a cura di Claudia Cenni, Francesca Sivo, Patrizia Stoppacci, su griglia
predisposta da Michel Banniard e Francesco Stella
Morfologia
1) Calcolo del rapporto tra il numero totale di preposizioni presenti nel
singolo testo e i casi da esse retti: indica quante preposizioni reggono
l'accusativo, quante l'ablativo e quante il genitivo.
2) Calcolo del rapporto tra il numero totale delle preposizioni e quello
degli enunciati (verbi) e delle parole: nel caso in cui le preposizioni non reggano il caso atteso dalle regole classiche della grammatica latina si è considerato il caso come si presenta (p. es. cum duas filias è
preposizione con accusativo).
3) Rapporto preposizioni /verbi: sono stati considerati verbi, oltre che
quelli al modo finito, anche i participi congiunti, ablativi assoluti
e i gerundi e i gerundivi con valore finale, mentre non rientrano nel computo
totale i participi, gli infiniti e i gerundi sostantivati o con evidente valore
aggettivale. Il verbo servile con infinito è stato considerato unico verbo,
mentre il verbo al modo infinito è stato computato come indipendente dal verbo
reggente solo in caso di proposizione oggettiva o qualora assumesse chiaro
valore finale.
Sintassi
1) Separazione Soggetto/Verbo, data dal rapporto del numero totale di parole presenti fra
soggetto e verbo ad esso relativo e il numero totale dei verbi coinvolti con
soggetto espresso: participi e modi infiniti in generale sono stati presi in considerazione solo quando avessero reale funzione verbale. Nel caso di più soggetti il conteggio
delle parole è iniziato dall'ultimo soggetto espresso e nel caso di più
verbi (p. es. vb. servile + infinito) tenendo conto dell'ultimo verbo espresso.
L'enclitica -que non è stata contata come parola indipendente.
2) Separazione N/A/P. Il dato è stato ottenuto dividendo il numero di parole che
separano i nomi dagli aggettivi (o participi) che ad esso si riferiscono per il
numero totale di nomi coinvolti. Nel caso di più aggettivi presenti si è
considerata la media delle distanze. Anche in questo caso
l'enclitica -que non è stata considerata parola indipendente.
3) Rapporto SN2 (oggetto diretto)/V: è stata esaminata la collocazione dei
complementi oggetti (cioè dei sostantivi o pronomi espressi all'accusativo,
esclusi gli aggettivi e i partecipi con esso concordati) rispetto al verbo
reggente della proposizione: quante volte l'accusativo è collocato prima
(anteposto), quante volte dopo (posposto) e quante volte disgiunto (cioè
separato da una o più parole). Non sono stati considerati gli accusativi di
relazione e gli accusativi retti da verbi di moto, nonché gli accusativi
soggetto di proposizioni infinitive.
4) Rapporto SN3 (casi obliqui dativo/ablativo)/V è stata esaminata la
collocazione dei complementi NON oggetto (e comunque dei casi obliqui, purché
non retti da preposizione, esclusi gli aggettivi e i partecipi con esso
concordati) rispetto al verbo reggente della proposizione: quante volte il
dativo/ablativo è collocato prima (anteposto), quante volte dopo (posposto) e
quante volte disgiunto (cioè separato da una o più parole). Non sono stati
considerati gli ablativi assoluti.
5) Rapporto SN4 (genitivo)/N: è stata esaminata la collocazione del genitivo (cioè del
sostantivo, esclusi gli aggettivi e i participi con esso concordati) rispetto al
nome cui si riferisce: quante volte è collocato prima (anteposto), quante volte
dopo (posposto) e quante volte staccato da una o più parole (disgiunto).