lendinara, Ritmo, pp. 64-8; Lendinara, Vestiunt silvae, p. 257; Leonardi, Marziano Capella, pp. 412-3; Masi, Boethian Number Theory, p. 61; Ochsenbein, Das Kloster St. Gallen, pp. 146, 148, 153, 163; Préaux, De Nuptiis, p. 125; Rankin, The Song School, pp. 173-98; Roti, Anonymus, pp. XXXIX, 1-178; Salmon, Analecta liturgica, pp. 207-8, 211, 214 n. 61; Schaller, Frühmittelalterliche, pp. 27- 46; Schaller, Paulus-Sequenz, pp. 199-200, 226; Scuotto-Azzaro, Manoscritti latini, pp. 30-1; Sevestre, Prose ou vers?, pp. 429-39; Silk, Saeculi noni, p. LVIII; Silk, Two Manuscripts, pp. 352-6; Silvestre, Commentaire inédit, pp. 44-120; Silvestre, Consolation de Boèce, pp. 23-6; Starck, Old German Glosses, pp. 301-12; Stella, Raccolte di ritmi , p. 817 (passim); Tax, Notker der Deutsche, p. XXII (passim); Troncarelli, Aristoteles piscatorius, pp. 13-4 tav. 1; Troncarelli, Boethiana Aetas, pp. 102, 235- 6; Troncarelli, Consolatio Philosophiae, p. 133; Troncarelli, Philosophia, p. 16; Troncarelli, Tradizioni perdute, pp. 113-4.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/napoli-biblioteca-nazionale-vittorio-emanuele-iii--manoscript/1781


Paris, Bibliothèque de l’Arsenal, 227 (= Par)

Sec. IX in.; membr.; ff. II, 279; mm 230 x 140; minuscola carolina di più mani diverse; testo a piena pagina.

Pontificale Pictaviense (ff. 1r-279v), tra cui:
Paulinus Aquileiensis, Fuit Domini (f. 174r-v)

Il manoscritto, di origine francese (cfr. Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 352), proviene dalla biblioteca del Convento dei Minimi di Parigi; in seguito è appartenuto a Jean de Launoy. Il ritmo Fuit Domini è stato vergato (a f. 174r-v) su campo di scrittura a piena pagina in una accurata minuscola carolina (la strofa 70 è interpolata). Il verso iniziale è in lettere capitali. Il codice era destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Bourque, Sacramentaires romains, II.1, p. 30 nr. 52; Fitzgerald, Ocelli nominum, p. 265; Gamber, CLLA, nr. 1555; Gamber, Sakramentartypen, p. 155; Huglo, Versus de Venance Fortunat, pp. 119-26; Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 352; Leroquais, Pontificaux manuscrits, pp. 267- 70; Martin, Bibliothèque de l’Arsenal, pp. 118-21; Martini, Pontificale; Martini, Pseudo Pontificale, pp. 100-8; MGH Poetae VI, 1, p. 208; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 83 (passim); Salmon, Livrets de prières, p. 228; Stella, Raccolte di ritmi , p. 828 (passim); Two Anglo-Saxon Pontificals, p. XXIX; Walpole, Early Latin Hymns, p. XXVII; Wilmart, Notice du Pontifical de Poitiers, pp. 48-81; Wilmart, Pontifical de Poitiers, pp. 159-63.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-bibliothèqu-manoscript/9260


Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 544 (= Pa1)

Composito; membr.; ff. 164. Il codice consta di otto sezioni codicologiche databili tra il X e il XIII secolo. La Chronica trascritta ai ff. 113v-114v permette di ricondurne la provenienza all’abbazia di Saint-Martial di Limoge.

Sez. VIII (ff. 141-64)

Sec. XI; mm 190 x 140; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Godeschalcus Saxonicus, O mi custos (ff. 141r-142v)
Prosperus Aquitanus, Epigrammata (ff. 143r-164v)

Il ritmo O mi custos (ai ff. 141r-142v) è dovuto ad un’unica mano, che lo copia in minuscola carolina su campo di scrittura a piena pagina. La sezione era destinata presumibilmente ad uso scolastico.

Bibliografia: Bourgain, Manuscrits de poésie rythmique, pp. 265, 270; Bursill-Hall, Census, p. 189; Lauer, Catalogue, pp. 191-2; Laurand, De amicitia, pp. 131-6; Leclercq-Bonnes, Jean de Fécamp, pp. 221-2; Lemaître, Mourir à Saint-Martial, p. 117; Lesne, Livres, Scriptoria, p. 504 n. 9; Munk Olsen, Auteurs classiques, I, pp. 521-2; III.1 p. 139; Stegmüller, Repertorium biblicum, nr. 5233-62 e 10276; von Moos, Gottschalks Gedicht, I p. 205 e II p. 357; Weber, Gottschalk von Orbais, pp. 83, 100-1, 127 (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-lat-544-manoscript/24217


Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1084 (= Pa11)

Sec. XI-XII; membr.; ff. 335; mm 240 x 140; minuscola carolina di più mani diverse; campo di scrittura a piena pagina.

Non agunt de musica (ff. 1r-4r)
Troparium (ff. 4r-154v)
Tonarius (ff. 155r-158v), mutilo
Aurelianus Reomensis, Musica disciplina (ff. 159r-160v)
Tonarius (ff. 160v-164v), mutilo
Cantus et Prosarium (ff. 165r-334v), tra cui:
Christus rex (f. 303r-v)

Il manoscritto è originario dell’abbazia di Saint-Géraud d’Aurillac (la copia dei ff. 143- 152 è stata ricondotta a tale centro scrittorio: cfr. RISM I, p. 91), ma proviene dall’abbazia di Saint-Martial di Limoges (al f. 4r annotazioni di mano del bibliotecario Bernardo I: cfr. RISM VI, p. 178). Il testo del ritmo Christus rex è stato eseguito a f. 303r-v in minuscola carolina dalla stessa mano che ha eseguito anche i testi precedente e successivo; è corredato di notazione neumatica fino a Omnipotens escluso. Per il codice si ipotizza una fruizione esclusivamente musicale come dimostra la presenza di notazione neumatica.

Bibliografia: Andrews Johansson, The Feasts, p. 23; Atkinson, Missa greca, p. 122; Bailey, Formulas, p. 91; Bannister, Tropaire-prosier de Moissac, p. 562; Bjork, The Kyrie Trope, pp. 8, 12-6, 21; Björkvall, Anciennes séquences, pp. 171-2; Björkvall, Resurrexit Dominus, pp. 32-44; Björkvall, Tropaires d’Apt, p. 422; Bourgain, Manuscrits de poésie rythmique, pp. 267, 271; Chailley, Anciens tropaires, pp. 171-2; Chailley, École musicale, pp. 83-4; Clavis. Auctores Galliae, I, p. 204; Crocker, Frankish Sequence, p. 343 n. 14; Crocker, Ninth-Century Sequences, p. 375; Crocker, Rec. a: M. Huglo, Les Tonaires, pp. 492-3; Crocker, Rec. a: N. de Goede, The Utrecht Prosarium, p. 522; Crocker, Repertory of Proses, pp. 153-4, 158-60; Crocker, Sequence, pp. 278-9, 293; Crocker, The Troping Hypothesis, pp. 187- 9; Du Méril, Poésies, pp. 70, 168 (passim); Evans, Early Trope Repertory, p. 50; Frere, Winchester-Troper, p. 227; Gaborit-Chopin, Décoration des manuscrits, p. 184; Gastoué, Origines du chant romain, p. 255; Gautier, Les tropes, p. 114; Graduel Romain.2, p. 97; Grier, Scriptio interrupta, p. 236; Gros i Pujol, Els més antics testimonis, pp. 117-23; Gros i Pujol, Els Tropers Prosers, pp. 108-11, 311 (passim); Gushee, Aurelianus. Musica disciplina, p. 19; Huglo, Tonaires, pp. 49, 144-6; Husmann, Alleluia, Vers und Sequenz, p. 51; Husmann, Iustus ut palma, p. 115; Husmann, Sequenz und Prosa, p. 65; Husmann, Tropen- und Sequenzenhandschriften, pp. 120-2; Iversen, Cycle de Pâques, p. 38 (passim); Iversen, Tropes de l’Agnus Dei, p. 21; Iversen, Tropes du Sanctus, p. 55 (passim); Jonsson, Cycle de Noël, p. 48 (passim); Lauer, Catalogue, p. 393; Marcusson, Tropes de l’alleluia, p. 13 (passim); Mascari, Quem prophetae cecinere, pp. 95, 98; Phillips-Huglo, Rex caeli, pp. 36-43; Ponte: Aurelianus. Musica disciplina, pp. XI-XIII; RISM, p. 120; RISM I, pp. 90-1; RISM VI, p. 178; Sants Gros i Raguer, Antics testimonis, pp. 117-23; Seebass, Musikdarstellungen, I, p. 182; Steiner, Gregorian Chant, p. 245; Steiner, Melismas, pp. 112-3; Tropaires de la Bibliothèque Nationale, p. 6.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-lat-1084-manoscript/4655


Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1118 (= Pa12)

Composito; membr.; ff. 249. Il codice (la cui origine è grosso modo riconducibile alla Francia meridionale) consta di quattro sezioni, corrispondenti rispettivamente ai ff. 1-101 (990 ca., con Troparium), ff. 102-43 (1050 ca., con Tonarium, Troparium e Sequelae), ff. 144- 247 (1000 ca.) e ff. 248-9 (sec. XII-XIII, con Aue pastor).

Sez. III (ff. 144-247)

Sec. X-XI (1000 ca.); mm 245 x 148; minuscola carolina; campo di scrittura a piena pagina.

Prosarium (ff. 144r-247v), tra cui:
Christus rex (ff. 196v-197r)

La sezione, originaria della Francia meridionale, proviene dall’abbazia di Saint-Martial di Limoges (cfr. Chailley, École musicale, p. 94 e Samaran-Marichal, Catalogue des manuscrits, p. 57). Il testo del ritmo Christus rex è stato eseguito a ff. 196v-197r in minuscola carolina dalla stessa mano che ha eseguito anche i testi precedente e successivo ed è interamente corredato di notazione neumatica. Iniziali rubricate all’incipit delle singole strofe. Per il codice si ipotizza una fruizione strettamente musicale, come dimostra la presenza di puntuale notazione neumatica.

Bibliografia: Andrews Johansson, The Feasts, p. 23; Anglés, Música a Catalunya, p. 271; Atkinson, Amnos tu theu, pp. 19-20, 26; Atkinson, Earliest Agnus Dei, p. 13; Atkinson, Missa greca, pp. 122, 129, 132, 137; Bailey, Formulas, p. 95; Bannister, Sequenza per l’Epifania, p. 9; Bannister, Tropaire- prosier de Moissac, p. 562; Bjork, The Kyrie Trope, pp. 12-3, 16, 20, 31-3; Björkvall, Anciennes séquences, pp. 171-2; Björkvall, Resurrexit Dominus, pp. 31-44; Björkvall, Tropaires d’Apt, p. 422; Björkvall-Haug, Form und Vortrag, pp. 176, 205; Bodelón García, Carmina Burana, p. 310; Bourgain, Manuscrits de poésie rythmique, pp. 267, 269, 271; Bradley, Aurea frequenter, pp. 113-35; Bradley, Iam dulcis amica, pp. 104-15; Chailley, Anciens tropaires, pp. 163, 177-9; Chailley, École musicale, pp. 92-6; Conant, The Apse at Cluny, pp. 31-2; Crocker, Frankish Sequence, p. 343 n. 14; Crocker, Ninth-Century Sequences, p. 375; Crocker, Rec. a: M. Huglo, Les Tonaires, pp. 492-3; Crocker, Repertory of Proses, pp. 153-4, 160; Crocker, Sequence, p. 293; Crocker, The Troping Hypothesis, pp. 187-8, 194, 199; Evans, Early Trope Repertory, p. 51; Gaborit-Chopin, Décoration des manuscrits, p. 185; Gastoué, Anciens chants, pp. 11-3; Gautier, Les tropes, p. 114; Graf, Portraits de Hildegarde, p. 185 n. 27; Grier, Scriptio interrupta, p. 236; Gros i Pujol, Els Tropers Prosers, pp. 111-2, 311 (passim); Guillou, Kyriale Vatican, (passim); Gutmann, Bild der Hs. 1118, pp. 1-42; Handschin, Neumenschrift, (passim); Härdelin, Gesänge der Anagogie, p. 144 (passim); Hermann, Die frühmittelalterlichen Handschriften, pp. 404-19; Huglo, Chansons d’amour, p. 197 (passim); Huglo, Deux séquences, pp. 77-82; Huglo, Tonaires, pp. 111, 132, 145, 398; Husmann, Alleluia, Vers und Sequenz, p. 52; Husmann, Sequenz und Prosa, p. 66 (passim); Husmann, Sinn und Wesen, p. 143; Husmann, Tropen- und Sequenzenhandschriften, pp. 124-6; Iversen, Cycle de Pâques, p. 38 (passim); Iversen, Early Tropes, pp. 186-7, 190-3; Iversen, Tropes de l’Agnus Dei, p. 21; Iversen, Tropes du Sanctus, p. 55 (passim); Jonsson, Cycle de Noël, p. 48 (passim); Landes, Libellus from St. Martial, p. 202 n. 4; Lauer, Catalogue, pp. 408-9; Lesne, Livres, Scriptoria, p. 504 n. 1; Loth, Auteur de l’imitation, p. 101; Marcusson, Tropes de l’alleluia, p. 13 (passim); Mascari, Quem prophetae cecinere, pp. 96, 98-9; MGH Poetae IV, 2, p. 660; Phillips-Huglo, Rex caeli, pp. 36-43; RISM, p. 124; RISM I, pp. 91-2; Samaran-Marichal, Catalogue des manuscrits, p. 57; Santosuosso, Paris, BN 7211, p. XXI; Seebass, Musikdarstellungen, I-II; Smits, Musikerziehung, pp. 92, 122; Smits, Muziekgeschiedenis, II, p. 585; Spanke, Zur lateinischen Sequenz, p. 375; Steiner, Antiphons, pp. 9, 13; Steiner, Gregorian Chant, p. 245; Steiner, Music for Cluny Office, pp. 105-6; Steiner, Prosulae of the ms. 1118, pp. 367-93; Steiner, Responsories and Prosa, p. 173; Tropaires de la Bibliothèque Nationale, p. 8; Vecchi, Planctus di Gudino di Luxeuil, p. 37.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-lat-1118-manoscript/1788


Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1121 (= Pa2)

Sec. XI in.; membr.; ff. 247; mm 265 x 170; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Troparium (ff. 2r-57v)
Sequentiae (ff. 58r-72v)
Cantica (ff. 73r-89v)
Offertorium (ff. 90r-137r)
Processionale (ff. 138r-179v)
Alleluia (ff. 179v-186v, 210v-217r)
Antiphonae (ff. 187r-195v, 218r-223v)
Tonarium (ff. 201v-206v)
Cantica officii Ss. Trinitatis (f. 223v)
Cantica et hymni (ff. 229v-247r), tra cui:
Paulinus Aquileiensis, Tertio in flore (ff. 234v-239v), mutilo

Il manoscritto proviene dall’abbazia di Saint-Martial di Limoges (cui apparteneva già nel tardo sec. XI) ed è stato vergato dai monaci Ademaro di Chabannes e Daniele (cfr. Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 355). Un’unica mano ha vergato il ritmo Tertio in flore (ai ff. 234v-239v, mutilo) in una minuta e accurata minuscola carolina su campo di scrittura a piena pagina. La prima riga di testo è in lettere capitali; precede il titolo rubricato: De Ioseph versus. Il testo – interamente corredato da notazione neumatica su campo libero – è mutilo (strofe 1-51,3). Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Andrews Johansson, The Feasts, p. 23 (passim); Atkinson, Missa greca, p. 123; Björkvall, Anciennes séquences, pp. 171-2; Björkvall, Tropaires d’Apt, p. 422; Bourgain, Ademarus Cabannensis. Opera poetica, p. 11; Cattin, Cattedrale di Firenze, pp. 17, 35 (passim); Chailley, Anciens tropaires, pp. 169-71; Chailley, École musicale, pp. 81-3 (passim); Crocker, Frankish Sequence, p. 343 n. 14; Crocker, Ninth-Century Sequences, p. 376; Crocker, Rec. a: M. Huglo, Les Tonaires, pp. 492-3; Crocker, Rec. a: N. de Goede, The Utrecht Prosarium, p. 522; Crocker, Repertory of Proses, p. 153; De Capitani, Introduzione, p. 75 (passim); Evans, Early Trope Repertory, p. 119 (passim); Gaborit-Chopin, Décoration des manuscrits, p. 186; Gozzi, Composizioni musicali, p. 199; Grier, Scriptio interrupta, p. 236; Gros i Pujol, Els Tropers Prosers, pp. 113, 311 (passim); Guscin, Versus de Iacob, p. 56 n. 1; Huglo, Codicologie, pp. 71-82; Huglo, Problème d’éditions, pp. 59-64; Husmann, Tropen- und Sequenzenhandschriften, p. 130; Iversen, Cycle de Pâques, p. 38 (passim); Iversen, Tropes de l’Agnus Dei, p. 22 (passim); Jacobsson, Tropes des saints, pp. 210-2; Jonsson, Cycle de Noël, p. 48 (passim); Lauer, Catalogue, pp. 409-10; Lemaître, Mourir à Saint-Martial, pp. 117, 202; Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 355, 367; Lendinara, Ritmo, p. 68; Lendinara, Vestiunt silvae, p. 259; Lesne, Livres, Scriptoria, pp. 104 n. 2, 503 n. 13, 504 n. 1; Marcusson, Tropes de l’alleluia, p. 13 (passim); Mascari, Quem prophetae cecinere, pp. 96, 98; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 86 (passim); Paolino d’Aquileia 1, p. 237 (e tav.); RISM, p. 130; RISM I, p. 92; RISM VI, p. 179; Samaran-Marichal, Catalogue des manuscrits, p. 57; Seebass, Musikdarstellungen, I, p. 182; Sevestre, Prose ou vers?, pp. 429-39; Stäblein, Monumenta monodica I, p. 620; Steiner, Antiphons, pp. 3-4, 9; Steiner, Canticle, pp. 88-90; Steiner, Invitatory, pp. 62, 64-5; Steiner, Prosulae of the ms. 1118, p. 388; Stella, Raccolte di ritmi  p. 828 (passim); Stotz, Sonderformen, p. 333; Treitler, Medieval Chant, pp. 131-91; Tropaires de la Bibliothèque Nationale, p. 11.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-lat-1121-manoscript/6797


Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1154 (= Pa)

Sec. X ex.; membr.; ff. 145; mm 210 x 160; minuscola carolina; testo a due colonne.

Litaniae, orationes, Psalmi poenitentiales (ff. 1v-65v)
Isidorus Hispalensis, Synonyma (ff. 66r-97v)
Hymnarium (ff. 98r-142v), tra cui:
Paulinus Aquileiensis, Ad caeli clara (ff. 99va-102ra)
Ad te Deus (ff. 102ra-104ra)
Anima nimis misera (ff. 104ra-105va)
Paulinus Aquileiensis, Fuit Domini (ff. 110vb-113vb)
Christus rex (ff. 113vb-116ra)
Paulinus Aquileiensis, Mecum Timaui (ff. 116ra-118rb)
Qui de morte (ff. 121ra-122ra)
Paulinus Aquileiensis, Gloriam Deo (ff. 123ra-127va)
Godeschalcus Saxonicus, Ut quid iubes (ff. 131va-132rb)
A solis ortu (ff. 132rb-133ra)
Hug dulce nomen (ff. 133rb-134ra)
Homo quidam (ff. 134ra-135rb)
Angilbertus, Aurora cum primo mane (ff. 136rb-137va)
Confessio (ff. 143r-145r)
Notae de computo (f. Ir)

Il manoscritto proviene dall’abbazia di Saint-Martial di Limoges (dove molto probabilmente è stato anche scritto); in ogni caso apparteneva all’abbazia già nel sec. XIII. Il codice tramanda una ricca silloge poetica (con notazione neumatica sistematica) di epoca carolingia con testi (di contenuto prettamente religioso ma anche profano) di Gotescalco, Paolino di Aquileia, Boezio, Venanzio Fortunato ecc. e in aggiunta di canti dedicati alla battaglia di Fontenoy e alla morte di Carlo Magno; nella sezione compresa ai ff. 98r-142v è compreso un innario, che tramanda in successione i seguenti ritmi: Ad caeli clara (ff. 99va-102ra), Ad te gloriose (ff. 102ra-104ra), Anima nimis misera (ff. 104ra-105va), Fuit Domini (ff. 110vb-113vb), Christus rex (ff. 113vb-116ra), Mecum Timaui (ff. 116ra-118rb), Qui de morte (ff. 121ra-122ra), Gloriam Deo (ff. 123ra-127va), Ut quid iubes (ff. 131va- 132rb), A solis ortu (ff. 132rb-133ra), Hug dulce nomen (ff. 133rb-134ra), Homo quidam (ff. 134ra-135rb) e Aurora cum primo mane (ff. 136rb-137va). I ritmi sono stati scritti da un’unica mano in una accurata minuscola carolina su campo di scrittura a due colonne. Titoli in lettere capitali. Il manoscritto è la più antica silloge poetica allestita a Saint-Martial di Limoges e attesta l’interesse coltivato in loco per la poesia lirica, cui fa da pendant in area germanica l’abbazia di Sankt Gallen (cfr. Bourgain, Recueils, p. 125).

Bibliografia: Alberto: Eugenius Toletanus.Opera omnia, p. 85; Anglés, Música a Catalunya, pp. 194, 291; Avalle, Vita ritmica di San Zeno, pp. 21-2 (passim); Barrett, Music and Writing, pp. 55-96; Barrett, Neumatic notations, p. 150 n. 5; Barrett, Notated Verse, pp. 149-51, 74-101; Barrett, Ritmi ad cantandum, pp. 400, 402-6, 409-10, 415-9; Bischoff, Mittelalterliche Studien, I, p. 154 n. 14; II, p. 27, 29 (passim); Björkvall-Haug, Rhytmischer Vers, pp. 121-2, 125, 134, 137-8; Bottiglieri, Codici veronesi, p. 286; Bourgain, Manuscrits de poésie rythmique, p. 263; Bourgain, Recueils, pp. 119, 124- 5, 127; Casadei Turoni Monti, Paolino di Aquileia, pp. 66, 68; Chailley, Anciens tropaires, pp. 163- 88; Chailley, École musicale, pp. 75-8, 123-77 (passim); Clavis. Auctores Galliae, I, p. 354; Coussemaker, Histoire de l’harmonie, p. 90 (passim); Crocker, Repertory of Proses, pp. 161-2; Crocker, Sequence, p. 289; Dümmler, Handschriftliche Überlieferung, pp. 114-7, 155-8; Duval, Paulin d’Aquilée, p. 116 n. 6; Fabre, Deux planctus rythmiques, pp. 180, 198-200 (passim); Gamber, CLLA, p. 587; Gozzi, Composizioni musicali, pp. 198-9, 216; Karl der Grosse, p. 203 nr. 361; Lauer, Catalogue, pp. 421-2; Lemaître, Mourir à Saint-Martial, p. 117; Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 332, 334-6, 367; Lendinara, Ritmo, pp. 67-8; Lendinara, Vestiunt silve, p. 258; McKitterick, Carolingians, pp. 230 nn. 62, 64 e 66, 231 n. 71; MGH Poetae I, pp. 124, 434; MGH Poetae II, pp. 137-9; MGH Poetae III, pp. 720-1; MGH Poetae IV ,2, pp. 451-2; MGH Poetae VI, 1, p. 208; Molin, Deprecatio Gelasii, pp. 113- 48; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 86 (passim); Norberg, Poésiez, pp. 112-4; Paolino d’Aquileia 1, p. 237 (e tav.); Phillips-Huglo, Rex caeli, pp. 36-43; Richter, Liederbücher, pp. 63-8; Ropa, Ritmo Strecker XLV, p. 43; Sesini, Poesia e musica, pp. 167-81, 192 n. 8, 193 n. 11; Spanke, Sequenzenstudien, pp. 288-90; Stäblein, Monumenta monodica I, p. 619; Stella, Problemi ecdotici , pp. 243, 248-9; Stella, Raccolte di ritmi , pp. 810-1 (passim); Stotz, Sonderformen, pp. 112, 353, 357, 375, 460; Strecker, Zu den karolingischen Rhythmen, pp. 626-49; Troncarelli, Consolatio Philosophiae, p. 149; Walpole, Early Latin Hymns, p. XXVII; Weber, Gottschalk von Orbais, pp. 82-3, 84 n. 2, 101-5, 127; Winterfeld, Geschichte, p. 390.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-lat-1154-manoscript/3379


Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1928 (= Pa3)

Sec. XI; membr.; ff. 180; mm 370 x 270; minuscola carolina; testo a piena pagina. I ff. 173 e 179 (con aggiunte) sono di mano del sec. XII (cfr. Weber, Gottschalk von Orbais, p. 105).

Augustinus, Epistolae (f. 1r-v)
Micon Centulensis, Opus prosodiacum (f. 2r-v)
Augustinus, Epistolae (ff. 3r-170r, 174r-177v)
Hymni (ff. 170v-173v, 178r-180v), tra cui:
Audax es uir (ff. 170v-171r), add. 
Godeschalcus Saxonicus, O mi custos (ff. 171v-172r), add. 
Qui signati (f. 172r-v), add.

Il manoscritto proviene dall’abbazia benedettina di Fécamp (cfr. l’Epistola ad monachos dyscolos di Giovanni di Fécamp vergata ai ff. 173 e 179 della compagine: cfr. Leclercq-Bonnes, Jean de Fécamp, pp. 218-20). Una mano diversa da quella che ha vergato il codice (ma pressoché coeva) copia su alcuni fogli (presumibilmente) rimasti in bianco alla fine della compagine alcuni componimenti ritmici, tra cui in successione: Audax es uir (a ff. 170v-171r), O mi custos (a ff. 171v-172r) e Qui signati (a f. 172r-v), tutti vergati in minuta minuscola carolina su campo di scrittura a piena pagina e corredati di notazione neumatica sulle prime strofe. Il ritmo Audax es uir è attribuito dalla rubrica che lo precede a Beda (Versus Bedae presbiteri). Il codice si configura come una raccolta epistolare, destinata ad uso scolastico.

Bibliografia: Barrett, Ritmi ad cantandum, pp. 400, 409-10, 414; Bonnet, Opus prosodiacum, p. 159; Bourgain, Manuscrits de poésie rythmique, pp. 265, 268-70, 272-3; Corbin, Die Neumen, p. 143; Corbin, Le fonds d’Echternach, p. 375; Huglo, Deux séquences, pp. 77-82; Lauer, Catalogue, II, pp. 244- 5; Leclercq-Bonnes, Jean de Fécamp, pp. 16 n. 1, 27 n. 4, 63 n. 1, 218 n. 1, 221-2, 229; Lesne, Livres, Scriptoria, p. 584; Munk Olsen, Auteurs classiques, I, pp. 334, 408, 475, 581; II, pp. 53, 87, 100, 155, 479, 548, 753, 858-9; III.1, pp. 106-7; Munk Olsen, Florilèges médiévaux I, pp. 47, 54, 57, 61 nr. 5; Nortier, Les bibliothèques médiévales, pl. II; Richter, Liederbücher, pp. 63-8; Weber, Gottschalk von Orbais, pp. 83, 105-7, 127 (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-lat-1928-manoscript/23639


Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 2373 (= Pa4)

Sec. IX-X; membr.; ff. 48; mm 270 x 160; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Miscellanea teologica e patristica (ff. 1r-48v), tra cui:
Anima nimis misera (f. 3r-v)
Halitgarius Cameracensis, De vitiis et virtutibus (ff. 7r-26r)
Beda, Poenitentiale (f. 26v), fragm.
Augustinus, De cura pro mortuis gerenda (ff. 27r-33v)
Alcuinus, De virtutibus et vitiis (ff. 40r-48r)
Hincmarus Remensis, Epistola ad Odonem Bellovacensem (f. 48v)

Le cinque righe iniziali del ritmo Anima nimis misera (a f. 3r-v di mano unica) sono provviste di notazione neumatica. La rubrica iniziale (in lettere capitali) attribuisce il componimento a Beda. Il codice è una miscellanea patristica ad uso scolastico.

Bibliografia: Barrett, Ritmi ad cantandum, p. 400; Bourgain, Manuscrits de poésie rythmique, pp. 265, 268-9; Haggenmüller, Überlieferung, p. 134; Lauer, Catalogue, II, pp. 430-1; McKitterick, Carolingians, p. 267; McNeill-Gamer, Handbooks, p. 439; Stratmann, Hinkmar von Reims, p. 59 n. 117.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-lat-2373-manoscript/24216


Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 4629 (= Pa10)

Sec. VIII-IX (800 ca.); membr.; ff. 56; mm 250 x 155; minuscola carolina di più mani diverse (dei sec. IX-X ai ff. 51v-56); campo di scrittura a piena pagina.

Lex Salica (ff. 1r-15v)
Quaestiones de philosophia et theologia (ff. 15v-18v)
Capitulare (ff. 18v-27v)
Lex Ribvaria (ff. 28r-50r)
Capitulatio (ff. 50r-51v)
Isidorus Hispalensis, Etymologiae (ff. 51v-54r), excerptum 
Carmina (ff. 54v-56r), tra cui
Christus rex (f. 55r), add. 
Epitaphium Alcuini (f. 55v)
Venantius Fortunatus, Carmen VII (f. 56r)
Formulae de astronomia (f. 56v)

L’origine del codice è stata ricondotta da B. Bischoff all’area posta a sud della Loira, probabilmente a Bourges (cfr. Bischoff, Manuscripts and Libraries, p. 32). Il ritmo Christus rex è stato vergato su uno spazio rimasto in bianco nella parte inferiore di f. 55r da mano diversa dalla principale ed è presumibilmente di aggiunta occasionale.

Bibliografia: Bischoff, Manuscripts and Libraries, p. 32; Bischoff, Mittelalterliche Studien, III, p. 17; Buchner, Lex Ribvaria, pp. 61-2 (passim); Eckhardt, Lex Salica, pp. XII, XVII; Mordek, Weltliches Recht im Kloster Weissenburg, p. 80.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-lat-4629-manoscript/137918


Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 8318 (= Pa5)

Composito; membr.; ff. 80. Il codice consta di quattro sezioni di differente formato, diversa origine e datazione eterogenea (grosso modo dei sec. IX-XII).

Sez. II (ff. 49-64)

Sec. IX metà; mm 248 x 185 (ca.); minuscola carolina; testo a piena pagina.

Prudentius, Psychomachia (ff. 49r-64r), tra cui:
Passio beatae Eulaliae
Hymnus pro beata Maria Virgine
Paulinus Aquileiensis, Ad caeli clara (f. 57r)
Benedictio palmarum (f. 64v)

L’origine della sezione è stata ricondotta (se pur dubitativamente) sia alla zona della Loira (cfr. Bischoff, Mittelalterliche Studien, III, p. 293) sia a Tours ma con provenienza da Fleury (cfr. Mostert, Library of Fleury, p. 224 nr. 1150). Il ritmo Ad caeli clara (f. 57r) è stato vergato da un’unica mano in minuscola carolina su campo di scrittura a piena pagina; notazione neumatica sulle tre righe iniziali del componimento. La sezione tramanda una miscellanea poetica destinata ad uso scolastico; tuttavia la presenza di notazione neumatica sul ritmo lascia supporre anche una destinazione liturgica.

Bibliografia: Auszug des Handschriften, p. 300; Barrett, Two New Sources, pp. 26-30, 35-7; Bischoff, Anecdota novissima, p. 85; Bischoff, Mittelalterliche Studien, III, p. 293 e tav. XXVI; Cutler, Roma and Constantinople, pp. 43-64; Deshusses, Sacramentaire grégorien, p. 252 nr. 4332; Ehwald: Aldhelmus. Opera, pp. 9-10; Europas Mitte um 1000, III, p. 23; Gozzi, Composizioni musicali, p. 198; Lapidge, Latin Learning, p. 419 n. 43; Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 357; Manuscrits à peintures, nr. 101; McKinlay, Arator, pp. 15-6 nr. 22; Mostert, Library of Fleury, p. 224 nr. 1150; Munk Olsen, Auteurs classiques, I, p. 76; Nice Boyer, Humble profile, 1, pp. 25-30 (passim); Pellegrin, Membra disiecta II, p. 270 n. 87; Riou, Carmina, pp. 27, 29, 31; Stettiner, Die Prudentius Handschriften, I, pp. 1-10; II, n. 8, 12, 15; Tiefenbach, Aratorglossen; Vergnolle, Carnet de modèles, pp. 23-55; Weitzmann, Decorazione libraria, p. 25 fig. 9; Winstedt, Mss. of Prudentius, p. 168.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-lat-8318-manoscript/1223


Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 10612 (= Pa6)

Sec. IX; membr.; ff. 156; mm 235 x 165; minuscola carolina; testo a piena pagina. Arbor natus in Paradiso (f. 2r), add.

De IV synodibus (f. 2v)
De canonibus conciliorum (ff. 2v-3v)
Sub Constantino capitula XXII (ff. 3v-4r)
ps. Hieronymus, Expositio super evangelia (ff. 5r-123v)
Expositio in homiliam VIII Origenis super Levitico (f. 123v)
Diagramma (ff. 123v-124r)
ps. Augustinus, Homilia (ff. 124r-128r)
Caesarius Arelatensis, Sermones (ff. 128r-131v)
ps. Augustinus, Admonitio et homilia (ff. 131v-134r)
Sententia de amore Dei (ff. 134r-135r)
Ephraem Syrus, De beatitudine animae (ff. 135r-137r), excerptum 
Caesarius Arelatensis, Sermo (ff. 137r-140v)
Isidorus Hispalensis, Synonyma (ff. 140v-141v), excerptum 
Eusebius Gallicanus, Homilia (ff. 141v-143r)
Homilia (ff. 143r-144v)
Caesarius Arelatensis, Sermo (ff. 144v-146v)
ps. Caesarius Arelatensis, Sermo (ff. 146v-150r)
ps. Augustinus, Homilia (ff. 150r-151r), excerptum 
Caesarius Arelatensis, Sermo (ff. 151r-154r)
ps. Augustinus, Homilia (f. 154r-v), excerptum 
De nominibus filiorum (ff. 154v-155r)
Isidorus Hispalensis, Etymologiae (ff. 155r-156v), excerptum

Il manoscritto (di origine ignota) proviene dall’abbazia di Saint-Julien di Tours. Il ritmo Arbor natus in Paradiso (a f. 2r) è stato presumibilmente aggiunto da una mano diversa (ma pressoché coeva a quella principale) sul recto del foglio iniziale della compagine; il copista ha sfruttato il precedente schema di rigatura a piena pagina (senza tuttavia seguirlo in modo rigoroso) scrivendo il testo in una minuscola carolina dal ductus poco regolare. Si tratta di una silloge esegetica ed omiletica ad uso scolastico e liturgico.

Bibliografia: Clavis. Auctores Galliae, II, p. 255; Daniel, Handschriften München, p. 49; Delisle, Inventaire des manuscrits, p. 84; Dolbeau, Nouveaux sermons, pp. 60-2; Dolbeau, Sermonnaire de Cambridge, pp. 256-7; Gorman, Carolingian Miscellany, pp. 336, 344-8; Griesser, Expositio IV Evangeliorum, p. 279; Kelly, Hiberno-Latin commentaries II, pp. 397-400 nr. 56B; Lambert, Bibliotheca Hieronymiana, IIIb nr. 471; Pellegrin, Bernard Collot, p. 104; RISM I, p. 117; RISM VI, p. 216; Vitali, Arbor natus in Paradiso , pp. 106, 108, 112, 114-5; Wittek, Paris Lat. 10612, pp. 142-5.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-lat-10612-manoscript/7994


Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 12140 (= Pa7)

Sec. X; membr.; ff. II; 304; formato in-quarto; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Godeschalcus Saxonicus, Ut quid iubes (f. Bv), add. 
Iohannes Chrysostomus, Opera (ff. 1r-303r), tra cui:
Homiliae (ff. 2v-202v)
De eo quod non laeditur homo nisi a semet ipso (ff. 202v-226v)
De compunctione cordis (ff. 226v-264v)
De reparatione lapsi (ff. 264v-303r)

Il manoscritto, originario della Francia meridionale, è prima appartenuto a Saint-Pierre des Fossés (presso Parigi) e più tardi a Saint-Germain-des-Prés. Il testo del ritmo Ut quid iubes (vergato sul foglio di guardia anteriore Bv) è stato aggiunto su campo libero da una mano diversa da quella che ha copiato la compagine e che recupera un foglio presumibilmente rimasto in bianco; la stessa mano ha apposto sullo stesso foglio altri brevi frammenti testuali e alcune probationes calami. Silloge omiletica ad uso scolastico e liturgico.

Bibliografia: Bischoff, Mittelalterliche Studien, II, p. 29 n. 17; Delisle, Inventaire des manuscrits, p. 38; Dumortier, Ad Theodorum, pp. 178-83; Kristeller, Iter, III, p. 252; Lambot, Le sermon CCCXLIII, p. 27 (passim); Lesne, Livres, Scriptoria, p. 596; Malingrey, Ancienne version latine, pp. 321, 327 (passim); Morin: Hieronymus, Tractatus in Marci Evangelium, p. 450 (passim); Stegmüller, Repertorium biblicum, nr. 3377; Weber, Gottschalk von Orbais, pp. 83, 84 n. 2, 107,109, 127 (passim); Wilmart, Collection de 38 homélies, p. 306.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-lat-12140-manoscript/116691


Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 13388 (= Pa8)

Sec. IX; membr.; ff. 108; formato in-quarto; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Collectarium benedictinum (ff. 1r-108v), tra cui:
Ad Dominum clamaueram (ff. 101r-102r)

Il manoscritto proviene da Corbie, ma è stato scritto e decorato da un copista formatosi nello scriptorium di Tours. Il testo del ritmo Ad Dominum clamaueram (a ff. 101r-102r) è dovuto alla stessa mano che copia tutta la compagine e appare vergato in una minuscola carolina di esecuzione accurata (disposta a piena pagina). Maiuscole all’inizio delle singole strofe. Precede il titolo in lettere capitali: Canticum graduum. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Costantinescu, Alcuin, pp. 20-1 (passim); Delisle, Inventaire des manuscrits, p. 100; Gamber, CLLA, nr. 1698e; Ganz, Corbie, p. 65; Gneuss, Hymnar, pp. 48-9; Gneuss, Latin Hymns, p. 412; Haggenmüller, Überlieferung, p. 169; Jullien, Hymnes, pp. 175-9; Jullien, Tradition des Hymnes, pp. 66, 93-4, 106-7, 157, 162; Lapidge, Theodore, p. 244; Mearns, Early Latin Hymnaries, p. XIV (passim); Moberg, Die liturgischen Hymnen, p. 19 n. 2; Molin, Deprecatio Gelasii, pp. 128-30; Rand, Manuscripts of Tours, I, p. 169 nr. 143A; Rand, Ornamentation, pp. 213-5, fig. 1, 2 e 4; Salmon, Analecta liturgica, pp. 69, 124, 128 n. 8 (passim); Salmon, Livrets de prières, p. 230; Sims-Williams, Ordo sancti Isidori, pp. 579-601; Springer, Manuscripts of Sedulius, pp. 174-5; Walpole, Early Latin Hymns, p. XXVII; Wilmart, Precum Libelli Quattuor, p. 6.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-lat-13388-manoscript/4619


Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 16668 (= Pa9)

Sec. VIII ex.; membr.; ff. 178; formato in-quarto; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Beda, De arte metrica (ff. 1r-21r)
De die iudicii (ff. 21r-22r)
Audax es uir (f. 22r-v)
Aldhelmus, De laude virginitatis (ff. 23r-39v)
ps. Themistius, De arte dialectica (ff. 39v-41r)
Arthemesius, Rhetorica (ff. 41r-53r)
Gelasius, Decretum de libris canonicis (ff. 53r-59r)

La copia del codice è stata ricondotta all’abbazia di Lorsch (cfr. Bischoff, Lorsch im Spiegel, p. 114), anche se il contenuto – Beda e Aldelmo – sembra piuttosto rimandare all’Inghilterra del sec. VII (cfr. Bourgain, Recueils, p. 117). L’esecuzione del ritmo Audax es uir (a f. 22r-v) è dovuta alla stessa mano che ha copiato il resto della compagine; il testo procede a piena pagina in una minuscola carolina di esecuzione accurata, ma ancora ricca di elementi precarolini. Raccolta di testi poetici e grammaticali ad uso scolastico.

Bibliografia: Alberto: Eugenius Toletanus.Opera omnia, pp. 290-1; Bischoff, Lorsch im Spiegel, pp. 32-3, 35, 83 n. 38, 97 n. 20, 114; Bourgain, Manuscrits de poésie rythmique, pp. 263, 266-7, 270; Bourgain, Recueils, p. 117; CLA, VII nr. 1749; Delisle, Inventaire des manuscrits, p. 73; Falk, Beiträge, p. 55; Gottlieb, Über mittelalterliche Bibliotheken, p. 335; Laistner, A Hand-List of Bede mss., pp. 128, 134; Lehmann, Johannes Sichardus, p. 139; Lindsay, Notae Latinae, I, p. 476; Lindsay, Palaeographia Latina, pp. 12, 32; Stella, Problemi ecdotici , p. 247 n. 18; Stella, Raccolte di ritmi , p. 811 n. 19, 826 (passim); Szövérffy, Latin hymns, p. 30.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/paris-bibliothèque-nationale-de-france-lat-16668-manoscript/5033


Roma, Biblioteca Angelica, 123 (olim B.III.18) (= Ro)

Sec. XI in.; membr.; ff. 265; mm 268 x 174; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Tabula (f. Ir)
Kalendarium (ff. 1v-4r)
Computus de astronomia (ff. 5r-12v)
Versus (ff. 12v-16v)
Graduale (ff. 17r-167r)
Antiphonarium (ff. 167r-183v)
Troparium-Sequentiarium (ff. 184r-264v), tra cui:
Paulinus Aquileiensis, Gloriam Deo (ff. 187v-190r)
Gratuletur (f. 202r)
Paulinus Aquileiensis, Refulget alma (ff. 206r-207v)
Additiones (ff. 265r-265v)

Il codice è di origine bolognese (cfr. Jonsson, Cycle de Noël, p. 49). Il due ritmi Gloriam Deo (ff. 187v-190r) e Gratuletur (f. 202r) sono tràditi nella sezione testuale contenente il Troparium-Sequentiarium (ff. 184r-264v); vergati in una accurata minuscola carolina dalla stessa mano che ha eseguito tutto il manoscritto, i due ritmi presentano un’estesa notazione neumatica su campo libero. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Amiet, Manuscrits liturgiques, p. 111; Atkinson, Missa greca, p. 124; Baroffio, Codici liturgici, p. 247 n. 185; Baroffio, Grafie musicali, pp. 1 n. 3, 4-5 n. 27, 12; Baroffio-Kim, Cantemus Domino gloriose, p. 105 n. 21; Barrett, Ritmi ad cantandum, pp. 400, 409-10; Barrett, Two New Sources, p. 32; Benati, Chiesa bolognese, pp. 54-6; Benati, Martiri, p. 76 n. 59; Bernard, Cantique des Trois Enfants, p. 238; Bjork, The Kyrie Trope, pp. 9, 12; Borella, Responsorio Tenebrae; Bosi, Codici miniati, p. 22; Casadei Turoni Monti, Cod. Angelica 123, pp. 65-92; Cattin, Cattedrale di Firenze, pp. 17, 19, 22, 35; Cochetti Pratesi, Miniature e sculture, pp. 139-40 e n. 5; Codex Angelicus 123, pp. 1-421; Corno-Merli, Restituzione melodica, p. 9 (passim); Di Pasquale, Versi computistici, p. 178; Drumbl, Ursprung, pp. 59, 66, 68, 88; Dufour, Bibliothèque de Moissac, p. 208 e n. 35; Ferretti, Manoscritti in notazione neumatica, p. 60 nr. 90; Ferretti, Molti dialetti, pp. 155-88; Gamber, CLLA, nr. 1342; Gherardi, Codice Angelica 123; Golinelli, Santità, culto e liturgia, pp. 13, 15-6, 38 nn. 15 e 17; Gozzi, Composizioni musicali, pp. 199, 204, 230; Graduel Romain I, p. 250; Graduel Romain II, pp. 119-20; Iversen, Cycle de Pâques, p. 40 (passim); Iversen, Tropes de l’Agnus Dei, p. 23 (passim); Iversen, Tropes du Sanctus, p. 56 (passim); Jacobsson, Tropes des saints, pp. 210- 2; Jonsson, Cycle de Noël, p. 49 (passim); Kurris, Coupures expressive, pp. 13-63; Kurris, Rhetorische Funktion, pp. 89-107; Kurris, Rom Angelica 123, pp. 101-20 tavv. 6; Le codex 123 de la Bibliothèque Angelica (edizione in facsimile); Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 358-9; Lodi, Fonti del graduale- antifonale, pp. 391-9; Lodi: Rec. a Gherardi, Il Codice Angelica 123, pp. 128-30; Marcusson, Tropes de l’alleluia, p. 13 (passim); Mioli, Cappelle e oratori, pp. 434-6, 457 n. 3; Monson, Molti concerti, p. 196 fig. 94; MUSIM, p. 482 nr. 332; Narducci, Catalogus codicum, pp. 65-6; Norberg, Hymne, pp. 142-6; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 83 (passim); Orofino, Manoscritti pugliesi, p. 465; Paolino d’Aquileia 1, p. 237 (e tav.); Pini, Città, chiese, pp. 51 n. 52, 52 n. 53, 65-6, 76-8, 198 n. 14, 241 n. 27; Quintavalle, Wiligelmo e Matilde, pp. 534-5, 596, 630-1, 634, 643; Ropa, Codici bolognesi, pp. 111-25; Ropa, Culto tardoantico, pp. 36-7, 44 n. 113, 45 nn. 115, 119; Ropa, Cultura ecclesiastica, pp. 43-50; Ropa, Vita liturgica, pp. 82, 87, 91, 94-9, 107 n. 110; Rosa-Barezzani, Significati melodici, pp. 3-52; Sevestre, Drame liturgique, pp. 77-82; Stäblein, Monumenta monodica I, p. 609; Steiner, Non-Psalm Verses, p. 441 (passim); Stella, Raccolte di ritmi , p. 828 (passim); Stotz, Sonderformen, pp. 328, 336, 338, 353; Treitler, Medieval Chant, pp. 131-91 (passim); Vasina, Chiesa e comunità, pp. 106, 193 n. 47.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/roma-biblioteca-angelica-123-(b-3-18)-manoscript/91074


Salzburg, Benediktiner-Erzabtaei Sankt Peter Stiftsbibliothek, a.XI.2 (= Sal1)

Sec. XI ex.-XII in.; membr.; ff. 143 (paginati 1-286); mm 400 x 290; minuscola carolina; testo a due colonne.

Hilarius Pictaviensis, Opera (pp. 1a-277a), tra cui:
Paulinus Aquileiensis, Ad caeli clara (pp. 277a-278a)

Il codice, di origine francese, è giunto nell’abbazia di Sankt Peter a Salzburg già nel sec. XII (cfr. Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 359). Il ritmo Ad caeli clara (pp. 277a-278a) è stato copiato dalla stessa mano che ha eseguito il resto della compagine, in una accurata ed elegante minuscola carolina.

Bibliografia: Barrett, Two New Sources, p. 26; Bernards, Überlieferung, p. 334; CPPM, II/B, p. 770 nr. 3403; Daniel, Thesaurus hymnologicus, pp. 127, 368 (passim); Durst, Überlegungen, pp. 279, 288; Feder, Hilarii Pictaviensis opera, IV, pp. LXVI, LXXIV-LXXXV (passim); Feder, Hilarius von Poitiers, 162 p. 139; 169 pp. 7-8; Goy, Überlieferung der Werke Hugos, p. 131; Hilaire de Poitiers, Contre Constance, pp. 88, 114-5; Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 359; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 87 (passim); Smulders, De Trinitate, p. 27 (passim); Stella, Raccolte di ritmi , p. 828 (passim); Stotz, Sonderformen, p. 357; Wind-Hayer, Handschriften der Erzabtei St. Peter, p. 126.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/salzburg-benediktiner-erzabtei-sankt-peter-stiftsb-manoscript/100792


Salzburg, Museum Carolino-Augusteum, 2161 (= Sal)

Sec. XV; membr.; ff. 417; formato in-quarto; bastarda; testo a piena pagina.

Breviarium Romanum secundum usum Salisburgensem (ff. 1r-417v):
Kalendarium (ff. 1r-6v)
Psalterium (ff. 10r-103r)
Suffragia (ff. 103v-105r)
Hymnarium (ff. 106r-130v), tra cui:
Gratuletur (f. 109r-v)
Breviarium (ff. 131r-314v)
Proprium de sanctis (ff. 315r-417v)

Per il codice si può ipotizzare un’origine locale. Il ritmo Gratuletur (f. 109r-v) è stato vergato in bastarda su campo di scrittura a piena pagina dallo stesso copista che ha eseguito l’intero manoscritto, certamente destinato ad uso liturgico. La descrizione del manoscritto è basata sulla scheda disponibile nel sito Monastic Hill: www.hmml.org.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/salzburg-salzburg-museum-(olim-museum-carolino-aug-manoscript/131082


Sankt Florian, Bibliothek des Augustiner-Chorherrenstifts, XI.384 (= Sf)

Sec. XIII-XIV; membr.; ff. 423; mm 440 x 300; testuale gotica; testo a due colonne.

Breviarium (ff. 1ra-423vb), tra cui:
Gratuletur (f. 304ra)

Per il codice si può ipotizzare un’origine locale. Il ritmo Gratuletur (f. 304ra) è stato eseguito dalla stessa mano che ha vergato l’intera compagine. Per il codice è desumibile un uso strettamente liturgico.

Bibliografia: AH, 50, p. 86 nr. 71; AH, 51, p. 184 nr. 160; AH, 52, p. 102 nr. 105; Holter, Bibliothek und Archiv, pp. 31, 32, 77, 89, tavv. 91, 96, 156-8; Holter, Buchmalerei, p. 329 (passim); Knapp, Die Literatur, p. 299; Lhotsky, Quellenkunde, pp. 133, 361; Simader, Ein Buchmaler, p. 28 n. 12.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/sankt-florian-bibliothek-des-augustiner-chorherren-manoscript/40395


Sankt Florian, Bibliothek des Augustiner-Chorherrenstifts, XI.401 (= Sf1)

Sec. XIV; membr.; ff. 528; formato in-quarto; testuale gotica; testo a piena pagina.

Kalendarium (ff. 1r-17v)
Breviarium (ff. 18r-528v), tra cui:
Gratuletur (f. 32r)

Per il codice si può ipotizzare un’origine locale. Il ritmo Gratuletur (f. 32r) è della stessa mano che ha vergato l’intera compagine. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Holter, Bibliothek und Archiv, pp. 32, 80, tav. 123.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/sankt-florian-bibliothek-des-augustiner-chorherren-manoscript/131083


Sankt Gallen, Stiftsarchiv, Pfäfers X (= Sg)

Sec. IX1; membr.; ff. IV, 115, II’; mm 250 x 170 (ca.); minuscola carolina; testo a piena pagina.

Homiliarium (ff. Ir-IVv), add. sec. XI
Passio sancti Mauritii et sociorum eius (ff. 1r-6r)
Inventio Sanctae Crucis (ff. 6r-10r)
Angilbertus, Aurora cum primo mane (f. 10r-v)
Passio septem Dormientium (ff. 11r-18r)
Interpraetationes de zodiaco (f. 18r-v)
Homilia (ff. 18v-19r)
Gregorius I papa, Moralia in Iob (f. 19r), excerpta 
Gregorius I papa, Dialogi (ff. 19v-102r)
Passio sancti Eustatii (ff. 102r-105r)
Passio sancti Silvestri (ff. 105r-107r)
Litaniae (f. 107v)
Eusebius Caesariensis, Historia ecclesiastica (ff. I'r-II'v), fragm. add. sec. X

Il codice (originario secondo Bernhard Bischoff della Germania sud-occidentale) proviene dall’abbazia di Pfäfers a Sankt Gallen (cfr. Jurot-Gamper, Abtei Pfäfers, p. 63). L’esecuzione del ritmo Aurora cum primo mane (f. 10r-v) è dovuta ad una mano diversa rispetto a quella documentata per il testo precedente, che interviene presumibilmente su uno spazio rimasto in bianco; il testo, vergato in una minuscola carolina dal ductus irregolare, procede rispettando in modo approssimativo il preesistente specchio di rigatura. Per il ritmo si ipotizza una fruizione di tipo privato.

Bibliografia: Bethmann, Handschriften, p. 593 (passim); Bruckner, Scriptoria Helvetica, I, p. 83 (passim), tav. XXIII, XLVIII; Clavis. Auctores Galliae, I, p. 354; Die Abtei Pfäfers, p. 127 nr. 9; Fabre, Deux planctus rythmiques, pp. 180, 198-200 (passim); Jurot-Gamper, Abtei Pfäfers, pp. 62-4; Levison, Conspectus, p. 681 nr. 732; Mayer, Althochdeutsche Glossen, p. 31; MGH Poetae II, pp. 137-9; Müller- Pfaff, Thesaurus, p. 94 nr. 10.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/sankt-gallen-stiftsarchiv-pfäfers-x-manoscript/92605


Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 2 (= Sg2)

Sec. VIII2; membr.; ff. 284 (paginati 1-568); mm 250 x 175; minuscola precarolina; testo a piena pagina.

Biblia Sacra (pp. 3-489)
Passio sancti Clementis (pp. 489-509)
Isidorus Hispalensis, Differentiae (pp. 509-31), excerpta 
Caesarius Arelatensis, Homilia de concordia (pp. 531-40)
Homilia de nativitate Domini (pp. 540-50)
Isidorus Hispalensis, Differentiae (pp. 550-2), excerpta 
Hymnarium (pp. 553-63)
Theodofridus Ambianensis, Ante saecula (pp. 563-7)
Tractatus de parvulis non baptizatis (pp. 567-8)
Glossarium (p. 568)

Il codice è stato scritto a Sankt Gallen e in parte eseguito dal copista Winithar (760- 780 ca.). L’esecuzione del ritmo Ante saecula (vergato a pp. 563-7) procede con andamento irregolare su specchio rigato a piena pagina (talora senza rispetto per i margini) in una minuscola ricca di elementi precarolini e dal ductus incerto e irregolare. Il codice riunisce testi biblici ed omiletici ad uso scolastico e liturgico.

Bibliografia: Andrés, Isidorus Hispalensis. De differentiis liber II, p. 314; Bischoff, Mittelalterliche Studien, I, p. 83; Bischoff, Paleografia latina, p. 154 n. 102; Cencetti, Storia della scrittura latina, pp. 106, 180; CLA, VII nr. 893a; McKitterick, Carolingians, pp. 86 n. 22, 121 n. 95; MGH Poetae IV, 2, pp. 449, 546; Norberg, Poésiez, pp. 112-4; Ochsenbein, Das Kloster St. Gallen, pp. 16, 47, 134-6; Schaller, Frühmittelalterliche, p. 29; Scherrer, Handschriften von St. Gallen, pp. 1-2; Stella, Raccolte di ritmi, p. 811 n. 19 (passim); von Scarpatetti, Scriptorium, pp. 31-67 (passim); Zanna, Inni e ritmi, pp. 366, 368.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/sankt-gallen-stiftsbibliothek-2-manoscript/11906


Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 503k (= Sg3)

Sec. XIV; membr.; ff. 289; formato in-octavo; testuale gotica; testo a piena pagina.

Breviarium Constantiense (ff. 1r-289v), tra cui:
Gratuletur (f. 202v)

Il manoscritto, esemplato in un centro benedettino, proviene dalla zona circostante il Lago di Costanza. Il ritmo Gratuletur (f. 202v) si deve all’esecutore di tutta la compagine, che scrive in una minuta testuale gotica a piena pagina. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Scherrer, Handschriften von St. Gallen, p. 159; Springer, Manuscripts of Sedulius, p. 185; Stella, Raccolte di ritmi, p. 811 n. 19 (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/sankt-gallen-stiftsbibliothek-503k-manoscript/131084

 

Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 1395 (= Sg4)

Composito; membr.; ff. 473. Il manoscritto consta di una raccolta di più frammenti e carte sciolte (non meglio quantificabili in base alle descrizioni al presente reperibili), di provenienza e datazione eterogenea.

Sez. XIV (pp. 468-468bis)

Sec. VIII-IX; mm 340 x 220; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Audax es uir (p. 468)
A superna caeli parte (p. 468bis)
Prognostica (p. 468bis)

Per il frammento è stata ipotizzata una duplice origine: Reichenau o Sankt Gallen. Il ritmo Audax es uir è stato esemplato (p. 468) su un bifoglio membranaceo di probabile circolazione autonoma; la stessa mano che ha copiato il ritmo (in minuscola carolina dal ductus irregolare su campo di scrittura a piena pagina) ha vergato anche il componimento successivo (p. 468bis). Precede il titolo De penetenciae (sic).

Bibliografia: Allgeier, Bruchstücke, p. 9 (passim); Babcock, Discovered Leaf, p. 546; Bischoff, Altlateinische Bibelübersetzungen, p. 425; Bischoff, Mittelalterliche Studien, I, pp. 99, 101; II, p. 26 n. 3; Bischoff, Paleografia latina, pp. 108 n. 166, 111 n. 190, 124 n. 28, 262 n. 28; Bischoff, Rekonstruktion, pp. 101-1; CLA, VII nr. 984-5, 988-9, 991; Denzinger, Handschriften, p. 95 nr. 280; Duft-Meyer, Irische Miniaturen, pp. 76-9; Gamber, CLLA, nr. 73, 103-4, 106, 1605 e p. 144; Gamber, Irische Liturgiebücher, pp. 536-48; Gamber, Sakramentartypen, p. 32; Kenney, Early History, p. 700 nr. 557, 704 nr. 565, 701 nr. 557; Lehmann, Funde und Fragmente, pp. 50-76; Lowe, Membra disiecta, pp. 178-9; Ochsenbein, Das Kloster St. Gallen, pp. 16, 123, 126, 134; Pellegrin, Fragments, p. 346; Schaller, Paulus-Sequenz, p. 212; Scherrer, Handschriften von St. Gallen, pp. 461-4; Seider, Paläographie, II/2 nr. 54; Springer, Manuscripts of Sedulius, p. 187; Stella, Raccolte di ritmi , p. 811 n. 19 (passim); Turner, Oldest Manuscript; Vitali, Frammento Sangallense 1395, pp. 313-21.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/sankt-gallen-stiftsbibliothek-1395-manoscript/7673


Trier, Bistumsarchiv, 133c (= Tr)

Sec. XI e XII-XIII; membr.; ff. 122; 200 x 150; minuscola carolina di più mani diverse; campo di scrittura a piena pagina.

Miscellanea patristica, teologica e omiletica (ff. 1r-122v), tra cui:
A solis ortu (f. 29r-v)
Audax es uir (ff. 29v-30r)

Il codice è stato quasi certamente esemplato nello scriptorium dell’abbazia di Sankt Eucharius (Trier), dal quale proviene (cfr. Hofmann, Buchkunst, p. 506). I ritmi A solis ortu (f. 29r-v) e Audax es uir (ff. 29v-30r) sono stati vergati in minuscola carolina su campo di scrittura a piena pagina da una delle numerose mani databili al sec. XI che si sono succedute nella copia della parte iniziale della compagine; il ritmo A solis ortu è preceduto dalla rubrica Ymnus funebrius de Karolo rege. Ai ff. 98-122 sono presenti aggiunte posteriori (di mano dei sec. XII-XIII). I ff. 1 e 93-122 sono palinsesti e nella parte sottostante contengono brani dei Libri duo instructionum ad Salonium di Eucherio di Lyon del sec. VII (cfr. CLA, IX, nr. 1363). Il manoscritto era destinato a fruizione di tipo scolastico.

Bibliografia: Becker, Das Erzbistum Trier, pp. 112-3 nr. 30, 238; Becker, Notizien zur Bibliotheksgeschichte, p. 42 nr. 226; CLA, IX, nr. 1363; Dold, Palimpsest-Studien, pp. 37-56; Dümmler, Handschriftliche Überlieferung, p. 152; Hofmann, Buchkunst, p. 506; Kurz, Überlieferung, p. 472; Laistner, A Hand-List of Bede mss., p. 110; MGH Poetae I, p. 434; MGH Poetae IV, 2, p. 452; Montebaur, Studien zur Geschichte, p. 70 nr. 226; Stella, Raccolte di ritmi , p. 811 n. 19.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/trier-bistumsarchiv-(bischöfliches-archiv-olim-dom-manoscript/96001


Uppsala, Universitetsbiblioteket, C 434 (= Up)

Sec. XV; membr.; ff. 299; mm 235 x 175; testuale gotica di tre mani diverse; testo a due colonne.

Breviarium Cisterciense (ff. 1r-267v)
Hymnarium (ff. 268r-292v), tra cui:
Gratuletur (f. 273rb-va)
Cantica (ff. 292v-298r)
Liturgica (ff. 298r-300v)

Il manoscritto proviene dal Magdalenenkloster (Riga). La stessa mano che ha esemplato i testi immediatamente precedenti e successivi ha copiato il testo del ritmo Gratuletur (f. 273rb-va) in testuale gotica su campo di scrittura a due colonne. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Andersson-Schmitt, Mittelalterliche Handschriften, pp. 106-8; Gregersson, Officium Sancte Birgitte, p. 61; Moberg, Die liturgischen Hymnen, pp. 200-1; Schmidt, Die Zisterzienser, p. 176 (passim); Schmidt, Magdalenenkloster, p. 14 (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/uppsala-universitetsbibliotek-(carolina)-c-434-manoscript/92226


Uppsala, Universitetsbiblioteket, C 436 (= Up1)

Sec. XV; membr.; ff. 172; mm 185 x 135; testuale gotica; testo a piena pagina.

Psalterium (ff. 1r-27r)
Breviarium (ff. 27v-132v)
Hymnarium (ff. 133r-153v), tra cui:
Gratuletur (ff. 136v-137r)
Benedictiones et orationes (ff. 153v-155v)

Il manoscritto proviene dal Magdalenenkloster (Riga). Il ritmo Gratuletur (ff. 136v- 137r) è stato vergato in testuale gotica su campo di scrittura a piena pagina. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Andersson-Schmitt, Mittelalterliche Handschriften, pp. 111-3; Moberg, Die liturgischen Hymnen, p. 50.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/uppsala-universitetsbibliotek-(carolina)-c-436-manoscript/131085


Uppsala, Universitetsbiblioteket, C 477 (= Up2)

Sec. XV; membr.; ff. 129; mm 210 x 160; testuale gotica; testo a due colonne.

Collectarium (ff. 2r-73r)
Hymnarium (ff. 73v-114r), tra cui:
Gratuletur (f. 82ra-rb)
Cantica (ff. 114v-123v)
Antiphonae (ff. 123v-124v)
Officia (ff. 125r-129r)

Il manoscritto proviene dal Magdalenenkloster (Riga). Il ritmo Gratuletur (f. 82ra-rb) è stato vergato in testuale gotica su campo di scrittura a due colonne. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Andersson-Schmitt, Mittelalterliche Handschriften, pp. 196-7; Gregersson, Officium Sancte Birgitte, p. 73; Moberg, Die liturgischen Hymnen, p. 202; Schmidt, Magdalenenkloster, p. 13 (passim).

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/uppsala-universitetsbibliotek-(carolina)-c-477-manoscript/131086


Verona, Biblioteca Capitolare, XXI (19) (= Ve1)

Sec. X in.; membr.; ff. 124; mm 320 x 240; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Beda, Commentarium in Proverbia Salomonis (ff. 1r-70v)
Hieronymus, Tractatus in Ecclesiasten (ff. 70v-116r)
Notae de grammatica (f. 116r)
Paulinus Aquileiensis, Tertio in flore (ff. 115v e 116r), add. 
Augustinus, Sermones (ff. 116v-120r)

Bernhard Bischoff ha ricondotto l’origine del codice a Vercelli (cfr. Bischoff, Mittelalterliche Studien, I, p. 81). Il ritmo Tertio in flore (strofe 1-18) è stato aggiunto da una mano diversa da quella principale (forse del sec. XI) sulla metà inferiore (rimasta in bianco) di f. 116r e quindi proseguito sui margini superiore e inferiore di f. 115v. Il testo procede in una minuscola carolina di piccolo modulo dal ductus affrettato e irregolare. Il codice è una silloge esegetica ad uso scolastico.

Bibliografia: Bischoff, Mittelalterliche Studien, I, p. 81; Bottiglieri, Codici veronesi, p. 283; Giuliari, Capitolare di Verona, pp. 322, 390, 395, 408, 412; Guscin, Versus de Iacob, pp. 56-69; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 87 (passim); Spagnolo, Biblioteca Capitolare, pp. 74-5; Stella, Poesia carolingia, pp. 325, 413-4; Stella, Raccolte di ritmi , p. 829 n. 77.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/verona-biblioteca-capitolare-xxi-(19)-manoscript/7043


Verona, Biblioteca Capitolare, LXXXVIII (83) (= Ve2)

Sec. IX metà; membr.; ff. 80; mm 145 x 115; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Litaniae de sanctis (ff. 2r-6v)
Antiphonarium (ff. 6v-8r)
Lectionarium (ff. 9r-56r)
Hymnarium (ff. 57r-65r), tra cui:
Paulinus Aquileiensis, Fuit Domini (f. 59r-v), add. 
Paulinus Aquileiensis, Tertio in flore (ff. 59v-60r), add. 
Paulinus Aquileiensis, Gloriam Deo (ff. 62v-63r), add. 
excerpta biblica (ff. 65v-75r)
Antiphonae et responsoria (ff. 76r-79r)
Dulcis amice (f. 80v)

L’origine del codice è stata ricondotta dagli studiosi G. G. Meersseman, A. Robertson e D. Misonne allo scriptorium dell’abbazia di Saint-Denis (cfr. Lendinara, Ritmo, pp. 67- 68). Alcuni componimenti sono stati vergati su porzioni di foglio rimaste in bianco o precedentemente raschiate per accogliere l’Innario (ff. 57r-65r), come i ritmi Fuit Domini (f. 59r-v), Tertio in flore (ff. 59v-60r) e Gloriam Deo (f. 62v-63r). Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Alberto: Eugenius Toletanus.Opera omnia, p. 85; Barrett, Music and Writing, p. 55 (passim); Biblioteca capitolare. Verona, p. 75; Bischoff, Mittelalterliche Studien, II, p. 27; Bottiglieri, Codici veronesi, pp. 275-87; Bourgain, Recueils, p. 119; Dümmler, Handschriftliche Überlieferung, p. 158; Gamber, CLLA, nr. 1627; Giuliari, Capitolare di Verona, pp. 98, 178, 276, 306, 346, 378, 395; Grégoire, RLI I, p. 576; Grégoire, RLI Addenda II, pp. 1127-8; Guglielmo da Pastrengo, p. 203; Guscin, Versus de Iacob, p. 56 n. 1; Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 360; Lendinara, Ritmo, pp. 65- 8, 72-3; Lendinara, Vestiunt silve, pp. 251-63; Manoscritti filosofici e scientifici, p. 14; Marchi, Biblioteca Capitolare, pp. 74-5; Marchi, Versus de nativitate, pp. 261-5; Meersseman, Capitules du Diurnal; Meersseman, Orazionale, p. 72; MGH Poetae IV, 2, p. 451; MGH Poetae VI, 1, p. 208; Misonne, Manuscrits de Saint-Denis, p. 28; Mölk, Alexander puer magnus, pp. 349-56; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 87 (passim); Ongaro, Cultura e scuola, p. 3; Robertson, Service-Books, pp. 411-2; Spagnolo, Biblioteca Capitolare, pp. 161-2; Stella, Poesia carolingia, pp. 325, 370, 374, 413-4; Stella, Problemi ecdotici, pp. 243, 252; Stella, Raccolte di ritmi , pp. 810-1 (passim); Stotz, Alexander puer magnus, pp. 139-49; Stotz, Sonderformen, p. 354; Strecker, Zu den karolingischen Rhythmen, pp. 601-52; Troncarelli, Consolatio Philosophiae, p. 149; Turrini, Biblioteca Capitolare, p. 412; Turrini, Codici capitolari, p. 40; Winterfeld, Geschichte, p. 390; Zivelonghi, Specimina scripturarum, pp. 74, 124; Zivelonghi- Cervato, Antonio Masotti, pp. 162-3.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/verona-biblioteca-capitolare-lxxxviii-(83)-manoscript/4440


Verona, Biblioteca Capitolare, XC (85) (= Ve)

Sec. IX ex.-X in.; membr. (molti fogli sono palinsesti); ff. 141; mm 150 x 118; minuscola carolina vergata da almeno 30 mani diverse; testo a piena pagina.

Orationes (ff. 1r-2r)
Audite omnes (ff. 2v-3r)
Paulinus Aquileiensis, Gloriam Deo (f. 3v)
Sententiae (ff. 4r-5r)
Augustinus, Sermones III (ff. 5r-21v), palinsesto
Hymnarium (ff. 22r-77v), tra cui:
Audite uersus (ff. 22r-23r)
Paulinus Aquileiensis, Refulget omnis (ff. 39v-44v)
A solis ortu (ff. 45r-46r)
Paulinus Aquileiensis, Congregauit nos (ff. 46v-48r)
Paulinus Aquileiensis, Hic est dies (ff. 51v-53v)
Homo quidam (ff. 55v-56v)
Notae de confessione (ff. 78r-89v)
Orationes (ff. 90v-96r)
Beda, Martyrologium (ff. 97r-109v)
Tractatus de computo (ff. 110r-130r)
Hymnarium (ff. 131r-141v), tra cui
Paulinus Aquileiensis, Fuit Domini (ff. 132v-133r), acefalo
De medicamentorum compositione (ff. 141v-141r)

L’origine del codice (ritenuto da G. G. Meersseman di produzione locale e allestito da chierici del Capitolo di Verona per interessi di natura prettamente pastorale) è stata più recentemente ricondotta a Monza (cfr. Stella, Raccolte di ritmi , p. 810). Esso consta di più fascicoli di fattura eterogenea, esemplati come esercizio scolastico da giovani chierici (in parte su precedenti rasure), per un totale di almeno 30 mani diverse. Le carte 5r-21v (contenenti ab origine i ritmi Christus rex, Qui de morte, Fuit Domini – strofe 6,3- 10 – e Audax es uir) sono interamente palinseste (la scriptio inferior è leggibile solo con lampada di Wood) e tramandano tre sermoni di Agostino, eseguiti da mano leggermente posteriore. La raccolta poetica è stata probabilmente prodotta per finalità pastorali e liturgiche.

Bibliografia: Alberto: Eugenius Toletanus.Opera omnia, p. 85; Amiet, Sacramentaires et Missels, p. 359 nr. 47; Avalle, Vita ritmica di San Zeno, p. 11 n. 1; Baldassarri, Rec. a Marchi, Versus de nativitate, p. 278; Baroffio, Codici liturgici, p. 273 n. 84; Barrett, Music and Writing, p. 55 (passim); Belloni-Ferrari, Biblioteca Capitolare, pp. 106, 154; Biblioteca capitolare. Verona, p. 75; Bischoff, Mittelalterliche Studien, II, p. 27; Björkvall, Unique Piece, p. 50; Björkvall-Haug, Rhytmischer Vers, pp. 121, 134; Blume, Die Hymnen, pp. XVIII, XL-XLI (passim); Bottiglieri, Codici veronesi, pp. 275- 87; Bourgain, Recueils, pp. 119, 123 e n. 23, 124; Cattin, Cattedrale di Firenze, p. 7 (passim); Cavallo, Libri scritti, p. 774 n. 53; Cervato, Raterio da Verona, pp. 73-91; Crocker, Ninth-Century Sequences, p. 376; Crocker, Rec. a: N. de Goede, The Utrecht Prosarium, p. 525; Crocker, The Troping Hypothesis, p. 187; Drumbl, Ursprung, p. 65; Dümmler, Handschriftliche Überlieferung, pp. 152-5; Franceschini, De caritate, p. 366; Gamber, CLLA, p. 589; Giuliari, Capitolare di Verona, pp. 154- 6, 163, 174, 309, 312 (passim); Gneuss, Latin Hymns, p. 412; Gozzi, Composizioni musicali, p. 226; Grégoire, RLI I, p. 576; Guglielmo da Pastrengo, p. 203 n. 477; Iversen, Cycle de Pâques, p. 41 (passim); Iversen, Early Tropes, p. 187; Iversen, Tropes du Sanctus, p. 57 (passim); Jonsson, Cycle de Noël, p. 49 (passim); Jullien, Tradition des Hymnes, pp. 69, 96-7, 157, 162; Lendinara, Paolino d’Aquileia, pp. 360-1; Manoscritti filosofici e scientifici, pp. 14-5; Marchi, Biblioteca Capitolare, pp. 163-7; Marchi, Versus de nativitate, pp. 261-5; Marcusson, Tropes de l’alleluia, p. 13 (passim); Mearns, Early Latin Hymnaries, p. XVIII (passim); Meersseman, Il codice XC, pp. 11-44; Meersseman, Ministerio nel IX sec., pp. 3-19; Meersseman, Ordo Fraternitatis, pp. 154-8; MGH Poetae I, pp. 24, 124, 126, 434; MGH Poetae II, p. 159; MGH Poetae IV, 2, pp. 450-1; MGH Poetae VI, 1, p. 208; Möller, Paulin d’Aquilée, pp. 106-12; Norberg, Ad Paulinum, p. 1; Norberg, Paulin d’Aquilée, p. 87 (passim); Norberg, Poésiez, pp. 55-9, 112-4; Paredi, Età barbarica, pp. 123-4; Peebles, Displaced manuscript, p. 8; Petrucci, Alfabetismo, pp. 120-1; Phillips-Huglo, Rex caeli, pp. 36-43; Piazzi, Prefazione, p. 7; Pighi, Verona nell’ottavo secolo, pp. 33-5; Pighi, Versus de Verona, p. 3 (passim); Ropa, Ritmo Strecker XLV, pp. 42-8 (passim); Schaller, Das alkäische Hendekasyllabus, p. 259; Spanke, Sequenzenstudien, pp. 299-300, 308; Stella, Poesia carolingia, pp. 324 e n.16, 325, 330, 398, 413-4; Stella, Problemi ecdotici, pp. 243, 245, 248-50, 254; Stella, Raccolte di ritmi , pp. 810-1 (passim); Stotz, Sonderformen, p. 353; Strecker, Die reskribierten Blätter, pp. 773-7; Strecker, Zu den karolingischen Rhythmen, pp. 626-49; Tristano, Geometrica et musica, pp. 131-40 tavv. 3; Turrini, Codici capitolari, p. 40; Winterfeld, Geschichte, p. 390; Zivelonghi, Specimina scripturarum, pp. 76-7, 124; Zivelonghi, Codici liturgici, pp. 36-7, 86; Zivelonghi-Cervato, Antonio Masotti, pp. 162-3.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/verona-biblioteca-capitolare-xc-(85)-manoscript/980

 

Vorau, Stiftsbibliothek, 378 (= Vo)

Sec. XIV; membr.; ff. 446; formato in-quarto; testuale gotica di almeno due mani diverse; testo a piena pagina.

Breviarium Salisburgense (ff. 1r-446v), tra cui:
Gratuletur (f. 101r)

Il manoscritto è originario di Salzburg. La stessa mano che ha vergato i testi precedenti e successivi copia il ritmo Gratuletur (f. 101r) in testuale gotica su campo di scrittura a piena pagina. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Buberl, Die illuminierten Handschriften, p. 218 nr. 275; Karnowka, Breviarium Passaviense, p. XVII.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/vorau-stiftsbibliothek-378-(lxxxix)-manoscript/131087


Wien, Österreichische Nationalbibliothek, 1888 (= Wi)

Sec. X (936-962 ca.); membr.; ff. I, 227; mm 203 x 155; minuscola carolina di due mani diverse; campo di scrittura a piena pagina.

Rituale-Processionale (ff. 1v-226v), tra cui:
Homo quidam (f. 116r)

Il manoscritto è originario dell’abbazia di Sankt Alban a Mainz e proviene dall’abbazia di Sankt Margareth in Waldkirch (cfr. RISM. Processional, p. 35). Il ritmo Homo quidam (f. 116r) è stato vergato da mano unica in minuscola carolina ed è interamente corredato di notazione neumatica. Per il codice si desume un uso liturgico.

Bibliografia: Alberto: Eugenius Toletanus.Opera omnia, p. 193 n. 92; Amiet, Trois manuscrits, pp. 101-2; Andrieu, Ordines Romani, I, pp. 404-19; Atkinson, Amnos tu theu, p. 19; Atkinson, Earliest Agnus Dei, p. 13; Atkinson, Missa greca, pp. 125, 127-9, 139; Björkvall-Haug, Rhytmischer Vers, pp. 122, 134, 138-9, 145-7; Björkvall-Haug, Text und Musik, pp. 2-5, 7-10, 14 16 18, 21-3; Bourque, Sacramentaires romains, II.2 p. 360 nr. 475; Brockett, Antiphons in Vienna 1888, pp. 123-45; Chavasse, Formulaires Dominicaux, p. 308 n. 1; Drumbl, Ursprung, pp. 46-7, 51, 53-7; Gamber, CLLA, nr. 1580; Hallinger, Consuetudo Sigiberti, p. 157 n. 8, tav. IXa; Hofmann, Buchkunst, pp. 265-6; Hofmann, Tropen, II, p. 176; Iversen, Tropes de l’Agnus Dei, p. 25 (passim); Kapp, Ardua spes mundi, p. 99; Lendinara, Paolino d’Aquileia, p. 362; Mazal, Byzanz, p. 279 nr. 208; Mazal, Wissenschaft im Mittelalter, nr. 209; Menhardt, Verzeichnis, p. 60; Novak, Fragmente, p. 312 n. 87; Opfermann, Litania Italica, pp. 306-19; Riou, Carmina, pp. 23, 26; RISM. Processional, pp. 35-7; Stella, Problemi ecdotici , pp. 243, 248; Stella, Raccolte di ritmi , p. 815 n. 36, 828 (passim); Stotz, Ardua spes mundi, p. 14; Vogel, Précisions, pp. 145-62; Vogel-Elze, Pontifical romano-germanique, pp. 13-4, 16, 71 (passim); Steinmeyer, Die Sprachdenkmäler, n. LXIV.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/wien-österreichische-nationalbibliothek-1888-manoscript/22819


Wien, Österreichische Nationalbibliothek, 11857 (= Wi1)

Sec. XV-XVI; membr.; ff. 316; formato in-quarto; minuscola corsiva; testo a piena pagina.

Ordo ecclesiae (ff. 1r-16v)
Hymnarium et Sequentiarium (ff. 19r-190v)
Commune sanctorum (ff. 191r-237v)
Versus et hymni (ff. 238r-248v), tra cui:
Audax es uir (f. 244r-v)
Guillelmus de Sancto Amore, De paupercolis novissimorum temporum (ff. 261r-306r)
Iohannes XXII papa, Epistola adversus Iohannem de Poliaco (f. 307r)
Alexander V papa, Bulla (ff. 307v-310r)
Acta et Concilia (ff. 310r-316v)

Il ritmo Audax es uir (f. 244r-v) è stato vergato a piena pagina da un’unica mano di sicura origine tedesca. Precede il titolo: Versus de contemptu mundi. Il codice era certamente destinato ad uso liturgico.

Bibliografia: Acta concilii Constanciensis, p. LXXIII; Denis, Codices manuscripti, p. 2932; Herren, Hisperica Famina, p. 4 (passim); Mone, Lateinische Hymnen, I, pp. 366, 368, 396; Stella, Problemi ecdotici , p. 247 n. 17.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/wien-österreichische-nationalbibliothek-11857-manoscript/2798


Zürich, Zentralbibliothek, Rh. 41 (= Zü)

Sec. IX-X; membr.; ff. 267; mm 275 x 190; minuscola carolina; testo a piena pagina.

Hieronymus, Epistolae (ff. 1r-184r)
Theodorus, Sententiae (ff. 188v-193v)
Hieronymus, Epistolae (ff. 193v-205r)
Ambrosius Autpertus, Sermo in purificatione beatae Mariae Virginis (ff. 205r-213v)
Hieronymus, excerpta (ff. 213v-267r), tra cui:
Gratuletur (f. 225r)

La stessa mano che ha vergato il testo precedente copia in minuscola carolina il ritmo Gratuletur (f. 225r) su campo di scrittura a piena pagina. Il codice è una silloge epistolare ad uso scolastico.

Bibliografia: Ambrosii Autperti Opera, pp. 884, 984 (passim); Erhart, Ambrosius Autpertus. Sermo in purificatione, p. 83; Silvestre, Opera d’Ambroise Autpert, p. 310.

Permalink Mirabile: http://www.mirabileweb.it/manuscript/zürich-zentralbibliothek-rh-41-(408)-manoscript/121184


1 Quando non è stato possibile dare le misure reali dei codici espresse in millimetri, si sono offerte indicazioni generiche sul formato (in folio, in quarto, in octavo), come indicato di volta in volta nei cataloghi a stampa consultati.
2 Poiché i cataloghi di manoscritti editi nel corso dei sec. XIX-XX offrono in genere modelli di descrizione qualitativamente e quantitativamente differenziati (in quanto più o meno dettaglia- ti), si è scelto di fornire i dati codicologici essenziali, generalmente reperibili in qualunque tipo di catalogo o comunque implementabili attraverso l’osservazione diretta dei rispettivi microfilms o riproduzioni fotografiche.
3 Il contenuto dei singoli manoscritti è stato desunto dai cataloghi consultati; in taluni casi, tuttavia, si è preferito normalizzare i dati relativi ai nomi degli autori e ai titoli delle opere onde agevolarne la consultazione. I testi anepigrafi che nei cataloghi non risultano attribuiti o identificati, sono stati lasciati nella forma documentata nel catalogo stesso (perché in assenza di incipit risulta impossibile procedere ad una più esatta identificazione). In assenza di cataloghi a stampa il con- tenuto del codice è stato descritto attraverso l’esame dei microfilms o la consultazione di cataloghi di manoscritti on line. I codici di contenuto liturgico (notoriamente comprendenti molteplici e complesse partizioni interne: Proprio del tempo, Proprio dei Santi e Comune ecc.) se privi di indicazioni più esatte sono stati descritti in modo sommario (ad esempio: Rituale, Breviarium, Hymnarium ecc.). Per quanto concerne l’indicazione dei fogli in cui le varie opere risultano trascritte sono state seguite alla lettera le indicazioni offerte dai cataloghi: le schede basate su cataloghi più moderni offrono indicazioni dettagliate su fogli, recto o verso, colonna a o b; quelle basate su cataloghi meno avanzati offrono unicamente il numero del foglio o della pagina (senza specifica di recto , verso e colonne).
4 Vengono indicati di volta in volta gli studi di riferimento (in genere i più recenti).
5 Mi riferisco in modo particolare ai cataloghi messi on line a cura del centro Monastic Hill (che permette di recuperare informazioni essenziali sui codici conservati nelle biblioteche dell’Austria, in certi casi ancora prive di moderni cataloghi a stampa) e dal catalogo informatizzato www.Manuscripta-mediaevalia.de (strumento utilissimo per lo studio e la conoscenza dei codici conservati in Germania).